Hyundai Inster, una scommessa da seguire

Aspetto da Mini-Suv, modularità senza pari: l’Inster ha tutto ciò che serve per essere un successo nel segmento B. Lunga appena 383 cm e 161 cm di larghezza, l’Inster ha  un passo molto lungo, ben 258 cm a tutto vantaggio della abitabilità.

La definirei una scommessa. Mi ricorda vagamente per l’originalità (e l’idea d’uso), la vecchia Yaris Verso di qualche anno fa, in versione moderna. Il piccolo crossover coreano è dotato di due pacchi batteria: da 42 e 49 kWh. Ognuna ha il suo livello di potenza: il motore della batteria piccola è da 97 CV, mentre quello della seconda è da 115 CV. Ma in entrambi i casi si tratta dello stesso blocco motore, che ogni volta mostra una coppia di 245 Nm. Ha una potenza di carica elevata per un modello così piccolo: 120 kW in corrente continua e 11 kW in corrente alternata.

consumi:  la versione standard della Hyundai Inster vanta un’autonomia  pari a 370 km e 30 minuti per la ricarica da 10%-100%.

I cerchi, invece, vanno dai 15 ai 17 pollici. Ma il vero punto di forza dell’Inster è l’abitacolo.

I monovolume vengono spesso apprezzati per la loro modularità pratica e per la possibilità di riconfigurare gli interni in base alle proprie esigenze. Gli ingegneri Hyundai lo hanno capito bene e hanno fatto di tutto per massimizzare lo spazio interno. Con un passo di 258 cm, enorme per un’auto così piccola, l’Inster offre una comodità inaspettata ai passeggeri, sia anteriori che posteriori. Soprattutto perché chi siede nella seconda fila può contare su un sedile scorrevole di 16 cm, che offre abbastanza spazio per le gambe anche alle persone più alte. Questo sistema già visto su modelli che necessitavano di poter aumentare il volume del bagagliaio, permette di sviluppare lo spazio da 238 a 351 dm3. E’ inoltre possibile aumentare ulteriormente capienza  abbattendo gli schienali di tutti i sedili, formando un piano di carico quasi piatto.

La plancia e gli sportelli nell’abitacolo sono di plastica rigida, (ma ben lavorata ed assemblata e insonorizzata – ormai sono tornati tutti a farle così, e in effetti si puliscono meglio e deteriorano meno. L’eleganza in questo caso non serve, ben venga la praticità). La plancia prevede due schermi da 10,25 pollici (uno cockpit per le informazioni di guida, l’altro touchscreen per l’infotainment). La parte relativa alla climatizzazione è fortunatamente tenuta a parte con comandi fisici. C’è il climatizzatore automatico. Tra le cose che non ci si aspetterebbe e invece sono presenti in un’auto di questo segmento: la telecamera a 360°, il caricabatterie a induzione, sedili e volante riscaldati, tettuccio apribile.

C’è anche una versione (ma non in tutti i Mercati) Cross, con tante specifiche estetiche e funzionali, molto originali.

Motore/Potenze: Inizialmente la Hyundai Inster sarà offerta solo come modello elettrico. Sarà possibile scegliere tra due dimensioni di batteria, da 42 e 49 kWh, con potenze rispettivamente di 97 e 115 CV.  Abbastanza per consentire al marchio di anticipare tra i 300 e i 350 km di autonomia, successivamente arriverà un propulsore endotermico, probabilmente Mild Hybrid (ancora da confermare).

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