Si parla sempre dei nuovi ristoranti di Roma, di nuovi menù, di posti nuovi da scoprire nella capitale…ma anche le altre province del Lazio iniziano a farsi strada.
Latina accoglie un nuovo tassello nella sua scena culinaria con l’apertura di Elementi Ristorante, un progetto nato dal sodalizio umano e professionale tra Valentina Patti e Saverio Picuccio, coppia nella vita e in cucina. Un ritorno alle origini, quello dei due chef con un solido passato in ristoranti stellati, che hanno scelto di investire nella provincia pontina con un’idea di ristorazione contemporanea e al tempo stesso profondamente radicata.
Il nome “Elementi” non è solo un gioco evocativo: è manifesto di una filosofia dove ogni componente – dall’ingrediente al gesto di sala – ha un ruolo essenziale. “La cucina è fatta di persone, stagioni, territorio e memoria”, spiegano gli chef, e da qui prende vita un fine dining che rifiuta le sovrastrutture per raccontare con autenticità il gusto e il pensiero.
L’ambizione è chiara: portare una cucina di ricerca, sì, ma accessibile e in dialogo con il territorio. Valentina Patti, originaria di Latina, e Saverio Picuccio, con radici tra Benevento e Torino, hanno immaginato un luogo che parla il linguaggio della semplicità senza rinunciare alla profondità, che accoglie anche chi non ha dimestichezza con la cucina d’autore. È un equilibrio delicato, ma reso possibile da tecnica, passione e da una visione comune: raccontare una cucina fatta di memoria, ma proiettata nel presente.
Il menù si articola in poche portate, pensate per garantire freschezza, sostenibilità e coerenza. Ogni piatto è un piccolo viaggio tra contrasti: grasso e acido, caldo e freddo, amaro e dolce convivono in armonia. Emblematico il piccione con frutti rossi e radicchio crudo e cotto, un gioco di consistenze che dialoga tra rassicurazione e sorpresa.
L’ingrediente non è mai un pretesto estetico, ma punto di partenza: “Costruiamo i piatti intorno a un’idea, rispettando la purezza del gusto”, afferma Picuccio. Le materie prime provengono da piccoli produttori locali, mentre la carta cambia stagionalmente per riflettere i ritmi della natura.
La cura dell’esperienza si riflette anche nei dettagli. Si comincia con un cocktail di benvenuto che cambia con le stagioni: tra i preferiti, un London Dry sardo con pompelmo e rosmarino, tra note amare e balsamiche che aprono il palato e la mente. Poi arriva il pane, rito quotidiano firmato da Saverio, preparato con tre impasti a lievitazione naturale – integrale, multicereali, bianca – accompagnato da un olio extravergine Itrana 100% del Frantoio Agresti, presidio Slow Food.
A chiudere il pasto, un dolce ormai iconico: il tiramisù reinterpretato da Valentina in forma di mattonella, con mascarpone artigianale, gelato al caffè e savoiardo in infusione. Un dessert che gioca con texture e temperature, perfetta sintesi della sua visione.
L’accoglienza è parte integrante dell’identità di Elementi: il servizio, discreto e attento, è una coreografia silenziosa che accompagna l’ospite in un’atmosfera di intima armonia. Il design del locale, curato da Valentina stessa, riflette l’equilibrio tra funzionalità ed estetica, con attenzione maniacale per ogni dettaglio.
La carta dei vini conta tra 50 e 60 etichette con prevalenza di piccoli produttori, in particolare dal Nord Italia, biologici e naturali. Accanto a queste, anche referenze francesi e grandi denominazioni italiane. Non manca una selezione curata di distillati, tra whisky e gin, che completa l’offerta.
Una volta al mese, il ristorante ospita la rassegna “Elementi di Vino”, in collaborazione con il sommelier AIS Alessandro Ceppini: tre piatti, tre calici, un percorso a 48 euro per scoprire nuove etichette e storie da raccontare in carta.
Dietro il progetto ci sono due percorsi che si sono intrecciati con naturalezza. Valentina Patti, classe 1988, cresciuta tra erbe spontanee e una famiglia dalle radici marchigiane e siciliane, ha trovato nella cucina la sua vocazione dopo un inizio negli studi di architettura. La sua formazione passa per Heinz Beck, Giuseppe Amato, e ristoranti come Enoteca La Torre e Il Piccolo Lago.
Saverio Picuccio, classe 1991, ha il cuore diviso tra Sud e Nord: nato a Benevento, cresciuto a Torino, ha fatto esperienza in luoghi come Castello di Velona, Attimi e Piano35 sotto la guida di Marco Sacco. È proprio da Attimi che nasce l’incontro con Valentina, e con essa, la scintilla per costruire insieme un sogno.
Con Elementi, Latina accoglie una nuova idea di fine dining, capace di unire pensiero e accoglienza, radici e visione. Un progetto che racconta, nel piatto e nell’atmosfera, due vite, un territorio, una passione.
Elementi Ristorante – Via Ezio 23, Latina
tel. +39 351 4120537
Aperto dal martedì alla domenica – 19:30-23:30
Instagram: @elementi_ristorante
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