Quasi… “Coratella”… ma buona veramente

Mio figlio ama la coratella. Non è cosa tipica in un bambino di dieci anni, ma i gusti sono da rispettare e non appena ci rechiamo presso il ristorante che conosciamo, in umbria, è sempre la prima domanda che fa al cameriere. Purtroppo però non è un piatto che fanno sempre. La scorsa Pasqua ne aveva voluta davvero tanta e ne era rimasto davvero contento.

Poche sere fa “imbrogliando un po’” gliel’ho fatta, con una rivisitazione degli ingredienti, ma cercando di far si che il gusto finale potesse essere simile. Una NON-Coratella, che grazie al gusto persistente del fegato, cipolla, olive e carciofi  è riuscita a trasmettere a lui e a tutti noi, a tavola, un buon ricordo.

Al supermercato ho comprato della carne tritata di vitello, la salsiccia e il fegato. Nel preparare ho di fatto un soffritto con cipolla di Tropea, sale e salsiccia. In un frullatore ho sistemato un poco di fegato, pomodorini, olive nere denocciolate. Il composto l’ho aggiunto al soffritto.

In un’altra padella più profonda ho cotto la carne tritata e la salsiccia rimanente, il fegato fatto a pezzettoni,  con del latte (per non esagerare con il grasso), coprendo tutto con un coperchio sigillante. L’effetto di cottura è risultato simile al lesso, ma poi ho aggiunto quanto preparato col soffritto. Ho tritato una seconda porzione di pomdorini (datterini) e olive denocciolate e le ho aggiunte al tutto.

Fatto riposare tutto per una mezz’oretta, quando ho tolto il coperchio c’era molto liquido, che si è poi riassorbito poco alla volta facendo cuocere, stavolta – fuoco alto – il tutto. Nell’ultima cottura ho aggiunto i carciofi (sott’olio, ma sciacquati) fatti a pezzi. Sul piatto ho tritato poi un misto di diversi tipi di sale e nel mio, il pepe.

Con una bottiglia di vino, per gli adulti e un’aranciata, per Andrea, ce la siamo spazzolata tutta la NON-Coratella. Ho ricevuto anche i complimenti dall’intenditore di casa.

Aggiungo che la cosa può davvero essere rifatta, accompagnata con della verdura, è un piatto gustoso e nutriente, caldo e con un sapore che rimane. Un buon sapore.

La VERA Coratella:

Piatto tipico Romano , viene cucinata con i  carciofi. La carne che si utilizza è quella di agnello, cuore, polmoni e trachea di agnello.

  • trachea e polmoni epurate dei  nervetti.

Le parti vanno tagliate (polmoni ed il cuore in piccole fettine sottili e la trachea a rondelle).

La carne non ha tutta lo stesso tempo di cottura, quindi attenzione.

Polmoni e trachea vanno messi a cuocere per primi, in quanto hanno un tempo di cottura più lungo, e dopo circa 5-6 minuti va aggiunto il cuore, che va cotto per circa 4-5 minuti.

Facendo in questo modo, vedrete che tutte le parti della coratella raggiungeranno la giusta cottura, e manterrano la giusta consistenza.

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