L’evoluzione del quartino ai tempi del Sassicaia

A Roma menzionando “quartino” si rievoca tradizione, storia, ricordi…
Il quartino si chiamava sulle tavole rustiche delle osterie, tra chiassosi giochi di carte, bere per dimenticare pene d’amore e a volte qualche azzuffata dopo un bicchiere di troppo.
La storia racconta che Papa Sisto X fece fabbricare contenitori in vetro per evitare le losche truffe dell’oste che riempiva solo in parte i recipienti di terraglia o metallo. Con le nuove disposizioni del papa furono introdotte anche le nuove misure : er barzillai (2lt), tubbo (1 lt), fojetta (1/2 lt) quartino o mezza fojetta (1/4 di lt).
Solo a fine ‘500 fu introdotta da Gregorio XIII la mezza fojetta, nella speranza che i romani bevessero più moderatamente.


Ma invece di carattere e decisa è la più moderna e nuova figura di Quartino, l’ Enoteca con cucina di Piazza Vittorio a Roma.
In uno dei quartieri antichi e caratteristici, con i suoi portici dalla pavimentazione importante, nasce questa enoteca con vendita, poi trasformatasi anche in elegante bistrot per degustare calici accompagnati da una ottima selezione di piatti.
Lo stile Liberty dei primi del ‘900 della pavimentazione che conduce all’interno dell’enoteca, è in perfetto pendant con l’arredamento della sala con  grandi scaffalature in legno e ferro che contengono le 2000 etichette di qualità presenti sia per la vendita che la mescita.

Giacomo e Marco Wu – Jacqueline Margaret Capuzzi e lo staff di Quartino

Padroni di casa ad accogliere i loro ospiti sono gli imprenditori Marco e Giacomo Wu, proprietari anche di Astemio (sempre a Roma, in via Cavour) e di un’altra enoteca a Milano, Si punta su una proposta curata per appassionati di grandi etichette e del buon cibo, con uno spazio di 80 metri quadri più cucina firmato dallo studio RPM Proget di Roma. Il rovere degli scaffali per conferire la giusta atmosfera calda ed accogliente, perfetta per degustare un buon vino e una interessante proposta di cibo. Un grande banco cocktail bar accostato a divani, sedie e poltrone eleganti, per concedersi un aperitivo con etichette ricercate, una gustosa cena scegliendo ottimi vini da abbinare ai piatti, oppure anche un drink a fine serata.
I fratelli Wu, impegnati da tempo con i genitori ( giunti in Italia nel 1976) nell’esportazione di grandi vini in Cina e nella distribuzione all’ingrosso di prodotti per i ristoranti cinesi in Italia, hanno colto al balzo l’opportunità per proporre una realtà che potesse conquistare sia i romani, che i turisti appassionati di vini ricercati e di ampia scelta: “La nostra cantina, situata al piano sottostante, può vantare quasi 2.000 etichette: vini italiani ed esteri, francesi in particolare (Borgogna, Bordeaux e Champagne), bottiglie di Maison rinomate, ma anche di piccole realtà produttive. C’è spazio anche per i vini biologici nella nostra cantina in costante evoluzione, grazie ad un lavoro di ricerca frutto della preziosa collaborazione della sommelier Jacqueline Margaret Capuzzi – sottolinea Marco.

Jacqueline Margaret Capuzzi

Le bottiglie che adornano gli scaffali della sala sono esposte con tanto di etichetta con il prezzo in vista, così da poter scegliere quella che si preferisce.
 
La filosofia di Quartino è semplice ma efficace: rendere accessibile ogni prodotto a tutti, anche quelli di fascia alta, soprattutto grazie alla mescita di bottiglie come il Conterno Monfortino, il Sassicaia, il Tignanello e il Brunello di Montalcino Poggio di Sotto, e di champagne come il Louis Roederer, il Pol Roger, il Moet Hennessy, il Dom Perignon e il Krug che variano ogni due settimane. Un locale “democratico” con vini per tutte le tasche con la possibilità di avere gli stessi costi sia che si consumino in enoteca siano che siano da asporto.


Mauro Geria, Mastro formaggiaio e degustatore, si è occupato della selezione delle materie prime, cercando sul territorio nazionale aziende artigianali di pregio per costruire con i loro prodotti un menu semplice ma gustoso, per fare in modo che al bere bene potesse esser associata una serie di piatti che puntano su sapori diretti.

“Proponiamo una cucina tradizionale e romana, rigorosamente stagionale, che gioca con le materie prime per dar vita a piatti intriganti che possano abbinarsi in modo armonico con i vini da noi accuratamente selezionati” – afferma Marco.

uovo fritto su letto di burrata

Un menu trasversale nel quale trovano spazio non solo proposte semplici come le bruschette, ma piatti come la Tartare di filetto di manzo aromatizzata con il cognac, fondo a base di acciughe e prezzemolo e capperi di Pantelleria, le Fettuccine al ragù d’anatra con sbriciolata di noci e mirtillo e i Tonnarelli con guanciale e cipolla caramellata.

Da non dimenticare anche la proposta di Carne (Costata di manzo, Costolette di agnello) e di Pesce (Frittura, Polpo arrosto con purea di patate), la selezione di Ostriche, i Dumpling con salsa ai funghi, il Bao con Pulled Pork e i Taglieri di salumi e formaggi con una straordinaria selezione che comprende anche Patanegra, Salame dei Bradi Toscani, Cinta Senese, Prosciutto Sant’Ilario, Brisket di Angus e, tra i formaggi, il premiato Blu River dell’Oregon. Oltre alla proposta dei vini e degli champagne anche una Drink List con otto grandi classici della miscelazione e altri cocktail realizzati personalmente da Marco, da tempo appassionato di Mixology.

 

Quartino
P.za Vittorio Emanuele II, 103
aperto tutti i giorni (chiuso la domenica)
dalle 10 della mattina
caffetteria e selezione di tè, fino all’1 di notte.
06 445 3865

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