Sanremo Story: cronaca dell’edizione 2018

Manca poco più di un mese al doppio appuntamento con Sanremo Giovani, condotto da Pippo Baudo e Fabio Rovazzi, previsto per il 20 e 21 dicembre, nel quale si sceglieranno i due appartenenti alla categoria “Nuove Proposte” che entreranno di diritto nella lista dei 24 Big della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo. E con grossa probabilità verrà annunciato anche il resto dell’elenco della categoria Big. Ho deciso pertanto di creare una nuova rubrica, intitolata Sanremo Story, in cui ripercorreremo le varie edizioni del Festival nella storia. Ma, a differenza di Tuffo nel passato, andremo a ritroso, iniziando dall’ultima edizione: la 2018.

La griglia di partenza. A settembre Claudio Baglioni viene annunciato come nuovo direttore artistico del Festival di Sanremo dopo il fortunato triennio-Conti, e successivamente come conduttore principale della 68° edizione della più nota kermesse dedicata alla musica leggera italiana. Claudione viene affiancato da Michelle Hunziker, che ha già condotto il Festival nel 2007 come valletta di Pippo Baudo, e da un Pierfrancesco Favino in stato di grazia: è già iconico il suo monologo sui migranti nel quale l’attore romano si è esibito nel corso della serata finale, uno dei momenti-simbolo dell’edizione. Come per l’edizione precedente, la lista dei Big viene annunciata nel corso della serata Sanremo Giovani in cui vengono scelte le otto Nuove Proposte di ogni nuova edizione del Festival. Partono da super-favoriti Ermal Meta e Fabrizio Moro con il brano Non mi avete fatto niente, avente come tema quello del terrorismo: arrivano all’Ariston in pole position nella griglia di partenza sia per i grandi successi ottenuti nel corso del 2017 (Meta si è classificato terzo al Festival con Vietato morire e l’album omonimo viene certificato disco di platino, Moro floppa sì con l’album Pace ma ottiene grande successo con il singolo sanremese Portami via, settimo classificato) sia perché la Sony ha grandi piani per entrambi, considerando che per il primo è in programma in data 28 Aprile un importante concerto al Forum di Assago che farà da anteprima per la tournée che fa da traino all’album Non abbiamo armi, mentre per il secondo è previsto addirittura un concerto allo Stadio Olimpico di Roma, la sua casa, dopo tanti concerti di successo nella Capitale. Parte con alte aspettative anche un’altra coppia: in questo caso non si tratta però di un semplice duetto, bensì di un progetto congiunto già partito in autunno seppur con risultati di vendite fallimentari. E’ il progetto Insieme di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, due ex membri dei Pooh, chiamati a riscattare il flop del loro album con un brano firmato Diego Calvetti intitolato Il segreto del tempo: anche per loro è previsto un tour nei palazzetti italiani. Se la coppia Facchinetti-Fogli è data tra i papabili vincitori o tra i papabili meglio piazzati, i bookmakers danno per spacciato un altro ex Pooh, ovvero Red Canzian con il brano Ognuno ha il suo racconto. Due donne arrivano al Festival dopo alcuni singoli di anteprima per i loro nuovi album in uscita proprio nel periodo sanremese: Annalisa (Il mondo prima di te) che viene dal successo radiofonico del brano Direzione la vita e Noemi (Non smettere mai di cercarmi) che di singoli di anticipazione ne ha già estratti due, Autunno e I miei rimedi (cover di un brano dei La Rua), che invece non hanno portato a casa risultati molto positivi. Nina Zilli si prepara alla sua terza partecipazione al Festival nei Big dopo le vendite non fortunate dell’ultimo album Modern Art di cui l’inno alle donne Senza appartenere anticipa una riedizione. Fa il suo ritorno all’Ariston dopo 19 anni dall’ultima partecipazione in gara Ornella Vanoni, accompagnata da Bungaro e Pacifico (che per giunta è anche autore di altri due brani in gara), con il brano Imparare ad amarsi, candidandosi come favorita al Premio della Critica. Tornano all’Ariston Giovanni Caccamo (Eterno) e Renzo Rubino (Custodire) dopo le ultime partecipazioni al Festival (2016 per Caccamo, 2014 per Rubino) in cui entrambi si sono piazzati al terzo posto. Ci sono band che celebrano il loro ritiro come Elio e le Storie Tese, con un brano che parla proprio del loro addio alla musica intitolato Arrivedorci, e band che invece festeggiano la loro definitiva reunion, come Le Vibrazioni (con Così sbagliato, primo singolo ufficiale dopo la reunion di Francesco Sarcina e compagni) e i Decibel (con la dedica a David Bowie intitolata Lettera dal Duca, che però non è il primo inedito post-reunion del gruppo che ha lanciato Enrico Ruggeri nell’Olimpo della musica italiana). C’è anche chi osa, come Max Gazzè che, dopo i grandi successi radiofonici provenienti dall’album Maximilian del 2015, si lancia in un brano orchestrale intitolato La leggenda di Cristalda e Pizzomunno che fa parte del suo progetto sinfonico (dietro il quale c’è una storia) Alchemaya, o come Mario Biondi, che al debutto all’Ariston presenta un brano che si rifà alle atmosfere jazz dei night club degli anni ’40, intitolato Rivederti. E, a proposito di debutti, prima volta all’Ariston anche per i The Kolors, con il primo brano inedito in lingua italiana della loro discografia intitolato Frida, per Lo Stato Sociale (reduce da un fortunato tour 2017 che ha visto Lodo Guenzi e compagni riempire il Forum di Assago) con la scanzonata Una vita in vacanza e per Roy Paci, in veste di accompagnatore alla tromba di un cantautore che debutta sì nei Big ma che ha già gareggiato nelle Nuove Proposte quattro anni prima: Diodato, con il brano Adesso. Dopo l’esclusione dalla finale del 2017, Ron tenta il grande riscatto all’Ariston con un brano scritto dall’amico Lucio Dalla e da quest’ultimo mai pubblicato, intitolato Almeno pensami, inedito facente parte di una raccolta di classici della discografia di Dalla riproposti dal cantautore di Dorno. Infine, c’è chi si gioca la carta “world music” come la coppia composta da Enzo Avitabile e Peppe Servillo (Il coraggio di ogni giorno) e Luca Barbarossa che presenta un brano in dialetto romano intitolato Passame er sale che fa da apripista ad un nuovo progetto di canzoni inedite per lo stesso Barbarossa nel dialetto della propria città, in un progetto che vede tra i suoi ospiti anche Mannarino. Nelle Nuove Proposte tutto sembrava propendere per l’accesso alla categoria dell’autore delle grandi hits degli anni 2010 (di Cesare Cremonini su tutti) Davide Petrella, ma a sorpresa viene eliminato dalla gara di selezione dei Giovani e così la lista è composta da: Ultimo (noto per aver aperto i concerti di Fabrizio Moro nel suo tour del 2017), Mudimbi, Mirkoeilcane, Lorenzo Baglioni (il suo brano Il Congiuntivo è diventato però già virale prima del Festival in quanto si tratta di una web-star con un grosso seguito alle spalle, soprattutto in Toscana), l’ex X-Factor Eva Pevarello, Giulia Casieri e, da Area Sanremo, Leonardo Monteiro e la giovanissima Alice Caioli.

