Studygram, la nuova community per studenti

Studygram, la comunità che condivide ansie, consigli, successi e fallimenti degli studenti, permettendo attraverso gli oltre 17 mila contenuti di immergersi e condividere l’esperienza studentesca.

studygram

Come combattere il sonno quando si studia? Come preparare due esami contemporaneamente? Consigli per gli esami orali? Tante le domande e altrettanti i consigli provenienti da ogni parte del mondo.

Tra appunti, matite colorate, tazzine di caffè, mappe concettuali e tanto altro si è passati dall’hashtag studygram a diventare una vera e propria community che racchiude la passione per lo studio, la condivisione di un processo di crescita e una vera e propria rivincita per chi veniva insultato perché “secchione”.

Un luogo in cui ci si riconosce, a ritmo di post, reel, dirette e storie ma non come influencer, nonostante le migliaia di followers, mostrando “the truth beyond”, la potenza della realtà, fin troppo spesso messa in secondo piano sui social. Non si parla dunque di study influencer ma di studygrammer, la differenza? Evitare di cedere a un clima di competizione, di influenza che sottintende l’avere in mano il metodo, la soluzione, ma la costruzione di un clima di supporto, condivisione e crescita reciproca e continua.

Il neologismo studygram, risalente all’incirca al 2017 nasce dall’unione delle parole study e Instagram, ma trova la sua ascesa nel periodo lockdown e fine lockdown, difatti, con le lezioni a distanza e la necessità di studiare da casa, molti studenti si sono ritrovati a dover riorganizzare il proprio tempo e il proprio spazio di studio ed è qui che gli account Instagram sono diventati un’importante fonte di ispirazione e supporto.

Impulso che si è rivelato prezioso anche con il rientro sui banchi scolastici e universitari; dove l’ansia al ritorno a una vita normale è stato temperato dall’alto mantenimento della motivazione.

Al tempo stesso è importante sottolineare che il successo dello “studygram” dipende in larga misura dalla capacità degli studenti di bilanciare lo studio con il divertimento e la vita sociale. È importante ricordare che lo studio è un’attività importante e necessaria, ma che deve essere svolta con moderazione e in modo equilibrato, per evitare di cadere nella trappola della dipendenza dai social media e al tempo stesso in una trappola che mette a rischio la propria salute mentale.

A tal proposito una delle maggiori studygrammer italiane, study.witheli,  scrive:

“la salute mentale viene prima di tutto, anche dell’università. Anche se credi che l’università debba prevalere su qualsiasi cosa, non è sempre così. Se non riesci a trovare il tuo equilibrio, non c’è nulla di male nel chiedere aiuto.”.

La parola d’ordine di questa community è quindi “normalizzare”, normalizzare un ‘brutto’ voto, la possibilità di andare fuori corso, normalizzare di non soddisfare le proprie aspettative nonostante gli sforzi, non sentirsi quindi all’altezza.

Normalizzare un’idea di studio fatta di alti e bassi quindi, uno studio che va al di là dei confronti, dalla competizione e del giudizio, a partire da quello verso se stessi per arrivare poi a quello verso gli altri.

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