Salvini e Quella volta che le sardine hanno sconfitto un pirata

Siamo cresciuti tutti con le fiabe a lieto fine, con la Cenerentola prima disprezzata poi sposa di un principe, con Cappuccetto Rosso e la Nonna miracolosamente salvate dalla pancia del Lupo cattivo. Ma di sardine, piccoli pesci innocui, soprattutto nelle fiabe dei Fratelli Grimm, non ne abbiamo mai sentito parlare. Almeno fino a qualche giorno fa.

Quando un branco di quelle “Sardine” ha letteralmente affollato le piazze principali dell’ Emilia Romagna ed è pronto ad atterrare in tutta italia.

SARDINE, COME NASCE QUESTO MOVIMENTO

Ma cosa succede in Emilia Romagna? E perchè nasce questo movimento? La risposta a questi quesiti la possiamo trovare sulla pagina ufficiale del movimento. Innanzitutto, come spesso descritto sulla stessa, il movimento nasce dal Flash Mob che il 14 Novembre scorso ha visto scendere in Piazza Maggiore a Bologna circa 12.000 persone. Numeri impensabili alla vigilia e che lo stesso Movimento aveva ipotizzato in appena la metà delle presenze reali.

Da qui il Movimento delle Sardine, proprio perchè bisognava star stretti tutti insieme per protestare contro la Lega e contro il leader Matteo Salvini, che a pochi metri, nel Paladozza (Capienza 5.570 posti ndr) inaugurava la campagna elettorale della candidata per la Lega alla presidenza della regione Emilia Romagna, Lucia Bergonzoni. Di seguito il manifesto che Giulia, Andrea, Roberto e Mattia, fondatori del movimento, hanno riportato sui canali social:

“Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.
Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.
Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.
Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.
Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. E’ stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.
Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto.
Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie.
Non c’è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare.
Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo.
Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto.
“E’ chiaro che il pensiero da fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com’è profondo il mare”.

“PIOVONO SARDINE” ANCHE A MODENA

(ansa)

Tutto riassunto in poche righe ma chiare e dirette. Che gli organizzatori stanno tramandando di città in città. Infatti, bastano poche ore per radunare altre 7.000 persone in un altra Piazza Grande, quella di Modena. Qui c’è la conferma dell’appoggio da parte delle persone a quella che inizialmente doveva essere una manifestazione unica e che adesso vede tappe in tutta Italia ma soprattutto in quell’ Emilia dove la Lega, come dice lo stesso Movimento, ha sempre trovato un tappeto rosso all’ingresso.
A Modena si uniscono al Movimento anche alcuni personaggi pubblici come lo Zar della Pallavolo Italiana, Ivan Zaytsev che su Instagram grida “Ci teniamo che Modena e tutta l’ Emilia Romagna non si leghi”. Altri messaggi da parte del Segretario del PD, Nicola Zingaretti “Grandi! Anche a Modena una piazza piena di Sardine” e del Commissario UE Paolo Gentiloni “Piovono Sardine”.
Insomma, quella che vi abbiamo raccontato è una bella storia italiana che può essere appoggiata politicamente e non, ma che ci insegna quanto è importante la democrazie e la libertà di pensiero. E nonostante nessuno avrebbe mai pensato che una Sardina sarebbe mai potuta arrivare a tanto, almeno una volta abbiamo visto che l’unione può fare la forza, magari quell’unione “stretta” che un branco di Sardine ha usato contro un pirata portandolo alla sconfitta, o almeno per il momento.

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