Conti di deposito, l’ancora contro l’incertezza dei mercati

Anche l’ultimo appuntamento con il tradizionale Osservatorio sui conti redatto dal Gruppo MutuiOnline conferma che gli italiani continuano a preferire prodotti finanziari caratterizzati da sicurezza di rendimento e garanzie: nel primo trimestre del 2017 volano ancora i conti di deposito, che offrono una remunerazione certa dei propri risparmi e rappresentano un’ancora contro l’incertezza dei mercati e i bassi rendimenti.

Gli italiani vanno sul sicuro

Di questo trend sembrano essersi accorti anche i principali operatori finanziari, che sono tornati a proporre interessi appetibili per i risparmiatori: è il caso di Ing Direct e del suo Conto Arancio, che con il 2% sulle somme che si sceglie di vincolare per 6 mesi (se si accredita stipendio o pensione su Conto Corrente Arancio) si impone nella classifica dei conti depositi più vantaggiosi d’Italia, superando le proposte di altri istituti di credito, sia online che tradizionali.

Le tipologie preferite

A ben vedere, le ultime offerte intercettano le preferenze dei clienti: gli italiani, come mostrato dall’ultima edizione dell’Osservatorio, sembrano infatti orientarsi in prevalenza verso un conto deposito di durata relativamente breve e, in genere, senza vincoli. Nello specifico, nel primo trimestre dell’anno in corso una leggera maggioranza (il 58% dei risparmiatori) ha preferito per l’appunto richiedere un deposito di tipo non vincolato rispetto a quello vincolato (scelto ovviamente dal rimanente 42%); più o meno simili le percentuali sulla durata, in cui risulta maggioritario l’investimento compreso tra i 7 e 12 mesi (55% dei casi), mentre solo una lieve minoranza (vicina al 4,7%) punta su investimenti di durata triennale.

Un parcheggio sicuro

Analizzando questi dati, si può dedurre che gli italiani alla ricerca di remunerazione abbiano comunque le idee chiare: anziché puntare su prodotti più rischiosi ma da rendimenti promessi più elevati, preferiscono invece andare sul sicuro e scegliere soluzioni come i conti deposito, meglio ancora se non vincolati e di breve durata, così da non aver limiti (o averne meno) riguardo alla disponibilità di liquidità durante la vita del prodotto. Inoltre, in una fase in cui si parla molto dei “pericoli” degli investimenti i conti di deposito rispondono con le tutele garantite dal Fondo Interbancario, che mette al riparo dal cosiddetto “bail in” (prelievo forzoso) per somme inferiori fino alla soglia di 100 mila euro.

I vantaggi del conto deposito

Il motivo principale di questo scenario sembra abbastanza evidente: di fronte a titoli di Stato sempre meno interessanti, con rendimenti che rasentano lo zero, a un mercato azionario spesso ingestibile e imprevedibile e all’aumento dei costi di gestione dei tradizionali conti corrente, chi intende investire può trovare più comodo “parcheggiare” i propri risparmi in un prodotto sicuro, che garantisce degli interessi decisamente maggiori.

L’identikit del risparmiatore italiano

Interessante a questo punto è anche scoprire quale sia l’identikit del cliente medio italiano dei conti di deposito: secondo l’approfondimento dell’Osservatorio, si tratta in genere di un uomo di almeno 55 anni di età, che detiene una discreta disponibilità economica e che è già “abituato” a investire i propri risparmi. Rispetto al passato, però, l’utente abbandona Btp e altri titoli statali per rivolgersi appunto a questi più vantaggiosi prodotti finanziari, puntando sulla soluzione del deposito vincolato se è orientato a sfruttare un rendimento più elevato e quello non vincolato se invece preferisce avere maggiore libertà di azione e gestione del proprio patrimonio.

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