Primo appuntamento… al ristorante!

ph credits Vanessa Lucrezia Francia

E’ arrivato anche Agosto, mese dedicato alle vacanze per molti, periodo di mare, sole, leggerezza e magari anche nuovi incontri. Sempre pronti a monitorare posti nuovi, o a tornare in quelli di riferimento e “porto sicuro che non delude mai”, mentre scrolliamo nei feed di ogni influencer per carpire… dove vado a cena al primo appuntamento?
Reattivi e pronti a tutto, ma poi quando è il momento decisivo si è a corto di idee e non si sa dove portare a cena la nuova conquista. Non farti ingannare dalla frase di circostanza :” Un posto vale l’altro”… è una menzogna! Sarai sotto esame dalla testa ai piedi e la scelta della location saranno almeno 20 punti.
Suggeriamo alcuni posti per differenti opzioni, ma decisamente per farti conquistare un secondo appuntamento!

spaghetto con le vongole e zafferano – Nativo

NATIVO Champagne Food & Drink — Via di Villa Guglielmo 33

( carta nuova apertura)
Location di nuova a apertura a Fiumicino, non lontano da Roma e dove poter trascorrere una serata diversa, volendo anche scegliere di passare lì tutta la giornata poichè offre la possibilità di giocare a Padel, andare in piscina, consumare un panoramico aperitivo sulla terrazza e poi concedersi la cena immersi dal verde, ma a pochi passi dal mare.
Catia D’ Apollonio ha voluto accettare la sfida di costruire con Nativo il suo sogno imprenditoriale, puntando sulla qualità, una ristorazione non tradizionale, una proposta ampia che offre a chi arriva in questa oasi di pace, di rilassarsi e godersi il proprio tempo.
La cucina è affidata alle mani dello chef Andrea Conti, spezzino doc che con la sua brigata propone prodotti nativi e sapori innovativi . Anche se siamo vicini al mare non si deve pensare a un menù di solo pesce, lo chef propone per iniziare anche la battuta di Fassona piemontese, l’uovo a 64 gradi con tartufo nero estivo oppure una barrata affumicata. Il menù spazia e le proposte sono diverse e interessanti come la Ventresca di tonno con clorofilla di sedano, pomodorini confit e vin cotto di pesce o la Spatola in tempura con composta al bergamotto, maionese d’ostrica e fondente di cipolla.
Come primi piatti se si vuole mantenere una tradizione romana si può scegliere la carbonara con uovo a 64 gradi e guanciale di adulo calabrese, se invece si vuole essere fedeli alla tradizione del mare uno spaghetto (pastificio Felicetti) con vongole veraci.
Chi invece predilige le proteine e vuole orientarsi sui secondi piatti può spaziare tra una Pancia di maiale allevato allo stato brado, servito nel suo fondo su ristretto di birra e agrumi salati, “Il Salmone” tostato con patate al burro echire della normandia e composta di arancia, fino ad arrivare al “Filetto di fassona” piemontese ‘la Granda’ con gelato al gorgonzola, cioccolato bianco e olive.
Per rendere frizzante la serata non possono mancare le bollicine! E da Nativo ampia scelta tra selezione dei migliori champagne, vini nazionali ed internazionali e una drink list con un elenco di rivisitazioni dei grandi cocktail classici in chiave originale per terminare la cena oppure da scegliere come aperitivo.

All RIghts Reserved www.albertoblasetti.com – battuta di gamberi lime cialda di pane fritto – La Scialuppa da Salvatore

LA SCIALUPPA DA SALVATORE – Via Silvi Marina 69 – Fregene
(carta porto sicuro!)
Questo storico ristorante di Fregene è il porto sicuro, il posto dove da anni clienti trovano una fedele e gustosa consuetudine, dove nuovi clienti trovano qualcosa da scoprire per ritornare, sicuramente il posto giusto anche per un primo appuntamento.
Entrando nella sala dall’ingresso principale troverete il tipico ristorante di mare, dai colori ai riferimenti di arredo, poi arrivando alla veranda il profumo e il panorama vi prepareranno a quella che sicuramente sarà un’ottima serata. I tavoli direttamente sulla spiaggia sono il punto di arrivo felice per chi vuole godersi il tramonto e mangiare informalmente con la sabbia sotto i piedi, il contatto con il mare renderà la vostra esperienza unica, non solo con i piatti.
Dal 1961 il ristorante è cambiato, ma non stravolto, scelta accurata delle materie , servizio e accoglienza sono rimaste costanti, la cucina di Fabio Di Vilio è in continua evoluzione.

