Quanto sarebbe bella anche da noi la Toyota Corolla Cross

Sono sempre stato un grande estimatore dei prodotti Toyota per la loro razionalità ed essere all’avanguardia. Toyota si è spinta tra i primi brand nell’adozione dei propulsori a tre cilindri turbo, come si è gettata tra i primi Produttori ad adottare i motori Hybrid diventandone poi “riferimento” dell’intero mondo automobilistico. Ci ha creduto talmente tanto da eliminare quasi completamente motori – anche innovativi ed altamente efficienti – diesel. E anche in questo caso, successivamente è stata seguita un po’ da tutti. Auto razionali, senza fronzoli che offrono quello che serve. Tutto quello che c’è funziona bene. Quanto al design delle ultime creazioni, l’ho trovato molto più pesante rispetto alle precedenti generazioni. Scelta condivisa dai maggiori supporter del Brand. Io devo dire che ho notato che le linee fluide sono diventate più barocche, ma comunque molto personali e con una costruzione ineccepibile per funzionalità. Ad esempio la penultima RAV, la trovo molto più bella dell’ultimo modello, che seppure ha riacquistato delle connotazioni fuoristradistiche, e da una sensazione di grande robustezza, è sicuramente meno elegante. Però questo piace, come è piaciuta la nuova Yaris e la nuova Aygo. La bellissima Corolla invece è  moderna e futuristica, quasi spaziale. A  breve si trasformerà, diventando un nuovo modello. Si tratta di un Crossover di gamma media. Un progetto nato per i Mercati Emergenti, ma che in molti vedono bene come una possibile World Car. Potendomi esprimere, la trovo bellissima.

Presentata in Thailandia, dove la sua commercializzazione è già iniziata, la Corolla Cross è principalmente destinata ai mercati emergenti. In Europa non sarebbe previsto il suo arrivo, per la presenza della C-HR, che regala grandi soddisfazioni al Brand, nell’ambito del proprio segmento. Pur avendo misure leggermente inferiori e una capacità di carico minore, lo stile e la ricercatezza sono state determinanti per il suo successo. Non sempre tanto stile e ricercatezza sfocano però in una razionalità e sfruttamento delle risorse altrettanto convincente, Diciamo che essendo comunque il CH-R un prodotto che può piacere o meno, un’auto più tradizionale, secondo i canoni d’uso ordinario e la moda dei Crossover di media fascia potrebbe essere un grande successo anche da noi. Anche lo stile è addirittura più convincente della sorella maggiore. Una ricercatezza di forme e giochi sulle lamiere, cromature la rendono davvero molto bella.  La nuova Toyota Corolla Cross può vantare infatti un bagagliaio più grande con 487 cm3/ contro i 377 della C-HR. Anche le misure generali sono differenti con una abitabilità e dimensioni maggiori a favore della Corolla Cross. La CHR misura infatti (439 x 180 x 155), mentre la Cross (446 x 183 x 162). Abitabilità come detto maggiore, dietro e in altezza, con il passo (dato il medesimo pianale) identico.

Se la Toyota dovesse cambiare idea, il suo ultimo Crossover potrebbe quindi coesistere senza troppe difficoltà con la sorella minore. Condividono medesima meccanica e pianale, ma sono destinate ad un pubblico differente. Il Pianale è l’ormai noto TNGA-C e anche i motori – ovviamente anche Hybrid – ricalcano quanto presente sul resto della produzione Toyota. Ad esempio il noto 1,8 benzina+Hybrid per 122 CV.  Gli interni, semplici e funzionali sono quelli della Corolla, con tutti i pregi e le poche pecche della produzione. Per quanto riguarda la plancia  rimane molto vicino a quello della berlina Corolla, con un ampio touch screen nella parte superiore.

Un prodotto da valutare, che non farebbe concorrenza all’interno del Brand e saprebbe accrescere l’interesse dei molti estimatori per questo genere di vetture.

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