SMART, a breve un piccolo SUV che rispecchia la filosofia del marchio

La storia del Marchio Smart è pieno di colpi di scena, alleanze, cambiamenti di rotte. Inizialmente nata per un’intuizione geniale del proprietario di Swatch, Nicolas Hayek, che concretizzò un’idea nata diversi anni prima, per realizzare la sua Swatch Mercedes Art. Un’auto intelligente per dimensioni e soluzioni all’avanguardia. Cellula ultraresistente in Tridion, motore posteriore tre cilindri turbo, con ABS, cambio automatico e aria condizionata. La carrozzeria in materiale sintetico ne facevano un prodotto unico.

 

E’ stata così per un decennio, con aggiustamenti (ABS- TCS) e aggiornamenti e denominazioni, allestimenti e ampliamenti di offerta. A fine 2007 una svolta, l’accordo con Mitsubishi per rendere la piccola Smart Fortwo più auto, più stabile, più confortevole, più sicura. Diventa leggermente più grande per migliorare la sicurezza passiva, cambia l’asse anteriore ora più largo, cambiano soprattutto i motori, nuovi con migliore erogazione e più potenza. Cambia anche la trasmissione, sempre con cambio sequenziale ma più morbida, così come le sospensioni con maggiore comfort. Aumenta la sicurezza con gli air-bag e una dotazione differente. L’accordo con  Mitsubishi era finalizzato anche alla costruzione della prima generazione di Forfour (di fatto una Colt rivista e corretta), una quattro posti che malgrado le indubbie qualità, non riscontrò il successo sperato. Per la terza serie. Più recentemente, il marchio ha stretto una partnership con Renault. Le  attuali Fortwo e Forfour sono costruite sul pianale della  Twingo 3. Anche con il modello più recente, i risultati ottenuti sono stati inferiori alle aspettative e agli investimenti. Dal punto di vista economico la SMART non è riuscita a monetizzare quanto Mercedes aveva sperato. Pur essendo un’auto furba, intelligente, originale, unica nel panorama automobilistico Mondiale, economicamente non ha portato ricchezza, ma un’immagine di rinnovata originalità, gioventù e soluzioni avveniristiche che hanno comunque avuto un ottimo riflesso per il Brand Tedesco.

Oggi però i tempi sono nuovamente cambiati. L’avvento della trazione elettrica ha reso necessari accordi nuovi e la Mercedes ha stretto un nuovo accordo, una  joint venture al 50% con la cinese Geely (già proprietaria dei Brand  Volvo e Lotus).  L’assemblaggio della prossima generazione di modelli Smart, ora 100% elettrici, avverrà esclusivamente Cina, a partire dal 2022. Oltre alle berlinette fortwo e forfour a breve nascerà un piccolo SUV SMART. Dal 2020 Fortwo e Forfour hanno ormai abbandonato i  motori termici diventando  Smart Fortwo e la Forfour “EQ”(questo è il loro nuovo nome) . Le caratteristiche tecniche  ci parlano di una potenza di 82 CV è sufficiente ma la batteria, con i suoi 17,5 kWh, ha una autonomia piuttosto modesta (13o Km) capacità utile.

Smart presenterà un piccolo SUV “EQ”

È forse proprio questo il modello che potrebbe rilanciare il marchio. Ciò di cui SMART ha davvero  bisogno per trovare nuovo smalto. Carrozzeria con richiami stilistici tipicamente Smart. Un veicolo versatile che permette di uscire dai centri urbani in cui sono ora confinati Fortwo e Forfour e quindi con maggiore autonomia. Una World car costruita su una nuova piattaforma (probabilmente la SEA già usata da Geely per altri veicoli dei vari Marchi). Sarà prodotto in Cina dal 2022  che può accettare di ospitare un totale di 3 motori elettrici, con una autonomia di circa 430 km con una singola carica. Verrà presentato al prossimo Salone di Ginevra 2022. Per quanto cinese sia, il suo design è ben firmato da Gorden Wagener, responsabile del design del Gruppo Daimler. Il Mercato ancora non ha grandi concorrenti “All elettric” nel campo dei B-Suv. Al momento nei listini sono presenti modelli di derivazione dalle auto di serie. A parte Volkswagen, Toyota e pochi altri brand, non ci sono molte auto che hanno la fisionomia e i tratti della futura SMART. Questo anticipo, insieme alla simpatia  tipicamente SMART potrebbe essere la chiave del  suo successo.

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