Il Festival. Come prevedibile, l’edizione 2018 del Festival di Sanremo viene vinta dalla coppia Ermal Meta-Fabrizio Moro, nonostante le polemiche relative a una possibile esclusione in quanto il brano non è totalmente inedito visto che contiene dei versi che fanno parte di un pezzo escluso dalla gara dei Giovani del 2016 (Silenzio di Andrea Febo ed Ambra Calvani): polemiche che vengono messe a tacere dal fatto che Febo è autore anche del brano Non mi avete fatto niente. Ma le accuse e le ipotesi portano il pubblico e i telespettatori dalla parte dei MetaMoro, che ricevono un’altissima percentuale al televoto in tutte e cinque le serate. Secondo posto, oltre ogni aspettativa, per Lo Stato Sociale: Una vita in vacanza si rifarà nelle vendite, nelle visualizzazioni via YouTube e nei passaggi radio, diventando il tormentone della primavera musicale italiana del 2018. Al terzo posto si piazza Annalisa: miglior risultato all’Ariston in carriera per la cantante ligure. Il mondo prima di te entra in poco tempo a far parte dei cavalli di battaglia di “Nali” e traina l’album Bye Bye che ancora oggi è ai primi 50 posti nella classifica degli album più venduti in Italia. Quarto posto per Ron e la luciodalliana Almeno pensami (che si aggiudica il Premio della Critica “Mia Martini”), mentre al quinto posto troviamo un’altra veterana del Festival, ossia Ornella Vanoni in trio con Bungaro e Pacifico. Seguono in ordine di classifica Max Gazzè, Luca Barbarossa, la coppia Diodato-Roy Paci, i Kolors e Giovanni Caccamo. Aprono la seconda metà della classifica Le Vibrazioni, a seguire la coppia Avitabile-Servillo al dodicesimo posto e Renzo Rubino al tredicesimo. Deludente il risultato di una solo quattordicesima Noemi (peggior piazzamento a Sanremo per lei) e di Nina Zilli che se la passa addirittura peggio: diciassettesima posizione. Tra Noemi e la Zilli troviamo Red Canzian (quindicesimo) e i Decibel (sedicesimi). Le ultime tre posizioni sono occupate da altri grandi delusi di quest’edizione del Festival: diciottesimo posto, complice anche una prestazione sul palco dell’Ariston al di sotto delle aspettative, per la coppia Facchinetti-Fogli, diciannovesimo Mario Biondi che paga la scelta di puntare su un brano fuori dal tempo seppur di qualità e ultimo posto per gli Elio e le Storie Tese con un pezzo da molti considerato il peggiore della loro opera omnia. Nelle Nuove Proposte a trionfare è invece Ultimo con Il ballo delle incertezze: il brano ottiene un grande successo anche a livello di vendite così come l’album di cui fa parte, Peter Pan, ancora oggi ai primissimi posti delle classifiche di vendita. Ultimo è diventato inoltre, nel corso del 2018, l’artista più giovane a riempire i palazzetti dello sport italiani: ripeterà il fortunato esperimento il prossimo anno, che sarà con grossa probabilità anche quello della promozione a Big (e forse anche della vittoria all’Ariston?). L’edizione 2018 del Festival è stata, a livello di share, la più seguita dal 2006 (52,16%), mentre a livello di ascolti ha in media tenuto davanti al televisore più di 10 milioni di telespettatori, superando di poco e mantenendosi in linea con la media ascolti dell’ultimo Sanremo targato Carlo Conti, il 2017.

