Liberalizzazione montaggio Cerchi in Lega, nuove norme

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La normativa che regolava i limiti relativi al montaggio dei pneumatici e cerchi con i quali si  possono equipaggiare gli autoveicoli è cambiata.
Dal 1 ottobre, infatti, non ci sono più quelle restrizioni che caratterizzavano il nostro codice della strada ed imponeva sulle nostre carte di circolazione dei limiti molto restrittivi, che erano poi quelli indicate dalla case costruttrici.
Da un lato ciò garantiva una certa sicurezza, evitando eccessi  che potessero compromettere anche la sicurezza di chi circola nelle nostre strade. Di fatto però tali normative potevano essere comunque raggirate, facendo immatricolare ed omologare le vetture all’estero e importandole con le modifiche ammesse nuovamente nel nostro Paese.
Con il Decreto Ministeriale n.20 del 10/1/2013 e succ. mod. in vigore dal 1/10/2015  chiamato “Decreto Gomme” gli automobilisti che vogliono personalizzare, senza eccessi, la propria auto con cerchi particolari, limitati a livello normativo dal regolamento Europeo UN/ECE 124  anche per i veicoli fuoristrada,  omologati, potranno scegliersi quelli che meglio rispecchia il proprio gusto. Non sarà più necessario il nulla osta della casa automobilistica (sempre che sia vero a livello di garanzia in caso d’incidente)
Cerchi e Gomme dovranno riportare l’omologazione certificata  NAD ECE
Personalmente non amo molto questa nuova norma. Penso che le auto sono progettate e realizzate, testate con degli specifici cerchi. Le gomme, le ruote sono ciò che permettono il contatto a terra, la stabilità la tenuta e la buona frenata e aderenza di un’auto in tutte le condizioni di guida, sopratutto le estreme. Agire indiscriminatamente (anche se con prodotti omologati) sulle gomme e di riflesso su organi che coinvolgono sospensioni e impianti frenanti, sterzo può essere molto pericoloso e  dovrebbe essere un qualcosa fatto esclusivamente da chi ne capisce e molto bene. I cerchi in Lega e Gomme per le vetture turismo, non dovrebbero essere così esasperate, anche perché aumentando (ad esempio) rigidità del pneumatico non sempre si ottiene una maggiore tenuta. Un’impronta a terra maggiore e coperture più larghe fanno consumare di più e possono diventare fastidiose in  manovre estreme su sterzo e se il fondo è scivoloso sulla stessa tenuta (al contrario di ciò che si potrebbe pensare). Io sono della vecchia idea che ciò che è  riportato sul libretto è il miglior compromesso per un uso ordinario. Si può giocare su spalle più basse o più alte per aumentare il confort. La larghezza non può o dovrebbe essere così determinante per le prestazioni. E comunque i vecchi libretti di circolazione danno delle opzioni, un motivo ci sarà! Per i fuoristrada il discorso è diverso, Molte vetture vengono stravolte appena uscite di fabbrica. Marco Subiaco, Presidente dell’Associazione denominata  Jeeper.it e Amministratore della Neumann Off Road Srl, che da anni si occupa, con risultati stupendi di trasformazioni (con pezzi provenienti dagli Stati Uniti, dalla Germania) delle Jeep ed è un sostenitore di professionalità e del non lasciare nulla al caso. Le sue macchine vengono praticamente “riprogrammate” con pezzi studiati. Nulla è approssimativo e anche i Cerchi e Gomme sono scelti accuratamente per l’attività a cui la vettura è destinata. Le operazioni riguardano dalle sospensioni, ai semiassi, sospensioni, fino alla trasmissione e al telaio stesso. Si può dire che per certe vetture il discorso cambio gomme è marginale.

Per le vetture a trazione integrale si è andata diffondendo la pratica dell’equipaggiamento – per tutto l’anno – delle coperture invernali che però riducono, e non di poco, l’efficienza della vettura su tenuta e frenata in condizioni ordinarie se non anche molto calde. (a tal riguardo è da condividere la scelta di molti operatori del settore di prevedere una forma di assistenza, con un canone annuo per il cambio gomme per i due periodi dell’anno. Al Nord Italia tale pratica è ordinaria, sarebbe da estendere , e in talune zone obbligare, anche al Centro e Sud).

Ultimo requisito perché si possa agire è che il modello dell’automobile sul quale si cambieranno pneumatici e/o cerchi deve aver citato nel Documento d’istallazione il cosi-detto Ambito d’impiego per cui la ruote stessa è omologata. Una volta effettuato il montaggio dei cerchi e /o gomme che siano omologati e adatti alla propria vettura, si dovrà ottenere la Dichiarazione di Corretto Montaggio  e il Certificato di Conformità della ruota. Se la ruota è del tipo previsto sul libretto non si dovrà far altro che tenere i documenti menzionati in auto, altrimenti si dovrà darne comunicazione alla Motorizzazione che provvederà (previo versamento €16+€ 25) alla registrazione e trascrizione sul libretto di circolazione la nuova combinazione gomme/ruote.

 Qualora non si segua questa procedura, vendere ed acquistare cerchi non omologati, dopo il 1 ottobre, significherà violare una norma nazionale a tutela della sicurezza stradale e può far incorrere in forti sanzioni. Quest’ultime verranno applicate sia al negoziante che al consumatore, acquirente finale

L’Art. 77, comma 3-bis del Codice della Strada infatti prevede una sanzione amministrativa – da euro 164 a euro 663 – per chi importa, produce per la commercializzazione sul territorio nazionale o commercializza sistemi, componenti ed entità tecniche senza la prescritta omologazione. E’ inoltre previsto il sequestro e confisca del componente anche se installato.

Art. 180, commi 7 e 8 prevedono la sanzione amministrativa – da euro 41 a euro 169 – per l’assenza a bordo della dichiarazione dell’installatore sul corretto montaggio (allegato E) e del certificato di conformità. Inoltre, la mancata presentazione, senza giustificato motivo, presso gli uffici della polizia richiesta per l’esibizione dei documenti e/o per informazioni è punita dalla legge con una ammenda da euro 419 a euro 1.682.

Art. 78, commi 3 e 4 prevede una sanzione amministrativa – da euro 422 a euro 1.695 – per mancato aggiornamento della carta di circolazione e conseguente ritiro della carta di circolazione.

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