Sara Di Pietrantonio uccisa per gelosia dall’ex fidanzato

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«Sto rientrando» l’ultimo messaggio inviato alla mamma, alle tre di notte. Alla Magliana, quartiere di semi-periferia di Roma si è consumato l’ennesimo fatto di Cronaca Nera. Un omicidio assurdo. Cercando di nascondere l’accaduto, le prove, Inscenando un incendio dell’auto, l’auto forse speronata e data alle fiamme. Sono ancora molti gli interrogativi. Anche la dinamica ha dei vuoti.  Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso tutto e le immagini sono al vaglio degli inquirenti. Ciò che è passato sugli schermi non è dato sapere. Molto probabilmente però c’è stato prima un tentativo di stupro e strangolamento e poi l’auto è stata data alle fiamme. La ragazza con le fiamme al volto è uscita dall’auto ma non ha avuto scampo. Un altro caso di atroce femminicidio. L’ennesimo.

Una ragazza di 22 anni Sara di Pietrantonio non c’è più per una passione distorta, per una violenza sfogata per una amore non ricambiato. Quest’anno ce ne siamo occupati tanto, troppo. Troppe persone, troppe donne sono state uccise perchè gli uomini rifiutati non sanno reagire alla conclusione di un rapporto. Troppa violenza. Non si è capaci di affrontare il dolore, metabolizzarlo e cercare una soluzione.

Sara è stata uccisa. E’ stato il suo ex. La vettura che l’ha affiancata, bloccata è ha gettato la benzina sulla vettura e sulla ragazza è ripartita lasciando che tutto si svolgesse inesorabilmente, senza esitazione. Pianificato.

Terrificante la violenza e il susseguirsi delle scene. Terrificante l’idea stessa.

La Polizia  nella notte hanno fermato e  iscritto l’ex fidanzato della studentessa nel registro degli indagati. Lui ha confessato. Sara lo aveva lasciato da qualche tempo. La storia si era consumata ed esaurita in un paio d’anni, ed era stata comunque una storia burrascosa. Lui però non si era arreso ma aveva trasformato tutto in una persecuzione e non  si rassegnava.

Secondo una prima ricostruzione i fatti si sono svolti dopo che Sara aveva passato una serata con gli amici di sempre. Aveva riaccompagnato una sua amica a casa e si stava dirigendo verso la propria abitazione. Aveva mandato un messaggio alla mamma per rassicurarla. All’incrocio tra Magliana e Portuense  una vettura si è manifestata e l’ha bloccata. Probabilmente la stava seguendo da tempo.

Sara ha provato a chiedere aiuto, ma nessuno s’è fermato, a quell’ora di notte. Forse c’è stato anche un inseguimento prima che si fermassero e ovviamente lei non ha pensato che l’aggressore potesse arrivare a tanto.

Vincenzo  Paduano, 27 anni è una guardia giurata. Aveva visto in Sara l’angelo della sua vita. Lei disponibile con tutti, babysitter, cameriera, barista lavorava per mettere da parte i soldi tra un esame e l’altro all’università dove seguiva con profitto il Corso di Economia e Commercio. Lui da quando l’aveva conosciuta le si era attaccato, non la lasciava mai, faceva continue sorprese. Spesso litigavano e si lasciavano. Poi si riconciliavano.

Stavolta era andata diversamente, Sara aveva iniziato a frequentare – dopo l’ennesima rottura – un’altra persona. Non gliel’ha perdonato

 

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