 

Gli ospiti musicali. Tanti gli ospiti musicali, principalmente italiani, da Laura Pausini a Biagio Antonacci, dai Negramaro a Gianna Nannini, da Il Volo al trio Pezzali-Nek-Renga, da Roberto Vecchioni a Piero Pelù, da Fiorello (che ormai si può considerare un ospite collegabile ad ogni campo per la sua poliedricità) a Fiorella Mannoia, da Gianni Morandi a Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti fino a una Giorgia che duetta con James Taylor, insieme alla coppia Sting-Shaggy il grande ospite musicale internazionale dell’edizione 2018 del Festival. Molti degli artisti citati si sono lanciati in duetti con il “dittatore artistico” (come lui ama definirsi) Claudio Baglioni su brani storici del suo repertorio, molti altri hanno invece omaggiato artisti e canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Inoltre, grande ritorno per la serata dei duetti che va a sostituire quella delle cover: tra i nomi più importanti ad aver duettato con i Big di questa edizione di Sanremo nel corso di questa speciale serata troviamo Giusy Ferreri (con Facchinetti-Fogli), Skin (con Le Vibrazioni), Midge Ure (con i Decibel), Arisa (con Giovanni Caccamo), Paola Turci (con Noemi), Michele Bravi (con Annalisa), il duo composto da Enrico Nigiotti e Tullio De Piscopo (con i The Kolors) e persino, insieme al comico Paolo Rossi, il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna (con Lo Stato Sociale).

Commenta