FIAT 500 1957 – la nascita di un MITO

 

Quando venne, presentata, nell’estate del 1957, non fu accolta con grande calore, anzi al tempo la maggior parte della gente era affezionata ad un concetto di auto completamente differente. Questa vettura era destinata a sostituire la· «500 C», più nota come «Topolino» (e per questo battezzata ~Nuova 500» ), ma quanto proposto, che riprendeva lo stile <<600>> stravolgeva ancora una volta  le certezze stilistiche del tempo. Trazione e motore posteriori, carrozzeria autoportante, tante novità concentrate in nemmeno tre metri. Gli studi per la sua realizza erano iniziati nel settembre del 1952, quando la Fiat decise di costruire.una nuova piccola vettura (inizialmente) a due posti. Esteticamente la 500» · ricordava la «600», mentre l’abitacolo accoglieva abbastanza ·comodamente solo due persone davanti.  Decisamente spartana  anche la strumentazione di bordo, o. meglio l’unico strumento ·posto sopra il cannotto dello sterzo: contachilometri, tachimetro e solo quattro spie; luci, alternatore, riserva benzina,  pressione dell’Olio. Dal punto di vista meccanico la novità più importante era rappresentata dal fatto che per la prima volta la Fiat proponeva una vettura con ‘il raffreddamento ad aria. Trasmissione e· sospensioni ricalcavano gli schemi adottati. per la «600». Nonostante il motore posteriore e il passo corto (1,84 metri) la «500» -aveva, per l’epoca, un’ottima tenuta di S!rada ·in ogni condizione. Restò in produzione dal 1957 al 1975 nella versione L. Longeva e affidabile come poche…..ben presto entrò nel cuore di tutti e nessuno se ne volle più separare. Ancora ce ne sono che circolano nelle città e ci si gira ad ammirarle come fuoriserie.

Dati tecnici 

motore: a sbalzo posteriore, 2 cilindri in linea. cilindrata: 479 cc. Rapporto di, compressione: 6,55:1. Alesaggio e corsa: 66 x 70 mm. Potenza massima: 13 Cv a 4000 giri/min. Trasmissione: trazione posteriore, cambio. a 4 marce non sincronizzate. Sospensioni: ant e post a ruote indipendenti Freni: a tamburo sulle 4 ruote. Dimensioni: lunghezza 2,97 m;-larghezza 1,32 m; altezza 1,32 m .. Peso a vuoto: 470 kg . Serbatoio: 21 litri. Prestazioni: velocità massima 85 km/h. Consumo medio: 4,5 1/100 km. Prezzo:-465.000 lire

Non era auto che poteva sfruttare la  potenza del motore, ma leggerezza e manovrabilità e dimensioni contenute la trasformarono in breve tempo in un’icona dei tempi moderni.

La prima versione della «Nuova 500» venne presentata nell’estate del 1957: era l’«Economica», caratterizzata dal tetto in tela che occupava tutto il padiglione e dalla mancanza dei copri-mozzi alle ruote. I vetri laterali erano fissi, con apertura per il solo deflettore.

Il modello, però, non entusiasmò: venne ritenuto troppo spartano, e pochi mesi dopo, al Salone di Torino, la Fiat corse ai ripari presentando una versione più curata e con una potenza aumentata di 2 Cv: la «Normale». I miglioramenti alla carrozzeria riguardarono principalmente i copri-mozzi alle ruote, la cornice cromata dei fari, i profili lungo le fiancate, panchetta  posteriore imbottita.

A metà del 1958 venne commercializzata la «Sport». Si distingueva per la fascia rossa lungo le fiancate e, grazie all’ aumento della cilindrata (499,5 cc) e della potenza (21,5 Cv) superava i 105 Km/h. Affiancata anche dalla versione «Tetto apribile»,

Nell’ autunno del 1960 arrivò la «500 D»: disponeva del motore della «Sport» (cioè di 499 cc) ma con una potenza di 17,5 Cv che permetteva di toccare i 95 all’ora. Di questa versione sono state prodotte 640 mila unità,

La diversa incernieratura delle porte, che  non si aprono più controvento distingue la F» del 1965, la più longeva di tutte, dal momento che rimase in produzione fino al debutto della «R» (datato 1972) pur essendo stata affiancata nel 1968, dalla «Lusso».

Undici anni praticamente sempre con la stessa carrozzeria sono tanti; così nei settembre del 1968 la Fiat decide di cambiarne il look. Nasce la «Lusso» e, come dice il nome, è proprio un’altra «500».

Meccanica a parte, in questa versione è più curato l’esterno, arricchito da nuovi copri-ruota, da rostri tubolari ai paraurti, da un diverso frontale, da guarnizioni cromate. L’interno è tutto nuovo, dalla strumentazione alla selleria.

Al Salone di Torino del 1972, nello stand Fiat, troneggia la «126», ma la vecchia e amata «500» rimane in produzione. È ancora molto richiesta, soprattutto dopo il lancio della versione rinnovata, battezzata appunto «R». Della «Lusso» non conserva quasi più niente.


Ha ruote prive di coprimozzo, paraurti senza rostri, mancano le cromature sotto le porte, la scritta romboidale Fiat sul frontale.41 motore è il 594 cc della «126» ma sottopotenziato (5 Cv in meno, cioè 18) che le permette di toccare i 100 Km/h. Il cambio, invece, rimane quello con innesti a imbocco rapido della vecchia «500».

Poi però la clientela si indirizzò sulla più moderna «126», le vendite della, «500» calarono sicché la Casa decide di concludere la sua produzione il 1 0 agosto 1975, dopo averne sfornato oltre quattro milioni di esemplari. Al momento della sua uscita di scena, costa 1.064.000 lire Iva compresa.

Dati tecnici versione R:

Motore: posteriore, 2 cilindri. Cilindrata: 594 cc. Rap-porto di compressione: 7 ,5: 1. Alesaggio , corsa: 73,5 x 70 mm. Potenza massima: 18 Cv a 4000 giri/min. trazione posteriore, cambio a 4 marce non sincronizzate. Sospensioni: anteriori e posteriori a ruote in-dipendenti con balestra , traversa all’avantreno.  , Freni: a tamburo sulle quattro ruote. lunghezza 2,97 m; larghez-za 1,32 m; altezza 1,32 . Peso: 520 kg (a vuoto). Capacità serbatolo: 22 litri. Prestazioni: velocità massima 100 km/h. Consumo medio: 5,31/100 km. Prezzo: 1.064.000 lire, · · · Iva compresa (a! momento dell’ . uscita di produzione)

Tempo fa ne ho viste diverse su youtube, ristrutturate nella carrozzeria, alla quale avevano tolto il propulsore originale e sostituito con un Retrofit Elettrico. Tutt’intorno batterie, ma ecologica ed al passo coi tempi. Chissà che ne avrebbe pensato l’ingegner Giacosa che la progettò.

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