Tuffo nel passato: l’estate 2001 in musica è nel segno dei Rossi

Estate 2001. Un’estate per certi versi storica, considerando i fatti di attualità che la caratterizzano: inizia con gli scontri del G8 di Genova e termina con l’attentato alle Torri Gemelle di New York dell’11 Settembre, che segna per molti studiosi di storia contemporanea l’inizio di una nuova era, quella della lotta al terrorismo. Nello sport, è l’estate della Roma che vince il terzo scudetto della sua storia, a 18 anni dal secondo, festeggiata da un iconico concerto del tifoso giallorosso Antonello Venditti al Circo Massimo (con spogliarello della show-girl Sabrina Ferilli). E, a proposito di musica, anche il 2001 fu un anno ricco di tormentoni e hits estive: analizziamo insieme quali.

Nella musica italiana, quella del 2001 è stata un’estate all’insegna dei V. Rossi, precisamente un veterano e una debuttante. Il veterano è Vasco Rossi, che vince il suo terzo Festivalbar in carriera (diventando così l’artista ad averne vinti di più nella storia della kermesse di casa Salvetti) con Ti prendo e ti porto via, secondo singolo estratto dal fortunato album Stupido hotel (il primo singolo era insieme a Mareluna di Pino Daniele la sigla di quel Festivalbar, ovvero Siamo soli) e ideale seguito musicale di quella Rewind che scalò le classifiche due estati prima viste le sue sonorità dance. La debuttante è invece Valeria Rossi, che a sorpresa domina le classifiche di vendita con quello che nell’immaginario collettivo è considerato il tormentone per eccellenza di quell’estate: Tre parole. Vincerà il premio Rivelazione dell’estate 2001 di un Festivalbar che premia anche Raf per il successo radiofonico della ballad Infinito e la portoghese Noelia come rivelazione internazionale dell’estate con il brano Candela. Ma Valeria Rossi è solo la prima di una lunga serie di artisti emergenti italiani che in quell’estate tireranno fuori un loro tormentone: tra questi troviamo le Lollipop, vincitrici della prima edizione del reality show di Italia 1 Popstars con il brano Down down down, i Tribà con Mama insegnami a ballar, i Velvet con Boy Band, i Gazosa (che in primavera vinsero nella categoria Nuove Proposte del Sanremo dello stesso anno) con il brano Www mi piaci tu e soprattutto un ventunenne Tiziano Ferro con Xdono, brano che riscuoterà un grande successo anche nel resto d’Europa lanciando l’artista latinense come “next big thing” del pop italiano. E, sempre dall’Italia, arrivano tanti altri successi di quell’estate che ancora oggi tutti noi cantiamo e ascoltiamo nelle radio: da Più che puoi della coppia Eros Ramazzotti-Cher a Baila di Zucchero, da Bella vera e La lunga estate caldissima degli 883 a Per fare l’amore di Irene Grandi, da Due destini dei Tiromancino a La mia signorina di Neffa, da Io con la ragazza mia di Alex Britti ad Afferrare una stella di Edoardo Bennato, pezzo del 1995 arrivato al successo con sei anni di ritardo. Grande successo hanno riscosso anche alcune cover, come Un’estate fa di Mina riproposta dai Delta V, o pezzi storici riarrangiati dagli stessi artisti che li hanno portati al successo come la “nuova” versione di Un’emozione da poco, che Anna Oxa ha riproposto con delle sonorità che rimandano molto al funk anni ’70.

Quanto al capitolo musica internazionale, la già citata Candela di Noelia si aggiudica la palma di tormentone latino dell’estate 2001 insieme a Salta di King Africa. Nelle discoteche dominano invece gli svedesi Alcazar con Crying at the discotheque, campionamento di Spacer di Sheila & B Devotion. Ma sono parecchi anche i successi sul versante pop e rock internazionale, e che successi: Mad about you degli Hooverphonic, It takes a fool to remain sane dei The Ark, Elevation degli U2, Sing dei Travis, Clint Eastwood dei Gorillaz, What took you so long di Emma Bunton, Eternity di Robbie Williams e Drops of Jupiter dei Train sono solo alcuni titoli. In conclusione, come abbiamo già detto a inizio articolo, gli aneddoti di attualità e di sport e i tanti successi musicali citati fanno sì che una parola sintetizzi e rappresenti più di tutte l’estate 2001: STORIA.

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