La Renault crede ancora nel Diesel: il nuovo 1.7 Blue-dCi è in arrivo

1-6Dci160TwinTurbo2 (in via di sostituzione)

Con l’entrata in vigore delle nuove norme anti-inquinamento,  gli standard ai quali tutti i propulsori devono attenersi,  prevedono l’introduzione – oltre al FAP – del cosidetto liquido Ad-Blue. Purtroppo i diesel in produzione presso la Régie, non permettevano il raggiungimento degli standard Euro 6d previsti. In casa Renault hanno preso una decisione drastica.

Per avere ampi margini di movimento, per il presente e il futuro, è sorta la necessità di modificare i propulsori  diesel attualmente in produzione. Non potendo però intervenire sul caro vecchio 1.5 dci, che tanta storia ha fatto nel marchio d’oltralpe, nè si riusciva ad intervenire sul più nuovo 1.6 dci, si è deciso di voltare pagina. La Renault ci crede ancora nel Diesel (e io sono d’accordo con loro. La soluzione non è benzina/Ibrido per tutti. Può andar bene sulle piccole cilindrate – ma non per chi fa tanti chilometri).

Il 1.7 dCi (R9N401), è una diretta evoluzione del 1.6 dCi (R9M) con sistema di trattamento AdBlue, ed è omologato con le severe normative Euro 6d. È abbinabile al cambio a doppia frizione Renault EDC a 6 rapporti (Getrag 6DCT450) ed al cambio manuale sei marce PK4. Sarà declinato con potenze di 120 CV e 150 CV. (per le potenze superiori c’è il nuovissimo 2.0 dCi da 170 CV / 200 CV).

Insomma questo nuovo motore – sulla gamma Megane e Scenic ad esempio, con il 1.7 dCi ( 1750 cc), sostituirà non solo il 1.6 dCi (mono e twin turbo) ma anche 1.5 dCi.

Il caro vecchio affidabile e parsimonioso  1.5 dCi K9K rimarrà solo per la gamma DACIA e Renault Clio e Captur.

Sinonimo di più diesel “puliti”, l’etichetta Blue dCi si sta gradualmente espandendo nel gruppo Renault. Ora saranno proprio le vetture di Gamma Media – come la Scénic – a far debuttare questo nuovo motore, dalle grandi doti “prestazionali “e dai consumi molto bassi.

Ridefinizione della Gamma:

L’entrata in listino di questa unità non amplierà l’offerta diesel di Casa Renault, se non temporaneamente. In listino rimarranno anche i vecchi propulsori, che però non rispettano la normativa che sta per entrare in vigore. Questo ancora per qualche tempo, fino a quando cioè non saranno messi in pensione, portando ad una riduzione dell’offerta.  C’è da sottolineare però che questo motore è disponibile con due potenze 120 CV e 150 CV. Una cilindrata maggiore e una migliore erogazione sono anche opzioni favorevoli ad una maggiore  sicurezza attiva.

Ultima cosa economicamente interessante, a parità di livello, con il nuovo motore, i prezzi di Megane e Scénic dovrebbero discostarsi di poco rispetto alla gamma attualmente offerta.

P.S. L’utilizzo di tale propulsore verrà esteso a molti altri modelli del Gruppo Renault/ Nissan/ Dacia e forse – perché no – della Casa Partner tedesca (?).

 

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