USA: ecco perchè le agenzie di intelligence sconsigliano smartphone cinesi di Huawei e ZTE

Guardando al mercato globale della tecnologia è piuttosto evidente come molte aziende provenienti dalla Cina siano riuscite ad imporsi sul mercato espandendosi a livello globale e investendo risorse anche in territori come Europa e USA, riuscendo a guadagnare importanti quote di mercato riuscendo a competere con i principali colossi dei settori più disparati.

Un esempio evidente è quello degli smartphone, che da tempo vede produttori cinesi distribuire centinaia di milioni di dispositivi nel mondo. A tal proposito alcuni dei maggiori brand cinesi, da Huawei e ZTE, hanno iniziato a puntare anche il mercato statunitense. Ed è proprio sull’argomento che, in maniera piuttosto severa, hanno deciso di intervenire i direttori di alcune delle principali agenzie di intelligence statunitensi, che hanno di fatto sconsigliato ad amministrazioni americane e consumatori l’acquisto di prodotti e servizi forniti da colossi cinesi del calibro di Huawei e ZTE.

Al centro della questione c’è la sicurezza informatica e l’ipotesi che la presenza sul mercato di prodotti e servizi forniti da colossi tecnologici cinesi vicini al governo di Pechino, di insinuarsi nelle infrastrutture di telecomunicazioni americane e carpire dati sensibili dei consumatori, e non solo.

Questa volta, tuttavia, a scendere in campo sono stati i direttori di alcune delle più importanti agenzie di intelligence degli Stati Uniti d’America, comprese CIA, FBI ed NSA. Durante un intervento comune al Senate Intelligence Committee, le agenzie di intelligence hanno deciso di sconsigliare l’uso di prodotti e servizi made in Cina non solo alle principali istituzioni americane, ma anche ai consumatori.

La preoccupazione maggiore, secondo il Direttore dell’FBI Chris Wray, riguarda il rischio che l’ingresso di colossi cinesi nelle infrastrutture statunitensi possano consentire la raccolta di dati sensibili attraverso attività di spionaggio. L’intervento delle principali agenzie di intelligence si aggiunge ad altri provvedimenti adottati di recente, compresa la presentazione di disegni di legge che impediscano alle agenzie governative statunitensi di usare strumenti prodotti da aziende cinesi come Huawei e ZTE.

Come prevedibile, non si è fatta attendere la risposta delle società coinvolte. Huawei ha sottolineato di essere a conoscenza di attività svolte dal governo statunitense volte ad inibire l’attività dell’azienda sul mercato USA, ricordando che l’azienda può già contare sulla fiducia di clienti e governi in 170 paesi del mondo senza porre rischi per la cybersecurity più elevati di qualsiasi altro produttore nel settore delle telecomunicazioni.

Allo stesso modo, ZTE ha ribadito di essere orgogliosa dell’innovazione e sicurezza raggiunta dai suoi prodotti, rispettando sempre le leggi vigenti sulla sicurezza informatica e la privacy a beneficio dei consumatori statunitensi, sottoponendosi rigorosi protocolli previsti alle infrastrutture che regolano le telecomunicazioni negli USA.

Commenta