Sigarette adesso più costose. Aumentano i prezzi fino a 40 centesimi a pacchetto, ma non per tutti i marchi

C’è una novità che riguarda milioni di fumatori italiani, e non si tratta di una notizia positiva. Nel corso degli ultimi anni in più occasioni il prezzo delle bionde è stato ritoccato al rialzo facendo inevitabilmente lievitare il costo complessivo dei pacchetti e ripercuotendosi negativamente sulle tasche dei consumatori. Già ad inizio 2018 alcune marche di sigarette ha subito un leggero rialzo, ma adesso la novità riguarda un numero più consistente di brand molto conosciuti.

Da tempo si discuteva della possibilità che venisse aumentato nuovamente il prezzo di alcune marche di sigarette, ma adesso la decisione è stata confermata. Attraverso un provvedimento emanato oggi, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha annunciato quella che, agli occhi dei consumatori, si conferma una ulteriore stangata che andrà a ripercuotersi sulle tasche di milioni di persone, nello specifico fumatori.

E’ importante sottolineare che l’aumento del prezzo riguarda esclusivamente i marchi del gruppo Philipp Morris. Tra gli aumenti troviamo le sigarette marchiate Chesterfield, Marlboro, Muratti, Diana, L&M, Merit e la stessa Philipp Morris. Si tratta di decine di marchi diversi, controllati tutti dal gruppo Philipp Morris, che subiranno un aumento dei prezzi che potrà variare dai 20 centesimi fino a 40 centesimi a pacchetto.

Come già detto, il provvedimento riguarderà esclusivamente sigarette dei marchi Philipp Morris, ma è impossibile sapere in anticipo se prossimamente una strada analoga possa essere intrapresa anche per gli altri brand. Di certo la decisione non piacerà ai milioni di fumatori italiani, che si troveranno ad affrontare un ulteriore aumento di spesa e difficilmente coglieranno al volo l’occasione non solo per risparmiare, ma soprattutto per non mettere a rischio la propria salute.

Ad accentuare le critiche legate al provvedimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli c’è anche la scelta che la notizia dei rincari è stata diffusa solo dopo che la decisione era già stata presa, e per questo non c’è stato quasi alcun preavviso per i consumatori, che si sono visti applicare le nuove tariffe da un giorno all’altro.

Di certo questo potrebbe essere il momento buono per provare a smettere di fumare. C’è anche da ricordare che più volte si è ipotizzato che un aumento consistente dei prezzi delle sigarette, potrebbe rivelarsi positivo per due motivi principali. Il primo per contribuire a disincentivare i fumatori, spingendoli a smettere, e dall’altro aumentare le entrate dello Stato che potrebbe investire maggiori risorse proprio nelle cure destinare ai malati di cancro.

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