Shopping online: approvata la fine (o quasi) del geo-blocking in Europa

Se si guarda all’Europa di oggi, è innegabile come i progressi fatti nel tempo siano stati molti sul fronte della creazione di un mercato unico che comprenda anche l’universo del digitale, comprendendo sempre più elementi che rendendo questo traguardo sempre più vicino. Uno degli esempi più recenti è certamente l’abolizione delle tariffe di roaming, relative ai costi di chiamate, messaggi e traffico dati al di fuori del proprio paese di origine.

E’ proprio oggi, tuttavia, che è stato raggiunto un nuovo e importante traguardo per l’eliminazione delle frontiere nei territori europei. La questione riguarda gli acquisti online, ed in particolare l’abolizione dell’odiato geo-blocking, con l’obiettivo di rendere più semplice l’acquisto di servizi online e prodotti digitali su portali online di altri paesi europei, senza più limiti, o quasi.

Il Parlamento Europeo ha finalmente approvato, in via definitiva, con 557 voti favorevoli, 89 contrari e 33 astensioni alle nuove norme che, di fatto, eliminano le limitazioni allo shopping online nei paesi membri dell’Unione Europea, rendendo ancora più semplice effettuare acquisti online in Europa a prescindere dal paese di provenienza. L’intento del provvedimento, ovviamente, è quello di spingere il commercio online, eliminando barriere che possono limitarne la fruizione da parte dei cittadini europei.

Fino ad oggi, infatti, il geo-blocking esistente in molti casi impediva ad un consumatore di un paese europeo di effettuare acquisti su un sito di shopping online di un altro paese membro, attraverso pratiche come il re-indirizzamento ad un’altra versione del sito in cui, magari, non era disponibile lo stesso sconto sul prodotto o servizio da acquistare. Con le nuove norme, invece, gli acquisti online effettuati su portali di altri paesi saranno più semplici.

Non varrà, tuttavia, per qualsiasi prodotto. Al momento le norme approvate si riferiscono ai soli servizi digitali non coperti da copyright, come ad esempio viaggi, noleggio di auto, biglietti per concerti o servizi cloud o di hosting per siti web. Lo stesso non avverrà, invece, per prodotti digitali come musica, film, serie tv, libri e qualsiasi altro prodotto coperto dal diritto d’autore. I nuovi provvedimenti entreranno in vigore entro la fine del 2018, giusto in tempo per le festività natalizie.

Ma entro due anni dall’entrata in vigore è prevista la revisione delle norme, ed è proprio in quell’occasione che il provvedimento potrebbe essere migliorato comprendendo anche tutti i prodotti e servizi coperti da copyright. Non resta che attendere futuri sviluppi.

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