McLaren Artura, arriva l’ibrido con il propulsore V6 biturbo

L’Artura rappresenta l’inizio di un più ampio rinnovamento che nei prossimi anni riguarderà l’intera  gamma McLaren. Per certi versi tale cambiamento porta a propulsori più piccoli, V6 invece dei V8, ci sono i Turbo, e soprattutto si introduce l’elettrificazione.  Dal punto di vista estetico questa nuova vettura ha molto della produzione Inglese attualmente commercializzata. La linea e molti dettagli hanno forti richiami della 570S, ma in realtà ci troviamo di fronte ad un’auto tutta nuova che segna una vera rivoluzione rispetto i modelli precedenti. Un’auto sportiva stradale di serie elettrificata. Con motore ibrido, proprio come le monoposto di Formula Uno.

Quanto allo stile bisogna  ammettere che la silhouette dell’auto lascia un po’ di amaro in bocca, nel senso che pur essendo molto bella, sa di qualcosa di già visto.  Quando ci concentriamo sul lavoro svolto, però, ci rendiamo conto che quasi tutto è nuovo. Dal frontale ridisegnato alle prese d’aria allargate sui lati, per non parlare di posteriore ispirato alla GT, con scarichi sopra il diffusore e luci finissime, l’Artura ha una sua personalità senza negare la sua origine, il suo Family Feeling. Tanti sono i dettagli, fari led, gli estrattori sui parafanghi anteriori per facilitare il flusso d’aria nei passaruota, o la piccola apertura oblunga al centro, poco prima dello spoiler posteriore. . Quest’ultimo permette di eliminare l’aria calda dal motore, abbassando così la temperatura tra le bancate dei cilindri da 900 a 240 gradi.

Motore V6 biturbo + Ibrido

Le novità che la riguardano  non risiedono soltanto nell’adozione di un motore elettrico. Anche il propulsore termico è tutto nuovo. McLaren per la sua prima ibrida di serie ha abbandonato il V8 4 litri delle precedenti McLaren e lo ha sostituito con un nuovo V6 3 litri biturbo 120° a iniezione diretta, progettato da McLaren ma costruito come il precedente dalla società inglese Ricardo. Il nuovo V6 è in grado di erogare 585 cavalli, che sommati ai 95 cv sviluppati dal motore elettrico portano la potenza complessiva dell’auto a 680 cavalli. La scelta del V6 al posto del V8 è dovuta a ragioni di compattezza e di peso: McLaren, proprio come Ferrari, fa della riduzione estrema dei pesi la propria filosofia di sportività. Un insegnamento che proviene dalla F1. L’architettura V6 di soli 3 litri è stata scelta proprio per compattare le masse (il nuovo motore pesa appena 160 kg ed è 15 cm più corto del V8).

Due turbo nell’incavo tra le bancate + il propulsore ibrido plug-in. Un piccolo motore elettrico a flusso assiale (stessa tecnologia della Ferrari SF90 Stradale ) interviene nell’alloggiamento della trasmissione. La batteria, la cui modesta capacità utile di 7,4 kWh può percorrere fino a 30 km con la sola energia elettrica. La stessa è alloggiata dietro i sedili. La trazione è sulle ruote posteriori.

Fa la sua comparsa anche un nuovo cambio a doppia frizione a 8 rapporti, che per la prima volta su una McLaren incorpora un differenziale controllato elettronicamente. Piccola particolarità, non ha la retromarcia. È infatti il ​​motore elettrico che svolge questa funzione , in modo da risparmiare un po’ di spazio e peso.

Una vera “supercar”: 3 secondi  per passare da 0 a 100 km / h. Tocca i 200 km/h da fermo in appena 8,3 secondi e raggiunge una velocità massima di 330 km/h. Può percorrere fino a 30 km in solo elettrico raggiungendo una velocità di 130 km/h con le sole batterie.

La vettura sportiva sarà costruita attorno ad una nuova monoscocca in carbonio che verrà utilizzata anche per altri futuri modelli del marchio. L’alloggiamento della batteria e il sistema ibrido hanno richiesto il design di una nuova monoscocca in carbonio, denominata MCLA. Quest’ultimo pesa solo 82 kg, il che consente di limitare il peso totale a vuoto a soli 1498 kg (1395 kg a secco). Questo sforzo è dovuto anche al massiccio utilizzo di alluminio per tutti i pannelli della carrozzeria, ad eccezione dei paraurti e della cofano anteriore in materiali compositi. Anche le sospensioni  (Proactive Damping Control ) e un servosterzo elettroidraulico aiutano a mantenere il feeling di strada molto preciso caratteristico di McLaren. E come sempre con l’azienda Woking, il passaggio da una modalità di guida all’altra viene effettuato separatamente per la parte del motore / cambio e per la parte del telaio / controllo della trazione.

Originale l’abitacolo, raffinato, minimalista con un nuovo sistema di infotainment con touch screen. Quest’ultimo ha una diagonale di 8 pollici e il suo software può essere aggiornato via internet, di cui l’auto dispone. Anche il il cruise control ne usufruisce per i suoi rilievi e avvisi

Il cockpit presenta nuovo display high-res solidale col volante, nelle diverse regolazioni possibili in altezza o profondità. Sulla parte superiore del cruscotto, ci sono due satelliti (un po’ come sulla prima serie della vecchia fiat Uno 1983), l’azionamento del comando destro regola  (motore / cambio) o sinistro (assetto telaio) è naturale, poiché la punta dell’indice e del medio si appoggia naturalmente su di esso allungando le dita.

L’intera strumentazione è montata sul piantone dello sterzo, in modo che la lettura dei contatori digitali e l’accesso ai selettori della modalità di guida non siano mai ostacolati indipendentemente dall’impostazione scelta.

Arriverà a primavera e avrà già infranto molti cuori.

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