Truffe online: come proteggersi

Le truffe online sono a tutti gli effetti considerate dei reati. In particolare, chi naviga online ha più possibilità di essere truffato dagli hacker informatici, piuttosto che tentare di farlo di persona. Queste truffe vengono in generale effettuate tramite siti web e applicazioni per smartphone. Oggi, le persone che si sono ritrovate ingannate e truffate sono sempre più numerose. Secondo un rapporto della Banca Centrale Europea (BCE), le transazioni fraudolente ammontano addirittura a 1,8 miliardi di euro all’anno.

Tecniche di truffa più comuni

Per fortuna, esistono modi per riconoscere se si sta trattando di una truffa e proteggersi da questa. Prima di tutto è importante conoscere e individuare le tecniche più utilizzate sul web dai criminali informatici. Una delle tecniche più usate da quest’ultimi è proprio quella delle truffe legate agli acquisti online. Queste, possono avvenire sotto forma di interi siti web falsi oppure all’interno di siti con annunci come eBay, Facebook o Instagram. Entrambe le tecniche possono trarre in inganno e indurre ad acquistare articoli che molto spesso non esistono. Infatti, un sito web falso, viene creato appositamente per questo scopo. Il tutto è progettato per apparire come una vera e propria attività commerciale, completa di articoli da cercare, carrello e cassa per il pagamento. Il campanello d’allarme è il segnale d’avvertenza nella barra dell’URL che indica il sito web come “non sicuro”. Altra tecnica è quella del phishing. Questa è una delle tipologie più comuni di truffe online. In questo caso, l’hacker informatico interviene tramite l’invio di un’e-mail, un messaggio SMS o una telefonata che sembra provenire da una fonte attendibile, come la tua banca o un negozio online. Tipicamente, il messaggio è progettato per indurti a rivelare dati riservati, cliccando su un link che viene mandato appositamente. Altra truffa è quella della finta raccolta fondi online. I criminali informatici organizzano il tutto includendo una “storia strappalacrime” per incoraggiare a fare una donazione per una falsa causa. In realtà, non esiste alcuna causa e l’individuo dietro il presunto obiettivo benefico, ha come unico scopo quello di mettere in tasca il denaro inviatogli dall’ignara vittima.

Come proteggersi

I giovani che sono cresciuti con internet pensano che la loro sicurezza online sia una cosa naturale. Al contrario, un’indagine dall’Osservatorio Cyberbullismo ha rivelato come il 55% dei millennial italiani utilizzi la stessa password per più di un account, senza preoccuparsi delle conseguenze in termini di sicurezza. Vediamo come proteggersi, tenendo conto di questo dato. È importante conoscere ed informarsi delle tecniche più comuni, ma anche indagare sulle persone o organizzazioni che ti contattano. Fondamentale è anche la sicurezza dei dati ogni volta che qualcuno ti chiede i dettagli di pagamento o i tuoi dati personali. Presta attenzione alla sicurezza dei siti web dove acquisti e non farti ingannare dalle offerte online. Per ultimo, ma non meno importante, è controllare le impostazioni della privacy dei social media.

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