Roaming in Europa: nessuna proroga in vista, il termine resta fissato al 15 giugno

Chi nel corso degli anni ha avuto modo di viaggiare in altri paesi del mondo, compresi territori che fanno parte dell’Unione Europea, al momento di navigare su internet da mobile, inviare messaggi o effettuare chiamate vocali ha dovuto fare i conti con le tariffe di roaming applicate dal proprio operatore di telecomunicazione, che si traduceva in una spesa extra che l’utente deve pagare nel momento in cui comunica attraverso il proprio cellulare quando si trova al di fuori del suo paese.

Per anni in Commissione Europea si è discusso in merito all’abolizione di questa tariffa. Nel corso degli ultimi anni, in particolare, gli operatori sono stati costretti a ridurre i costi del roaming applicati sui consumatori europei, ma è stato nel 2016 che la Commissione Europea è arrivata finalmente ad annunciare la definitiva abolizione, prevista a partire dal 15 giugno 2017. Nei giorni scorsi sono però sorti alcuni dubbi in merito alla possibilità che l’abolizione dei costi di roaming sarebbe potuta slittare di altri 12 mesi, ma a chiarire la situazione ci ha pensato Roberto Viola, Direttore Generale della DG Connect alla Commissione Europea.

Dopo numerosi tagli legati ai costi di roaming per chiamate, sms e internet, è stato deciso che a partire dal prossimo 15 giugno i costi di roaming verranno definitivamente aboliti, permettendo così ai consumatori che viaggiano all’interno dei paesi d’Europa di comunicare senza essere costretti a sostenere una spesa extra destinata agli operatori. Negli ultimi giorni, tuttavia, questa certezza ha rischiato di vacillare nel momento in cui sono trapelate indiscrezioni secondo le quali alcuni operatori, non ancora pronti al cambiamento, potrebbero chiedere una deroga di altri 12 mesi per l’abolizione del roaming, ma a quanto pare si tratta di una ipotesi improbabile, almeno per quanto riguarda i principali operatori che operano nel nostro paese.

Il Direttore Generale della DG Connect, Roberto Viola, ha tranquillizzato i consumatori europei, spiegando che non è prevista alcuna proroga relativa all’abolizione dei costi di roaming, sottolineando come il termine resti fissato al 15 giugno 2017. La Commissione Europea prevede che solo gli operatori che dall’abolizione del roaming subiranno una perdita del 3% del fatturato possano chiedere una deroga di 12 mesi per adeguarsi al cambiamento. Ma questo, secondo Viola, non sembra essere il caso dei principali operatori italiani come TIM, Vodafone e Wind 3 Italia. Secondo il direttore generale della DG Connect, sarà compito dell’Agcom valutare i diversi casi, ma in base ai dati disponibili, l’abolizione del roaming non dovrebbe impattare in maniera esagerata sugli operatori del nostro paese. La deroga, infatti, dovrebbe essere rivolta principalmente agli operatori minori.

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