Cosa beviamo? Come riconoscere l’acqua più adatta a noi, e cosa si cela dietro le etichette delle acque in bottiglia

 

Oggi parliamo di acqua: Un argomento molto ampio dalle tante sfaccettature, che spaziano dalla salute agli interessi economici. Ecco una sorta di indice per argomenti: prima però una premessa:

L’acqua deve essere microbiologicamente pura. Non ci deve essere cioè nessun tipo di contaminazione da batteri o da elementi chimici. Ci deve essere un giusto apporto di Calcio e di Sale, di Magnesio e tutto ciò che è naturalmente disciolto nelle acque. La scelta dell’acqua (quando la si acquista) deve essere fatta per le proprie esigenze, come con le scarpe, deve calzare perfettamente al nostro piede, se no può – nel tempo- causare problemi al  corpo. Sicuramente i fattori principali da considerare sono: Il Calcio è un elemento indispensabile alla vita. Infatti, è un componente fondamentale per la crescita delle ossa ed alla formazione dei denti.  Con l’acqua si apporta un contributo fondamentale al fabbisogno quotidiano di calcio. L’acqua ricca di calcio è consigliata durante la gravidanza, nell’età della crescita, e in età avanzata per combattere l’osteoporosi. Il Sodio: elemento essenziale per la vita, molto importante per il metabolismo umano, poiché serve al mantenimento del bilancio idrico. La sua diminuzione può far insorgere stanchezza precoce e crampi muscolari. Se assunto in eccesso è dannoso, infatti è fattore di rischio per nell’ipertensione arteriosa. Il Magnesio: indispensabile all’organismo umano in quanto entra a far parte dei sistemi metabolici ed interagisce con molti ormoni e fattori di crescita, la sua carenza può ridurre il tono muscolare, eccessiva presenza, invece,  può portare ad effetti lassativi. 

Le acque Minerali sulle nostre tavole. Tante cose scritte sulle etichette. Cosa c’è nell’acqua. Acqua potabile. Ma cos’è la potabilità, quali i limiti perché le acque si possano dire minerali e quali concentrazioni di elementi al loro interno possono – nel tempo – diventare dannose per il nostro organismo.

  • Le acque Minerali sono diventate il più grande Business degli ultimi anni. La proprietà di molti dei marchi più noti si è concentrata su pochi grandi Brand, molti dei quali stranieri (vedi Nestlè).
  • Le acque vendute in bottiglie PET possono diventare dannose se non tenute lontano dai raggi del sole o fonti di calore. Facciamo un giro nei supermercati e nei loro magazzini – molti all’aperto.
  • Farò anche un accenno alle bibite (che acqua usano) e ai succhi di frutta, che non sono al 100% di frutta, la parte restante che acqua è, da dove viene?

Di tutte queste cose parlerò in diversi articoli che seguiranno questo, nei prossimi giorni.

L’Acqua, il bene più prezioso per il nostro organismo. Ne abbiamo bisogno giornalmente e ne dovremmo bere almeno due litri, cosa che spesso non facciamo. Talvolta sostituiamo questa bevanda con surrogati, bevande zuccherate e gassate, bevande dal basso contenuto alcolico, altre volte fortunatamente sopperiamo a qualche manchevolezza col consumo di frutta e verdura, ma per un buono stato di fegato e reni, digestione, circolazione e pressione arteriosa, dovremmo bere tutti un po’ di più.

Se andiamo ad analizzare le etichette delle marche più famose notiamo delle differenze talvolta abissali e purtroppo la presenza di elementi che in un’acqua minerale non dovrebbero proprio esserci.

Le etichette presenti sulle bottiglie ci raccontano tante verità. Innanzitutto l’altezza della sorgente e la temperatura. Sono riportati: (sono citati alcuni marchi, tra i maggiori diffusi sul territorio)

Sali Minerali: indicano il Grado di Mineralizzazione cioè il  suo residuo fisso a 180°C. Importanti sono anche i valori di elementi quali  il calcio e il magnesio.

Durezza : Rilevante è anche la presenza più o meno alta dei sali minerali, che sono importanti per noi, ma che non devono essere eccessivi, in quanto tali fattori possono incidere negativamente su arterie e pressione arteriosa.

Nitrati: sono presenti in natura, ma la concentrazione deve essere bassissima o nulla nelle acque. Qualora ci fossero indicano una possibile contaminazione della sorgente.

Metalli e cloro. I principali metalli presenti nelle acque minerali sono il manganese e nichel. Sono state rilevate in alcune fonti, presenza di alluminio, tracce dovute al processo di potabilizzazione o per rendere l’acqua gassata. L’alluminio non è ammesso, ma ahimè tollerato. Il Manganese, Arsenico,  o il Nichel si trova nelle rocce e possono essere presenti nell’acqua minerale naturale perché componenti caratteristici del suolo da cui sgorga la sorgente. (ne riparleremo)

La Potabilità, concetto che diamo per sottointeso nel consumo dell’acqua. Cos’è quali sono i valori minimi e massimi ammessi?

L’acqua potabile è un’acqua che si può bere senza pregiudizio per la salute, questo concetto è sempre stato chiaro nella cultura dell’uomo. Qualcosa è cambiato nel tempo. I parametri utilizzati per valutare un’acqua potabile erano essenzialmente di natura organolettica, e che doveva essere il più possibile limpida, incolore, inodore e insapore. L’acqua può essere portatrice di malattie. In tal senso le acque devono essere garantite a tutela della salute. Le acque possono contenere tracce di elementi pericolosi per la salute, e quindi non potabili. Altre possono mutare nel tempo, per inquinamento delle falde, o per motivi naturali. In ogni caso, i valori delle acque devono essere sempre monitorati. L’acqua che fuoriesce dai rubinetti deve poter essere potabile. la legislazione ne riconosce e regolamenta differenti tipologie, che distingue a seconda della composizione salina, dell’origine, delle modalità di trasporto e degli eventuali trattamenti a cui vengono sottoposte.

