Nuova Fiat 500, dal 2019 più lunga, 5 porte e tante novità

Secondo le indiscrezioni rilevate e  voci circolanti presso il Quartier Generale di Torino, si starebbe lavorando incessantemente (insieme al Progetto della nuova Punto) al progetto che, pur sfruttando molte sinergie del Gruppo Fca, proseguisse la storia di un’auto che per ben due volte per il marchio torinese ha rappresentato l’Icona dell’auto, la 500.

Si dice, che l’auto avrà luce non prima del 2019. Sarà più lunga, più comoda, più sicura. Sarà più auto, abbandonando l’attuale categoria. Ci sarà anche un nuovo  pianale  – oggi comune  alla Fiat Panda.  Voci più volte confermate  parlano di due progetti paralleli che sono andati avanti ognuno per la propria strada. Si rivendicava il ruolo della vettura, con molte specifiche personalissime. Il primo riprendeva la cosidetta piattaforma “Small” e da questa (in Polonia) costruire la nuova 500, con passo allungato e perfino 5 porte. Il Secondo progetto riprende le  tanto osannate specifiche della nuovissima Argo, anche esse adattate e personalizzate, secondo le diverse esigenze.

Sicuramente, aldilà della componente emozionale, del design e delle specifiche meccaniche le due idee sarebbero potute essere entrambe  validissime. Col passare dei mesi però ci si è resi conto della potenziale concorrenzialità di una vettura dalle dimensioni più grandi, proprio con la nuova Punto in dirittura d’arrivo. Meglio quindi diversificare l’accesso ad un prodotto, che seppur sotto lo stesso marchio (un tempo c’era Lancia) ora c’è “500” che è anche un Brand, più rifinito ed elegante rispetto a FIAT.

Le misure saranno maggiori, per comodità e sicurezza. Sarà un auto che non entrerà in concorrenza con Panda, piuttosto sostituirà la Ypsilon, che a breve andrà in pensione, portandosi via l’ultima Lancia (di serie).  (A breve verrà presentata una riedizione in chiave moderna della gloriosa Delta Integrale, grazie alla realizzazione artigianale e limitata di esemplari che hanno preso vita da un sogno e un progetto tutto italiano. Il suo nome “Evoluzione GT” sarà un sogno, ma per pochi, riprenderà il design del Deltone e molti richiami della storica vetura di Chivasso).

La 500 impiegherà motori termici a benzina coadiuvati da propulsori ibridi. Una direzione che sembra ormai irreversibili e che vedrà la scomparsa dei motori diesel nelle cilindrate medio-piccole. L’adeguamento dei propulsori diesel alle nuove normative che entreranno in vigore nel 2020 prevedono maggiori restrizioni relativamente ai limiti di emissioni. I costi per ottemperare a tali normative non sarebbero economicamente gestibili per tenere basso il prezzo di vetture relativamente economiche. Così resteranno per le grosse auto che già hanno prezzi elevati. Per i piccoli motori invece, la propulsione ibrida potrebbe essere una soluzione valida nel breve termine (non sono tanto convinto nel periodo medio lungo, anche in ordine allo smaltimento  e o sostituzione del pacco batterie). Tali perplessità si ritrovano anche nelle parole dell’AD FCA, Sergio Marchionne, che ha parlato di parziale perplessità nell’inseguire l’ibrido a tutti i costi,  La questione chiave, ha continuato, è come viene prodotta l’energia: «Prima di pensare che i veicoli elettrici siano la soluzione, dobbiamo considerare tutto il ciclo di vita di queste vetture, infatti le emissioni di un’auto elettrica, quando l’energia è prodotta da combustibili fossili, sono equivalenti a quelli di un altro tipo di auto». In questo senso, le auto elettriche sono «un’arma a doppio taglio».

Perplessità (lecite) a parte il mercato vuole le auto elettriche per i minori consumi, per il minor inquinamento dell’aria e la 500 elettrica o a doppia propulsione si farà. Vedrà la luce contemporaneamente alla sorella tradizionale, e sarà un successo.

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