Santa Lucia e il Basket, la riabilitazione ma anche nuove speranze passano da qui…

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Ieri sera facendo uno zapping informatico tra i miei contatti Facebook mi sono imbattuto in una storia di vita vissuta, di piccoli e grandi problemi quotidiani, di riscatto, di  lotta a chi rema contro. L’ottenimento di certi risultati ci deve portare a  resistere e dare sempre nuove speranza e nuova spinta per guardare avanti.

Parliamo da persone che conoscono le dinamiche di chi deve passare per certi corridoi, per sofferenze e fatiche. Marco Perrone è amico di qualcuno con il quale ho contatti su Facebook. Non lo conosco direttamente. Mi sono imbattuto sul suo profilo principalmente attirato dalla foto di un ragazzo che gioca a basket su una sedia a rotelle. Pensavo si trattasse di un articolo che esaltasse lo sport per tutti. In realtà, confermato nello scritto tale pensiero salutistico,  ci si imbatte in una problematica ben più seria che coinvolge proprio chi era ritratto nella foto.

L’Ospedale Santa Lucia in Roma, è luogo famoso  per tutti coloro che hanno grandi limitazioni in ordine ai movimenti, alle articolazioni sia a livello fisico che neurologico. A seguito di patologie o traumi sono tante le persone che si devono affidare alle cure del personale ivi presente altamente specializzato.

In origine la Fondazione Santa Lucia IRCCS era un centro residenziale per la riabilitazione dei pazienti paraplegici e discinetici. La “Oasi” – come allora si chiamava – nasceva per soddisfare le richieste di riabilitazione neurologica e ortopedica degli invalidi di guerra. Durante l’estate del 1960, in concomitanza con le prime Paralimpiadi celebrate proprio a Roma, veninvano inaugurate le attività del “Gruppo Sportivo Santa Lucia”.

La squadra di Basket, ad esempio, è una squadra di campioni, che negli anni ha ottenuto grandi riconoscimenti nazionali e internazionali, fino alla conquista del titolo di campioni d’Italia, sfuggito invece quest’anno all’ultimo incontro. Lo sport a questi livelli può innanzitutto  dare nuova linfa, nuovi stimoli. “Sul campo  un ostacolo fisico può trasformarsi in un’emozione capace di far riscoprire e riempire di senso l’esistenza“.

La Santa Lucia Basket si compone di diverse squadre anche a livello junior per la partecipazione a diversi Campionati. Purtroppo però quest’anno – anche dopo aver conquistato il Titolo di Campioni d’Italia nel 2015, la crisi finanziaria si è fatta sentire anche nello sport a tutti i livelli. E’ successo ad una squadra attiva sin dal 1980. Per il Santa Lucia basket  è successo ciò che è accaduto per tante associazioni sportive e i fondi si sono drasticamente ridotti. La Fondazione Santa Lucia ha messo in dubbio perfino l’iscrizione della squadra al prossimo campionato, per assenza di sponsor che possano garantire la copertura di tutti i costi.

A differenza di molte altre realtà, in cui lo sport, anche a livello di responsabilizzazione è importante. Il Basket per questi ragazzi ha un valore maggiore. La disabilità c’entra, ma fino ad un certo punto. C’è un mondo fatto di aggregazione, di cultura nel cercare il risultato, lo sforzo vissuto quale stimolo. Il vincere o il perdere può esaltare o far imparare che dalla sconfitta ci si può rialzare e costruire una nuova sfida. C’è tutto quello che c’è per tutti coloro che fanno sport e ne capiscono il senso più profondo, ma c’è anche un parallelismo più forte con la vita che già è stata abbastanza dura con loro. Il basket per molti di loro rappresenta molto di più, una rinascita. Un vero peccato limitare tali realtà.

C’è la necessità  di Sponsor Veri, la Fondazione Santa Lucia, con i tanti e troppi tagli (non mirati ma fatti a cascata, in nome della spending review) non sta vivendo un momento felice. Perdere o limitare tale struttura è follia. Limitare questi ragazzi dell’agonismo, del sudore dei sorrisi è una colpa.

Riprendendo quanto significativamente indicato dal sig. Perrone:

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Insomma , concludo pensando  da padre a cosa possa significare un’attività del genere per testa e corpo di un figlio che ha trovato nel basket una strada che gli da serenità e forza. Bisogna aiutare questa realtà e superare quei problemi che non devono offuscare i sogni di tanti ragazzi e ragazze.

 

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