Per poter essere messe in commercio, o poter essere bevute in tutta tranquillità ci sono Parametri che devono essere necessariamente rispettati, nei limiti e concentrazioni: il D.Lgs 31/2001 (Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano), con le sue successive modifiche ed integrazioni, prevede il controllo di 53 parametri, così suddivisi:

  • 2 parametri microbiologici (5 per le acque messe in vendita in bottiglia o in contenitori);
  • 28 parametri “chimici”, riguardanti elementi indesiderabili e tossici, per i quali sono fissati limiti imperativi di concentrazione (salvo concessione di deroghe);
  • 21 parametri “indicatori”, riguardanti elementi caratterizzanti, per i quali sono stabiliti valori consigliati che non dovrebbero essere superati;
  • 2 parametri di radioattività.

(Per esempio, valori come Escherichia coli (E. coli) e l‘Enterococchi devono avere un valore pari a Zero/100ml.)

Non li enunceremo tutti, ma di volta in volta controlleremo sulle nostre bottiglie la presenza o meno dei valori più interessanti, che possano riguardare la nostra salute. In ogni caso, potremmo definire la potabilità,  non  un qualcosa di assoluto, ma un concetto definito legale, valutato in maniera differente nei vari Paesi.

Tali parametri riguardano sia le acque che escono dal rubinetto di casa e ancor più da quelle vendute. Il prezzo, molte volte varia per le proprietà e ciò che è presente nell’acqua.

Calcio/Sale

Un problema delle acque potabili potrebbe essere la forte presenza di calcio e Magnesio. Esistono in commercio i cosidetti Addolcitori. Questi sono in grado di rimuovere gli ioni di calcio e di magnesio, ma anche quelli di ferro e manganese e riducono notevolmente la durezza dell’acqua mediante un processo di alterazione chimica: gli ioni di calcio – capaci di aggregarsi con quelli di magnesio sono sostituiti da ioni di sodio (che con il magnesio non si possono unire). In questo modo il calcare e le relative incrostazioni non si possono formare.

L’acqua che esce da un addolcitore è perciò priva di calcio e magnesio, ma più ricca sodio, perciò non conviene berla perché perché può causare problemi renali e ritenzione idrica. Invece il calcare non fa male alla salute, neppure per chi pensa di poter soffrire di calcoli renali, (è una leggenda metropolitana), (da Sangemini: Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione inversa tra durezza delle acque e calcolosi renale. Oltre all’effetto benefico della diluizione, comune a tutte le acque, che consente di ridurre il grado di sovrassaturazione urinaria dei sali litogeni, le acque ricche di calcio, anche se aumentano la calciuria, diminuiscono contestualmente l’escrezione di ossalato, in quanto ne riducono l’assorbimento a livello intestinale”). E’ l’Ossalato di Calcio ciò che provoca la renella, non il Carbonato di Calcio comunemente presente nell’acqua. In ogni caso, va valutata anche un’eccessiva presenza di sale per chi ha problemi di pressione arteriosa.

Si dovrebbe avere in casa un doppio impianto idrico, uno sanitario e uno “potabile” – il primo che produce acqua calda per il bagno e il lavello della cucina e il secondo soltanto per l’acqua fredda. (nota VERDE: Si consiglia inoltre di non innaffiare piante o giardino con acqua addolcita pena veder morire le piante innaffiate, probabilmente in una sola stagione).

Invece che con il sale, le resine degli addolcitori possono anche essere rigenerate con il cloruro di potassio, decisamente meno dannoso per la salute, ma più costoso.

Durezza dell’acqua:

Sono sempre il Calcio e il Magnesio, ma anche il Sodio i protagonisti, ma in più a contribuire alla durezza, ci possono essere fattori come la presenza di metalli pesanti (che incidono anche sulla conducibilità elettrica: contenente dei Sali disciolti (ioni). Tanto più elevata è la concentrazione degli ioni, tanto maggiore sarà la conducibilità. Tale grandezza pertanto può essere correlata con il residuo fisso). La durezza dell’acqua è così indicata: <10 °F   dolce;   10-20 °F   mediamente dura; 20-30°F dura;  >30°F molto dura.

I sali della durezza:  sono solitamente presenti nell’acqua come: solfati/cloruri/nitrati/carbonati/idrogenocarbonati, che generalmente sono solubili ma per riscaldamento o per evaporazione precipitano formando incrostazioni di calcare o di altro genere.

Finiamo ritornando al Residuo Fisso:

L’acqua minerale che troviamo in commercio viene classificata, in base al suo contenuto in sali minerali, in:minimamente mineralizzata, se il contenuto in sali minerali dell’acqua, calcolato come residuo fisso a 180°C, non è superiore a 50 mg/l;oligominerale o leggermente mineralizzata, se il tenore in sali minerali dell’acqua, calcolato come residuo fisso a 180°C, non è superiore a 500 mg/l;minerale, se il tenore in sali minerali dell’acqua, calcolato come residuo fisso a 180°C, è compreso tra 500 e 1500 mg/l; ricca di sali minerali, se il tenore in sali minerali dell’acqua, calcolato come residuo fisso, è superiore a 1500 mg/l;

Vi lascio ad una serie di etichette di varie acque in commercio in Italia:

Guardatele e vedete se vi suscitano domande o anche risposte, in base a quanto esposto. Poi ne parliamo la prossima volta, insieme all’argomento inerente l’uso delle bottiglie in PET.  e i residui di metalli ed elementi chimici (di cui non ho parlato oggi) disciolti nell’acqua. A presto.

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