Primo di Aprile vuol dire… Pesce d’Aprile!

Il pesce d’Aprile da sempre produce scherzi e burle verso amici, familiari e parenti. Il primo di Aprile è quindi un giorno molto importante nella cultura popolare, il quale affonda le sue radici nel mito e nella leggenda. Ma quali sono le sue origini, cosa si fa negli altri paesi e quali sono gli scherzi più iconici prodotti dalla ricorrenza?

LE ORIGINI

Le origini del pesce d’Aprile sono lontane e da ricondurre ad eventi che sconfinano nella leggenda e nel mito, chiamando in causa racconti impossibili da verificare o che si sono tramandati nel corso del tempo grazie al passaparola ed al chiacchiericcio.
Una prima ipotesi di come sia nato il pesce d’Aprile è da ricondurre a San Genesio, il quale avrebbe prontamente liberato il Papa da una lisca di pesce non ingerita correttamente e per questo simbolicamente ricompensato con il fatto che nel suo paese non si mangiasse più pesce in quel giorno.
Un’altra lettura vede invece l’origine della ricorrenza appartenente alle vicende di Gregorio XIII. Egli infatti spostò il Capodanno da fine Marzo/inizio Aprile all’ormai canonico primo di Gennaio, rendendo quindi la festività di Aprile obsoleta ma nonostante tutto  “onorata” con una serie di regali vuoti.
C’è poi chi riconduce le origini del pesce d’Aprile ad un fatto sociale, con i pescatori che in passato in questo periodo dell’anno erano soliti tornare a mani vuote venendo poi sbeffeggiati da tutto il paese, così come altri sono sostenitori della tesi religiosa. In questo senso l’inconsapevole ideatore del pesce d’Aprile risulta essere addirittura Noè, il quale liberò la sua colomba incautamente ancor prima che le acque si ritrassero completamente. Da questo avvenimento scaturisce l’usanza di dare incarichi inutili o infattibili che riconducono il pensiero all’uso della colomba da parte di Noè.

PESCE D’APRILE NEL MONDO

In Italia è radicata l’usanza di fare scherzi ad amici o parenti dicendo fatti non veri o traendo in inganno la vittima con bugie di diverso tipo, ma non in tutto il mondo le pratiche sono le stesse, anche se ruotano tutte attorno al concetto di scherzo o burla.
Ad esempio in Francia, Germania, Belgio e Svizzera capita spesso di provare ad attaccare dei pesci di carta dietro la schiena del malcapitato, con testimonianze di ciò che risalgono anche ad antiche cartoline.
Se in Irlanda è usanza far girare il più possibile una lettera contenente il messaggio “tieni lontano lo sciocco”, facendo quindi girare molte persone “a vuoto”, in Ucraina la ricorrenza è sinonimo di festa, con spettacoli per tutto il paese e scherzi per i passanti, così come è usanza abbellire i monumenti delle città con abiti divertenti e variopinti.
Molto più seria invece la questione nei paesi scandinavi come anche in Polonia.
Mentre nei paesi nordici è usanza da parte dei media pubblicare una notizia falsa in apertura, in Polonia si è arrivati ad una vera e propria collaborazione tra i media e le istituzioni al fine di far divenire gli scherzi estremamente credibili. La giornata è talmente sensibile ai cittadini polacchi che anche eventi storici sono stati spostati per evitare problematiche al riguardo (l’alleanza antiturca dei polacchi con Leopoldo I poteva non risultare credibile se resa ufficiale e comunicata alla popolazione il primo di Aprile).
Per nulla sulla stessa linea invece gli inglesi, i quali mantengono intatta la propria classe rendendo gli scherzi accettabili solo fino a mezzogiorno, dopodiché la cosa diventa di cattivo gusto.

THE BEST OF

Sono numerosi gli scherzi andati in scena nel corso del tempo per festeggiare al meglio il pesce d’Aprile, tra questi alcuni però sono dei veri e propri capolavori, rimasti nella cultura popolare per diverse motivazioni.
Nel 1978 un abitante australiano avverte tutti del fatto che stia trainando con la sua barca un iceberg proveniente dall’Antartide. La cosa suscita scalpore e curiosità, con centinaia di persone riunite ad aspettare l’arrivo dello strano soggetto che aveva già avvisato di vendere i cubetti al vantaggioso prezzo di 10 centesimi. Lo scherzo riesce però solo a metà, con la pioggia che rovina i piani e rivela una struttura di plastica ricoperta da un misto di schiuma da barba e antincendio.
Nel 1989 sono invece diverse le segnalazioni che vedono un Ufo aggirarsi nei pressi dei cieli di Londra, con le autorità che vengono allertate e che una volta sul posto si trovano davanti ad un essere con una tuta argentata. Peccato fosse il miliardario Richard Branson, proprietario della Virgin Records e atterrato sul posto con un giorno d’anticipo rispetto al canonico primo di Aprile.
Il più famoso degli scherzi resta però quello di Orson Welles, il quale nel 1938 manda in onda uno spettacolo radiofonico basato sulla “Guerra dei Mondi” che fa spaventare migliaia di persone.
La notizia di diverse invasioni aliene su larga scala nel territorio americano connesse a scenari apocalittici generarono infatti isteria e decisioni avventate in tutto il paese, con migliaia di persone che cercarono rifugio o scapparono dalle città verso dei luoghi più sicuri. Tutto uno scherzo alla fine, ma fattori psicologici (come la facilità nell’assorbire notizie basate su paure e irrazionalità) e fattori legati alla comunicazione (come l’impossibilità di verificare su altre fonti e il considerare la radio come un mezzo veritiero ad ogni costo) giocarono un brutto scherzo agli abitanti americani.

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