ECOSPORT FORD, IL RINNOVAMENTO PER UNA RIVINCITA COMMERCIALE

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Era nell’aria, e aggiungerei “per fortuna”. L’Ecosport Ford che tanto entusiasmo aveva suscitato alla sua prima Uscita Commerciale nel 2014, aveva tracciato un solco, un tratto che sarebbe dovuto diventare un riferimento nell’animo delle persone alla ricerca di un mezzo piccolo ma capace di essere poliedrico al pari di tanti mezzi che hanno contraddistinto i nostri  spazi stradali e del piccolo fuoristrada. Le aspettative erano state così forti, che ancor prima del debutto su strada la Ford aveva stimolato con hastag #Ecosport, e #ford#ecosport , e appellativi “the urban suv” si erano costituiti gruppi sui social e forum su personalizzazioni del mezzo.

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L’idea  non mi dispiaceva neppure a me. Pensare ad un “nuovo Terios”, o ad una “Panda 4×4″marchiata Ford, mi allettava, ma qualcosa sin da subito non funzionava. Due concetti base non erano stati rispettati perché tale modello sfondasse. Intanto del 4×4 a cui faceva il verso, nemmeno l’ombra. In molti paesi del Nord Europa e anche – probabilmente – qui da noi, questa cosa non è andata tanto giù. Poi quella vistosa ruota di scorta dietro, obsoleta, superata, a dimostrar cosa? Idem il portellone che anche Toyota con la grande Rav l’ha abbandonato…..cosa significava? La Ford ha puntato molto sul modello Ecosport. Ha speso molto in campagna pubblicitaria in tutta Europa, ma il flop, aldilà della qualità evidente c’è stato. L’auto, di fatto una ford Fiesta aveva i numeri, per motori e allestimenti, per imporsi. Forse il prezzo è un po’ elevato, forse doveva essere arricchita maggiormente e rifinita con più riguardo per un settore che pur sempre bada alla ricercatezza se non anche alla esclusività. Così come si era posto sembrava più un’auto “vorrei ma non posso”, tipo Dacia Duster, ma alla fin fine la Dacia ha dimostrato almeno di cavarsela molto bene negli sterrati e nella vita di campagna pura e dura. insomma questo Eco Sport dove lo si poteva collocare e a chi poteva essere destinato?

Tale domanda ce la rinnoviamo ora che sta per affacciarsi in nemmeno un anno di produzione la serie rinnovata.

Il nuovo Ecosport  ha ricevuto modifiche sia all’interno che all’esterno. Cambiano i cerchi da 17 pollici, black look.C’è la possibilità di un nuovo tetto panoramico e nuove protezioni laterali per sportelli e sottoporta. Nuovo anche lo scarico e il paraurti con diffusore aerodinamico posteriore. Ora gli acquirenti hanno l’opzione di accontentarsi di un kit di riparazione pneumatici – o far montare la ruota di scorta – come per la prima versione.

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All’interno dell’abitacolo, c’è finalmente un display degno di questo nome, a colori . Nuovi i rivestimenti dei sedili, più rifiniti e con inserti in pelle e cuciture a vista (per il  modello Titanium). Ci sono nuovi optional che riguardano maggiormente “pacchetti invernali” che includono il  parabrezza, specchietti e sedili riscaldati e l’apertura nel  sedile posteriore per gli sci. Migliorata l’insonorizzazione generale dell’auto e ridotte anche le vibrazioni per risonanza con nuovi pannelli fonoassorbenti. Il rumore e le vibrazioni meccaniche hanno avuto aggiornamenti per ammortizzatori  e molle. L’altezza da terra, infine, è stata ridotta di 10 mm. per un miglioramento del comportamento dell’auto in ordine a tenuta e stabilità.

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Motori: I diesel di Ford a quattro cilindri 1.5 TDCi ‘Duratorq’ nella specifica di  95CV e l’ormai famoso 1.0 EcoBoost benzina a tre cilindri, con 125CV. Tutti i propulsori sono Eeuo 6.

Resta l’imbarazzo per la mancanza in listino della versione 4×4 che poteva comunque essere una ulteriore possibilità di diffusione. Anche perchè nei paesini montani l’esistenza di mezzi piccoli che si arrampicano è sempre gradita.

In più potrebbe arrivare a breve, anche sul mercato europeo la naturale concorrente a questa Ford, la Hyundai ix25…

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