Rendere ibrida la Toyota Aygo X è stata una scelta impegnativa e in deciso contrasto con la politica adottata, fin dall’inizio, per questo modello. Nata esclusivamente a benzina, in occasione del restyling di metà carriera, ha voltato pagina, con una scelta nuovamente personale. Da adesso sarà esclusivamente ibrida. Diversi i vantaggi, in primo luogo conferendo maggiori prestazioni alla sua Aygo X, che fino ad ora era lenta fuori città, riducendo significativamente i consumi e soprattutto le sue emissioni di CO2, che passano da un minimo di 110 g/km, agli attuali 85 g/km. Le modifiche estetiche invece, riguardano solo il frontale e la porzione antistate le ruote anteriori che necessitava di maggiore spazio per il nuovo propulsore e le componistiche dell’ibridizzazione. Il nuovo cofano, i nuovi fari e la nuova griglia frontale creano una presenza più decisa e l’impressione di un baricentro basso. L’assetto è esaltato dai cerchi da 17 o 18 pollici, a seconda della versione, e dai passaruota neri.
Fonte immagini TOYOTA
Un abitacolo rinnovato, dal design pulito ed essenziale, eleva l’esperienza di bordo rendendola più piacevole, intuitiva e connessa. Il nuovo quadro strumenti digitale da 7 pollici e il pannello dei comandi del climatizzatore conferiscono un look più moderno e sofisticato, mentre il freno di stazionamento elettrico è ora di serie su tutti gli allestimenti, così come le due porte USB-C per la ricarica. Sulle versioni più accessoriate sono disponibili anche la ricarica wireless per smartphone, la chiave digitale, gli specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente e la tecnologia nanoeX™ per un’aria interna più pulita.
L’Aygo X abbandona quindi il suo 1.0 3 cilindri da 72 CV, sostituito dal gruppo ibrido della Yaris, ovvero sempre un tre cilindri, ma questa volta da 1.5 litri, che eroga 91 CV e 120 Nm di coppia. A cui si aggiunge un motore elettrico da 80 CV di picco, accoppiato ad esso tramite una trasmissione a treno epicicloidale con effetto CVT. Come sulla Yaris, un secondo motore elettrico, che funge da generatore, controlla la controlla e gestisce una trasmissione automatica. In totale, questa Aygo X ha quindi, come la Yaris, 116 CV. Un trapianto che ha richiesto anche la riprogettazione del frontale, aumentando lo sbalzo di 7,6 cm, per ospitare questo gruppo più ingombrante, e sfruttare l’opportunità di ridisegnare fari e paraurti. Sono ben 44 CV in più e quindi, la vettura cambia di molto carattere e e modo di guidarla e interpretarne le prestazioni.
Nonostante i cento chili in più portano ad un peso complessivo di ben 1.090 kg, Le prestazioni arrivano a un potenziale di 172 km/h, di accelerare da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi (16,4 secondi da noi misurati in precedenza con i suoi 72 CV) e soprattutto permettono ora di passare da 80 a 120 km/h in 7,4 secondi, mentre prima impiegava quasi il triplo. In breve, l’esperienza di guida non è quindi paragonabile, soprattutto su strada, dove ora si possono effettuare sorpassi con calma, così come in autostrada, dove non teme più le lunghe salite. Notiamo anche un nuovo impianto frenante, ora a 4 dischi, che offre una buona progressività e un facile controllo del pedale, cosa non così comune, nemmeno in Toyota. Il nuovo propulsore che ha trovato posto su un telaio studiato per un diverso motore sembra faccia fatica ad essere così “costretto” ed è forse un po’ troppo presente nell’abitacolo. Anche gli stessi posti per i passeggeri posteriori hanno meno spazio per la presenza del pacco batterie che ne limita l’accoglienza.
Ciò contrasta in particolare con la tranquillità che regna a bordo durante le fasi di guida elettrica, principalmente a velocità costante e in leggera accelerazione, con consumi bassissimi. La scelta di un 1.5 contrasta non poco con le filosofie che vogliono un downsize abbinando endotermico a ibrido. Questa, giusta o sbagliata è la scelta di Toyota. Un modello la Aygo X che ha dato molte soddisfazioni al Brand nipponico. Ora si presenta in una nuova veste. La scelta porterà soddisfazioni o sarà stata eccessiva per un’utilitaria (che rischia di fare concorrenza interna proprio alla Yaris), ma che al contempo darà fastidio a molti altri modelli della concorrenza. Ora bisognerà fare una valutazione dei costi, che non sembrano essere particolarmente bassi.
C’è anche una variante della Aygo X Hybrid, GR SPORT, con un diverso assetto, e un comportamento più reattivo. Diversi cerchi ed interni più sportivi.

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