Pennette con ortiche, pomodorini secchi e pancetta

Pennette con ortiche, pomodorini secchi e pancetta:
La voglia di sperimentare porta a nuove scoperte. A volte sono piatti apprezzati e sono un successo, in altri  casi si può rimanere delusi, o comunque pensare di modificare, migliorare, affinare.
Oggi vi parlo di qualcosa che è nato dalle tante passeggiate fatte in montagna, dagli odori e sapori, talvolta insoliti, ma che lasciano la voglia di “rifarli” e riproporli tra amici. Poi a me piace sperimentare. In una di queste gite in una bellissima e “pungente”area piena di freschissime ortiche, ne ho scelte delle più belle – ma solo le punte – tenere e fresche: la ricetta delle pennette con ortiche, pomodorini secchi e pancetta.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE– 300 gr penne rigate

PER IL PESTO DI ORTICHE

– 300 gr ortiche
– 2 bustine di pinoli
– grana padano e pecorino in buona quantità
– 1 scatoletta pomodorini secchi datterini
– 150 gr pancetta tagliata a righine

In più

– pangrattato, sale fino, 2 cipolle

Da libri o siti internet avevo visto che le ortiche – oltre ad avere grandi proprietà per vitamine/ ferro/ flavonoidi e carotenoidi, sono un efficace rimedio in caso di    Anemia/ per  disturbi dei reni, vescica, ipertrofia prostatica, malattie reumatiche e artrite, artrosi. Sono anche fonti di proteine vegetali.

In cucina si possono utilizzare quale condimento di frittate e per condire arrosti, per farcire hamburger, oppure, come nel nostro caso, quale condimento per pasta o riso.
Dal profumo che emettono, chissà perché, ho pensato di abbinare-loro qualcosa che addolcisse quelle sensazioni forti e decise, con la cipolla rossa di Tropea. Ho aggiunto altri ingredienti: La Pancetta, I pomodori secchi, il Pangrattato e i pinoli, oltreché del Grana Padano e Pecorino.
Delle ortiche ho preso le foglioline più piccole, le ho velocemente sciacquate e messe in una pentola con acqua, dentro ad un cestello. L’intento era quello di sbollentarle, per fargli perdere il potere urticante. Dopo quattro minuti le ho tolte, battute a pesto e messe nella padella dove avevo predisposto un soffrittino con cipolle.
Nell’acqua dove avevo cotto – in parte – le ortiche ho fatto cuocere la pasta (penne rigate), ma le ho tolte molto al dente.
In una padella di ghisa, bella infuocata, ho grigliato la pancetta, così da renderla bella croccante.
In un piatto ho grattato il Grana padano e pecorino, il primo a scagliette.
Quando  tutto era  pronto, ho messo la pasta nella padella dove ci sono il Pesto di Ortiche, i pinoli e i pomodorini secchi. Ho fatto tirare l’olio così da far assorbire il condimento e il profumo alla pasta. Ho aggiunto infine del pangrattato, il Grana e Pecorino e le striscette di pancetta… e buon Appetito.
E’ piaciuta. E’ stata pura sperimentazione e fantasia. Accostamenti di aromi e contrasti di intonazioni, ma tutto è andato per il verso giusto. A mio avviso, il soffritto devo cercare di farlo più leggero e salarlo meglio. Ecco, l’unico appunto che mi faccio.
Ho abbinato a questo piatto, un vino Bianco, che però avesse un certo spessore. Un buon compromesso tra leggerezza e consistenza. E’ un vino che esprime belle e decise note di frutta, cui seguono delicati sentori floreali, per una ricchezza e un’armonia veramente interessanti. Che lasciasse spazio al piatto gustato, lo accompagnasse, ma allo stesso tempo ne desse il giusto termine, la nota finale. Ho scelto un Chardonnay della casa Elena Walch. Ottimo già come aperitivo e con i primi piatti.

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