Si arriverà alla Pace? Quanti morti ancora sui tanti fronti di Guerra

Pace o tregua? Trump le annuncia entrambe, mentre Teheran si dice pronta a deporre le armi se Israele smetterà di attaccare. Ma da Tel Aviv arrivano segnali opposti: gli attacchi continueranno.

Il mondo guarda sgomento una drammatici eventi lascia in sospeso e apre nuove trame secondarie: diplomazia, escalation, alleanze. Solo che qui si parla di vite umane, distruzioni e miliardi andati in fumo. Paura che il conflitto possa allargarsi a quegli Stati da sempre pacifici (ma che producono e distribuiscono armi). L’ipocrisia dell’economia che supera l’umanità. Il denaro che come sempre mostra orizzonti che fanno tornare indietro nel tempo con la solita banale conclusione che la storia non ha insegnato niente.

Se dovesse arrivare davvero una pace, anche temporanea, molte questioni rimarrebbero sospese: che fine ha fatto l’uranio arricchito iraniano? Cosa ne sarà del “regime”? E del ruolo di Mosca e Pechino? La Russia accoglie il ministro iraniano, e poco dopo i missili colpiscono la base USA in Qatar. La Cina mostra segni d’irritazione, l’Iran è suo fornitore chiave di petrolio.

Trump ha agito anche per le pressioni interne: una parte del suo elettorato rifiutava qualsiasi coinvolgimento militare. E’ però poi  saltata la narrazione bellica che vedeva protagonista il solo alleato Israele, sempre pronto a dar battaglia col suo Primo Ministro Netanyahu. L’America è scesa direttamente in campo, a loro dire, per garantire la Pace – distruggendo i soli siti dove si stavano creando ordigni offensivi per il resto del mondo. (PS. per distruggere completamente il nostro pianeta Bastano 53 testate nucleari. Nei vari Paesi che le hanno, ce ne sono più di 1500).

Intanto si alimentava il caos, con notizie fuorvianti e allarmismi sul pericolo di attentati sciiti in tutto il Mondo, e soprattutto nei Paesi alleati ove sono presenti Basi Militari Statunitensi. Insomma, il quadro  generale non è dei più rosei e ci sembra di tornare ai tempi degli attacchi ISIS.

Anche Roma, con la presenza del Pontefice (di sola nascita statunitense, ma che da sempre lotta contro il potere degli USA) può essere bersaglio di attentati. Malgrado la vocazione e l’invocazione alla pace, estremisti, terroristi ed esaltati hanno fatto innalzare il livello di guardia anche allo Stato Pontificio.

Il Viminale ha disposto l’innalzamento dell’allerta nei siti più facilmente oggetto di attentati, così il Cuore delle città e aeroporti e stazioni ferroviarie.

Gaza e Ucraina, tutto continua

Nel frattempo, Gaza e Ucraina sparivano dallo schermo sotto una coltre di fumo mediatico. Eppure Gaza, ridotta a un nuovo ghetto, resta una tragedia che pesa su chi si proclama difensore di valori e poi volta lo sguardo. Lo spettacolo mediatico e il consumo di munizioni ed armi ora alimenta un nuovo Mercato di Morte, e così la tragedia umana e umanitaria dei due popoli viene nascosta dai sistemi di comunicazione di massa. L’Ucraina è destinata a perire sotto Mosca e la Palestina a scomparire, cancellata da coloro che avevano una terra promessa e si sono decisamente allargati, relegando e facendo scomparire un’intera Nazione, con uccisioni di massa. Così come tanti tanti anni fa erano stati vittime, ora sono carnefici.

Se davvero Israele e Iran metteranno fine al conflitto, dovremo tornare a occuparci di Gaza e Ucraina. Due storie che hanno come comun denominatore la morte. A questo punto, forse  Trump potrebbe ridefinire la reale situazione e portare alla conclusione di almeno uno scenario. Sul fronte del Medio-Orientale la partita potrebbe essere meno ostica. Bisogna essere veloci però, Cina, Russia e altri interpreti stanno perdendo la pazienza.

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