Aston Martin DB11 Volante, molto più di una Spider Granturismo

 

Solo il nome “Volante” evoca immagini di grandi spider-Cabriolet  degli anni sessanta. La Aston Martin  DB11 sembra pronta a continuare la tradizione. Poiché il coupé è stato lanciato un paio di anni fa, la versione convertibile era  quasi del tutto scontata. In effetti, Aston ha preso in consegna i preordini per il DB11 Volante già da  diversi mesi per le richieste stesse arrivate già dagli utenti e le consegne negli Stati Uniti dovrebbero iniziare già a giugno.

Non è sempre  facile realizzare una spider coupè di bell’aspetto, che non perdi qualità stradali e rimanga fedele allo stile di provenienza. Poi se si parte dalla  coupé DB11, dove il tetto scorrevole e sagomato sembra essere parte integrante del design  quasi  sorprendente diventa davvero impegnativo. E così, nella creazione di Volante, ingegneri e stilisti hanno fatto molto di più che semplicemente togliere il tetto  da una vettura. Hanno dovuto creare un’auto nuova fedele a se stessa, ma che trasmettesse emozioni differenti.

La vista posteriore della DB11 è stato un lavoro di rielaborazione del cofano posteriore, con la ricerca di spazio per posizionare il meccanismo di  ripiegamento della capote pur mantenendo il  profilo più basso possibile.  Le modifiche apportano un’estetica più che convincente, che anzi da vivacità all’insieme senza compromettere l’aerodinamica.

Altri cambiamenti da coupé a cabriolet includono un parabrezza con montanti di diverso spessore, più ampi e rigidi per soddisfare gli standard di sicurezza in caso di ribaltamento, oltre ad una traversa posteriore rinforzata (che aiuta anche  la funzionalità degli ammortizzatori) oltre ad un carter sottoscocca a proteggere il propulsore. Cambiano rispetto alla coupè anche i cerchi in lega bruniti e una serie di dettagli propri del modello.

La capotte si apre elettricamente in soli 14 secondi e si può operare per apertura e chiusura anche con il telecomando. Il nuovo sistema prevede ingombri davvero ridotti che lasciano spazio ad un discreto bagagliaio.

La Aston Martin DB11 è il primo risultato della nuova gestione congiunta del Gruppo  Investindustrial dell’italiano Andrea Bonomi,  (quota di maggioranza) e la Mercedes che supporta l’impresa con la sua tecnologia. Sotto il cofano (di alluminio, come tutta la scocca)si trovano il 12 cilindri 5.2 da 608 CV o un 8 cilindri 4.0 con 510 cavalli (questo di origine Mercedes).

All’interno tutto è in pelle. Forse giusto la plancia, con i suoi comandi è sotto-tono rispetto a tutta la vettura, o se vogliamo non è di ultima generazione. Potrebbe essere una scelta voluta, ma a mio avviso non rispecchia la modernità del resto del progetto. Tutta rivestita in pelle è comunque di fattezza ineccepibile.

Tre i settaggi da poter scegliere  nella guida: Grand Touring, Sport e Sprt Plus. Diciamo che ad ogni cambiamento aumenta la rigidità nella guida. La DB11 già nella scelta Grand Touring riesce ad interpretare al meglio le curve nella guida sportiva, senza eccessi di rigidità che possono addirittura rendere l’auto troppo nervosa.

Complessivamente, la DB11 Volante se la batte con auto del calibro Porsche 911 cabrio e la nuovissima Ferrari Portofino, quanto per prestazioni che per …….prezzo. Fare una scelta tra questi modelli è una scelta difficile, … sarebbe…..potrebbe essere….. Sono Problemi.

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