Un nuovo motore per la Dacia Duster [1.3 Tce benzina 130 CV]

Nonostante l’aver indotto il Mercato ad acquistare meno diesel, per il Duster (già acquistato da chi tiene sempre sotto controllo i costi – anche di gestione) questa unità – per il modello del famoso Crossover Franco/Rumeno,  è rimasta, fino ad oggi, la migliore scelta, o se vogliamo, la più razionale. L’altra opzione, seguita dagli acquirenti più accorti, era il benzina (lo storico quattro cilindri Renault 1.6 16 valvole) con aggiunta di Bombolone per il Gas. Il 1.2 Tce da 125 CV non era riuscito a “deviare” le scelte degli utenti. Non ha mai avuto un grande riscontro per le suoi tanti limiti. Il Glorioso 110 Cv Diesel era rimasta però la scelta maggiormente diffusa fino ad oggi. Con questo nuovo  1.3 TCe FAP . condiviso con Mercedes, tutto cambia. Equipaggiato con una distribuzione a geometria variabile, questo motore a iniezione diretta a 4 cilindri ha un turbocompressore  e spinge, senza incertezze, sin dai bassi regimi. Ottime le prestazioni, ma anche i consumi, davvero il motore che mancava.

Con una coppia di 240 Nm disponibile a 1.600 giri / min e uno già apprezzabile da 1.300 giri / min, questo 1.3 TCe, ben tollera i 1.300 kg di Duster, ha un’ottima ripresa, come anche un’adeguata risposta in caso di sorpassi. Le prestazioni sono equiparabili a cilindrate superiori, mentre i consumi sono davvero interessanti pari a  7,8 l / 100 km come  media su strada . In autostrada le cose cambiano, anche per un’aerodinamica (che non fa mancare dei fruscii e relativo rumore a bordo), ed un’altezza che non aiutano. Si passa a  8,7 l / 100 km più che ragionevole per un SUV benzina in questa categoria.

Questo 1.3 TCe, ( che proviene dalla Scénic) e già presente anche in Mercedes o Nissan. Dotato di iniezione diretta e filtro antiparticolato, questo propulsore con testata e blocco motore in alluminio,  sostituisce il precedente 1.2 Tce (che non ha riscosso molte preferenze)  che non brillava troppo  per la economicità, prestazioni e rumorosità. Rispetta  gli ultimi standard anti-inquinamento Euro 6c. questo nuovo arrivato è ora disponibile in due versioni. Il più piccolo ha già 130 CV e 240 Nm, 5 CV e 35 Nm in più rispetto a prima.  (ce ne è anche una versione che raggiunge 150 CV e 245 Nm). Questo Duster 1.3 TCe diventa il modello più potente mai proposto da Dacia.

In questa seconda generazione, troviamo i soliti punti di forza del primo Duster, ottimo telaio, e sospensioni resistenti ed adattabili  ad ogni circostanza, non troppo dure, che tengono bene in strada, ma buone nel fuoristrada. Così come è stata pensata, la nuova Duster può affrontare percorsi abbastanza impegnativi, grazie anche ad un’altezza da terra di ben 21 cm, e angoli d’attacco ed uscita che permettono un fuoristrada-leggero senza problemi.

Ottima la risposta della vettura, in ogni condizione – quindi – grazie a un telaio nato bene,  efficiente e che trasmette sensazioni positive. C’è il controllo di trazione che talvolta è un po’ troppo presente, ma che al contempo  da maggiore sicurezza su tutti i fondi.

All’interno, lo spazio è sempre (compatibilmente alle misure generali dell’auto) più che sufficiente sia in altezza, larghezza espazio per le gambe, davanti e dietro, mentre la plancia, seppure modernizzata è sempre evidentemente low-cost, sia nell’aspetto che nelle finiture (da utilitaria), ma ora, l’assemblaggio degli interni non è più passibile di critiche, anche nei dettagli. Tutti i comandi secondari sono migliorati e solo lo schermo multimediale risulta posizionato un po ‘troppo basso. La posizione guida è po’ dissestata e ancora con qualche dettaglio perfettibile.

Conti alla mano, con le dotazioni “Prestige” (che prevede Navigatore, 4 cristalli elettrici, Air-Bag, limitatore di velocità e controllo della velocità di crociera, climatizzatore e sensori di retromarcia) il prezzo può variare da regione e concessionario, ma rispetto a qualsiasi altro modello il suo costo generale è di circa € 10.000 in meno rispetto un pari categoria/pari allestimento. Se si bada al sodo, la Duster è sempre una scelta razionale, e poi la nuova versione (fari posteriori a parte – che copiano troppo la Renegade-) è davvero una bella macchina.

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