Il ritorno della Hornet (più o meno)

La Hornet l’ho avuta, quella del 2017, quella che qualcuno già criticava perché aveva perso alcune caratteristiche tipiche del modello: faro tondo e scarichi alti. La mia era più spigolosa e con lo scarico basso.

La nuova Hornet è invece una moto che della precedente versione, mantiene solo il nome. Addio al 4 cilindri, addio alle gomme maxi al posteriore…

Come è  Hornet di nuova generazione?

L’Hornet è una vera istituzione in Honda. Dalla 600F alla  900F dei primi anni 2000, il calabrone giapponese ci ha regalato sensazioni uniche, una moto che si guidava da se, con uno spunto e un’erogazione sin dal basso che spingeva e deliziava anima e corpo. Staccate e curve, per una guida turistica o andature veloci, immersi nell’aria, nel sole come solo questa vera Naked sapeva fare. La Honda Hornet 2023, che sui social è diventato un tormentone da qualche  settimana, ed ha creato ancora maggiori aspettative non è tutto ciò. Le nuove generazioni, che forse non avranno potuto conoscere i motori e le sensazioni del tempo, che avranno (e ben vengano) ausili alla guida, ABS, Controllo della trazione – un tempo inesistenti – non potranno confrontare e prenderanno ciò che arriva….e  come accade per  molte case automobilistiche e motociclistiche, la ricerca di un nome  iconico,  non è però  sempre garanzia di un discendente all’altezza del modello storicamente noto.

In effetti questo modello è tutta un’altra cosa. Sarà figlia del nostro tempo, della razionalità, della ricerca della riduzione dei costi ma analizzandola a fondo ci viene da fare alcune considerazioni: perde quel motore così unico e violento 4 cilindri, le linee sono ora dei tratti, ricalcano altri modelli già esistenti, con la nuova etichetta.  La nuova Honda CB750 Hornet (il suo nome completo) è in realtà molto più vicina alla moderna CB500F. Per un neofita,  va bene tutto così. Carena, forcella, serbatoio, convogliatori, carena posteriore… Le forme sono spigolose e filanti, senza mai mostrare troppa muscolatura. Il telaio diamantato è semplificato (e più leggero con i suoi 16,6 kg). La vera novità è quindi da ricercarsi sulla fiancata del motore, il cui design consente appunto una compattezza inaspettata. fiancata più piatta, un catalizzatore più compatto, uno scarico che è anche di dimensioni relativamente ridotte… Tanta miniaturizzazione che, oltre ad illustrare la vasta ricerca in termini di controllo dell’inquinamento interno da parte dei tecnici Honda, rende questo Hornet  molto poco personale senza trasmettere la minima emozione. Un clone con qualche cavallo in più.

Motore:

La Honda CB2023 Hornet del 750 racchiude un nuovissimo motore bicilindrico in linea da 755 cc con una testata Unicam (camma in testa singola, 8 valvole). Molto compatto quindi, sviluppa una potenza di 91,7 CV per 75 Nm di coppia. È inoltre il primo Hornet in assoluto idoneo alla patente A2 , poiché sarà possibile optare per una configurazione limitata a 35 kW (47,5 CV). Un motore accompagnato da tutte le tecnologie che equipaggiano le ultime produzioni del costruttore.

XXI Sec. Tanta tecnologia

Ci sono poi le cose fighe, quelle che affascinano giovani e meno giovani, quali 4 modalità di guida, connettività HSVC, una presa USB-C, un segnale di frenata di emergenza e persino lo spegnimento automatico degli indicatori di direzione. ABS, anti-squat e controllo di trazione. L’acceleratore, ha tecnologia Throttle By Wire, con una gestione differenziata e tre Riding Mode per diversi parametri di gestione secondo le preferenze del pilota. Sono 3 anche i livelli di freno motore (EB) e 3 livelli del controllo di trazione HSTC (T) con controllo anti impennata integrato; l’HSTC si può anche disattivare. I differenti parametri permettono configurazioni differenti. Ci sono tre modalità anche nella guida: la “Sport”, “Standard” e “Rain”.

 

La frenata è affidata a pinze radiali a 4 pistoncini, ammortizzatori Showa SFF Big Piston con forcella rovesciata da 41 mm all’anteriore, monoammortizzatore Showa  al posteriore. I pneumatici sono all’anteriore il 120/70 da 17’’, dietro un più sottile 160/60

Il cockpit si mostra con uno schermo TFT da 5 ” che controlla la maggior parte delle funzioni (potenza, freno motore, intervento controllo trazione). Le frecce hanno il ritorno automatico, i fari sono ovviamente a Led.

C’è un affinamento, che non è semplificazione di ogni aspetto della meccanica. C’è razionalizzazione della progettazione e dei costi. E’ forse evoluzione, è sicuramente qualcosa di ben progettato come Mamma Honda ci ha abituato a vivere.

Prezzo: € 7990 FC

 

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