Auto ad Idrogeno, la vera auto ecologica, la propulsione del futuro

In Australia è iniziata la commercializzazione della  prima auto ad idrogeno. Un’auto non prototipo, ma che avrà una diffusione tale che sono già state previste le stazioni di ricarica presso i distributori di benzina – in appositi spazi dedicati – con la ricarica in soli 5 minuti.  L’elettrico così come lo conosciamo, può essere un sistema di trazione in contesto urbano, per eliminare l’inquinamento in città. I vari Mild Hybrid,  Full Hybrid potranno funzionare nel tempo solo se si troverà il modo di produrre e smaltire le batterie senza impattare sull’ambiente. Il processo di elettrificazione che ha investito il sistema di trasporto sta trasformando l’idea stessa di locomozione.

L’Idrogeno è stato sempre più utilizzato negli ultimi anni come carburante nel mondo dei trasporti. Questo tipo di combustione esiste dal 1806, essendo stato introdotto da Isaac de Rivaz e applicato per la prima volta a un aeroplano. Dal 2010, molte Industrie di trasporto, Case Automobilistiche, hanno deciso di investire, riscoprendo questa risorsa e applicarla per Autobus, treni, autoarticolati, autovetture che  ora possono funzionare con celle d’idrogeno. Ma come funziona un’auto a idrogeno? Qual è il suo vantaggio rispetto all’elettrico? La propulsione ad idrogeno si basa sull’uso di bombole ad alta pressione contenenti appunto il gas. Questo viene spinto in una  pila  “fuel cell”. Qui avviene una reazione elettrochimica che genera elettricità attraverso l’incontro del polo negativo (Idrogeno) e il polo positivo (ossigeno), qui si sprigiona energia elettrica, che si utilizzerà per il propulsore elettrico,  e nell’atmosfera verrà immessa della semplice acqua.

Ma l’idrogeno come si produce e come viene immesso nelle bombole? Per produrlo è necessario un processo di estrazione chimica per isolare le molecole. Inizialmente ciò avveniva con sistemi di fatto inquinanti. Tuttavia, negli ultimi anni, parte della produzione di idrogeno viene effettuata per elettrolisi dell’acqua. Ciò comporta il passaggio di una corrente elettrica attraverso l’acqua. Affinché l’idrogeno prodotto sia considerato green, è fondamentale che l’energia elettrica utilizzata provenga da fonti rinnovabili. 

 

Hyundai Nexo:

L’auto percorre 900 chilometri con un pieno. Viene applicata la tecnologia del fuel-cell ad idrogeno  su un’autovettura commercializzata e che permette di avere un’autonomia così significativa, con tempi di ricarica bassissimi.
Si tratta della Hyundai Nexo un auto di piccola cilindrata che batte tutti i produttori di auto mondiali e stabilisce un record di sostenibilità. Dal suo  scarico esce  solo acqua. Questa automobile non produce CO2, nè altre emissioni inquinanti; basti pensare che un veicolo equivalente, con motore a combustione tradizionale, sulla stessa distanza emette circa 126 kg di CO2.
Il motore ad idrogeno entra così nel mercato delle auto e punta ad affiancarsi a quello elettrico tra le soluzioni di mobilità sostenibile che il mondo sta adottando. La Hyunday diventa così la prima casa automobilistica mondiale a produrre un veicolo a celle a combustibile a idrogeno per il mercato.
L’auto monta un sistema di celle a combustibile a idrogeno che  genera elettricità  incontrando l’aria presa dall’ambiente esterno, un processo che alimenta un motore elettrico. L’elettricità generata in eccesso, compresa l’energia accumulata durante la frenata, viene immagazzinata in una batteria agli ioni di litio.
La prima nazione dove l’auto è stata messa in vendita è l’Australia, dove sono state costruite anche le prime stazioni di rifornimento.
Anche BMW ha avviato la produzione, anche in numero limitato, di un’auto ad idrogeno. Si tratta della iX5 Hydrogen.
“Siamo certi che l’idrogeno acquisterà un’importanza significativa per la mobilità individuale e quindi riteniamo che un mix di batterie e sistemi di trazione elettrica a celle a combustibile sia un approccio sensato a lungo termine. Le celle a combustibile non richiedono materie prime critiche come cobalto, litio o nichel, quindi investendo in questo tipo di sistema di propulsione avremo modo di acquisire nuove e preziose conoscenze, consentendoci di presentare ai clienti un’interessante gamma di prodotti una volta che l’economia dell’idrogeno diventerà una realtà diffusa.”

La BMW iX5 Hydrogen viene costruita nell’impianto pilota del BMW Group presso il Centro di Ricerca e Innovazione di Monaco.  Nel caso della BMW iX5 Hydrogen, gli specialisti della tecnologia dell’idrogeno, dello sviluppo del veicolo e dell’assemblaggio iniziale dei nuovi modelli hanno lavorato a stretto contatto per integrare l’innovativa tecnologia di guida e di stoccaggio dell’energia.

“Lo stabilimento del BMW Group di Spartanburg, negli Stati Uniti, fornisce i veicoli base per il modello a idrogeno, che è stato sviluppato sulla piattaforma della BMW X5. La carrozzeria dell’impianto pilota è dotata di un nuovo pianale che consente di alloggiare i due serbatoi di idrogeno nel tunnel centrale e sotto il sedile posteriore. I sistemi elettrici a 12V e 400V specifici del modello, la batteria ad alte prestazioni, il motore elettrico e la cella a combustibile sono tutti integrati durante la fase di assemblaggio, insieme ai componenti di produzione standard. Posizionato nell’area dell’asse posteriore insieme alla batteria ad alte prestazioni, il motore elettrico è un prodotto dell’attuale tecnologia BMW eDrive di quinta generazione, utilizzata anche nei modelli elettrici a batteria e ibridi plug-in di BMW. I sistemi a celle a combustibile situati sotto il cofano della BMW iX5 Hydrogen sono stati prodotti nel centro di competenza interno di BMW per l’idrogeno a Garching, a nord di Monaco, dall’agosto di quest’anno.

Anche Toyota sta studiando una nuova auto ad Idrogeno. Questa dovrebbe sfruttare Le bombole di idrogeno ed ossigeno e senza passare per la Full Cell, immette nel motore in una sorta di “camera di combustione” i due elementi perché reagiscano producendo energia elettrica che il motore sfrutta. Al momento esemplari che sfruttano questa nuova idea sono, la Toyota Corolla Cross e la Yaris GR. Stiamo in fasi sperimentali. L’evoluzione è continua. Nel giro di pochi anni, abbiamo assistito ad una lenta ed inesorabile (necessaria)  trasformazione da una propulsione endotermica che utilizzava combustibili carbon fossili, ad una “speranza” per l’uso di sistemi innovativi che non deturpino e uccidano il nostro pianeta. Superando le attuali logiche di mercato e gli interessi sovranazionali potremmo anche farcela e almeno i nostri nipoti avranno un pianeta più pulito.

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