Uno chef senza impalcature, con una salda memoria per le tradizioni, ma con lo sguardo attento all’ispirazione, che gli arriva provando i piatti con intuito, studio e dedizione. Con il nuovo menù si è dato spazio ad impreziosire i piatti classici con brodi, fondi e bisque, ma anche affumicature, marinature e fermentazioni che Fabio Di Vilio sperimenta con la sua brigata.
Un servizio attento e curato che vede il personale di sala (molto preparato anche se giovane) e lo chef in prima persona uscire dalla cucina e con rituale ipnotico, accompagnare i piatti fino al tavolo del cliente per la presentazione.
I piatti sono belli, armonicamente assemblati sia a livello estetico che di gusto (naturalmente) . Si passa da una Ricciola, cavolo rosso, aglio nero e scalogno caramellato al Polpo verace, guanciale, salsa verde e patata dolce. Non possono mancare gli Spaghetti ai lupini locali o anche trovare delle telline se siete fortunati, naturalmente la cucina si organizza con il pescato del giorno e verdura di stagione direttamente dal’ orto di famiglia situato a Maccarese. Molto interessante il Risotto di brodo umami e il Palombo alla mugnaia, carciofo fermentato e lemon curd. La proposta di surf and turf ( Pancia di maiale su ananas e mazzancolla con paté di testa di mazzancolla, rughetta ravanello e fonduta di pesce) potrebbe sembrare azzardata con una clientela tradizionale italiana, ma calcolando che è uno dei piatti proposti in America negli anni 60/70, ci siamo anche con l’ apertura nel ’61 de La Scialuppa.
Non solo cena o pranzo, ma anche aperitivo con crudi, sushi e piatti dalla carta accompagnati da una accarata drink ist, ogni sabato e domenica dalle 18 alle 22, perfetto per godersi dalla spiaggia un tramonto e un’atmosfera indimenticabile.

crudo di pesce lime avocado lattuga – Bottega Tredici -ph Vanessa Lucrezia Francia

BOTTEGA TREDICI – Via dei Falegnami 14 – Roma

( carta tradizionale innovazione)
Bottega Tredici è uno di quei ristoranti che quando passi nelle vie del centro di Roma rallenti per guardare meglio, per controllare se l’aspetto “fermare il tempo” è proprio autentico. Le sedute e i tavoli fuori sono il preludio di una sala composta e essenziale, con la mise en place elegante, ma minimal. Un ristorante storico non lontano dal Ghetto è diventata una bottega nuova, dove tradizione e innovazione dialogano benissimo, a partire dalle lampade create dalle piccole botti utilizzate per spillare il vino dalla cantina sottostante, ai soffitti in legno e il pavimento originale a scacchiera.
I giovani chef Roberto Bonifazi e Francesco Brandini sono al piano di sopra… si la cucina è sovrastante le due sale e comunica con il piano sottostante attraverso il montacarichi. La luce delle finestre aperte richiama l’atmosfera di una volta, quando si cucinava insieme e i profumi si spargevano per il vicinato. In sala Mirit Cordella e Daniele Gizzi che si occupa personalmente della scelta di vini con una ricerca minuziosa tra piccole cantine che propongono selezioni di vini naturali e proposte interessanti in bottiglie da 1Lt. Posto perfetto per godersi un aperitivo dopo una passeggiata tra i vicoli di Roma. L’accoglienza e il servizio sono il fiore all’occhiello di Bottega Tredici, vi sentirete coccolati e accolti in un posto speciale, dove saprete godervi al meglio la serata. Per chi vuole invece restare per cena, l’atmosfera soffusa sarà perfetta per degustare proposte di piatti molto interessanti come il maritozzo con la faraona per iniziare con sfizio, un crudo di pesce, lime, avocado, lattuga servito in una bellissima ciotola di ceramica appositamente creata da Pots a Monti per Bottega Tredici. Le tradizioni sono rispettate ma in modo originale, quindi se cercherete una Amatriciana la troverete a forma di Gnocco con pecorino e sugo amatriciana. La tradizionale pasta Ajo e Ojo è una delicata linguina, con pane croccante, ajo e ojo e gamberi . Assolutamente da assaggiare i dessert come il sorbetto Mirtilli, basilico, cioccolato bianco o il Paris Brest, pistacchio, nocciola, lamponi.
Tornerete sicuramente per assaggiare anche gli altri piatti!

 

astice alla catalana – La Francese – ph Vanessa Lucrezia Francia

LA FRANCESE – Via Bausan 14 Gaeta (LT)

(carta week end)
Per chi volesse giocarsi “all in” con una serata o gita fuori porta, Gaeta è una ottima meta, dove mare e atmosfera saranno una perfetta cornice.
La Francese è un posto storico di Gaeta che ha saputo modularsi negli anni iniziando come piccolo e caratteristico centro ricreativo di pescatori per poi diventare un riferimento per gli abitanti del luogo che si ritrovavano nel ristorante rilevato dal marito della francese, che tornato nel suo luogo natìo, appunto con la consorte, gli dedicò il posto. La consuetudine di ritrovarsi dalla Francese divenne poi il nome del ristorante che oggi ha una nuova veste e un menù molto interessante.
In cucina lo chef Paolo Petruccelli, nativo di Formia che ha saputo dare ai piatti un volto moderno, ma senza mai abbandonare le radici ben radicate nella memoria e nella tradizione.
Poche cose sanno essere evocative come un sapore o un profumo, ma ancor minore è la possibilità di trovare qualcuno che sappia, con un fare contemporaneo, lasciare alla materia e al piatto il suo sapore autentico, quello che ti aspetti, e che ti riporta magari a una domenica di quando eri bambino.
E’ attorno a questo concetto di cucina della memoria, semplice e autentica che lo Chef ha costruito la sua filosofia: prima di tutto la tradizione; poi la tecnica di cottura; il punto di cottura e l’equilibrio salino
“La cucina non la vedo come un palcoscenico, non siamo a teatro, non mi interessa sorprendere…così quando sono dietro ai fornelli mi sento più vicino ad un artigiano che ad un artista”. Le sue parole parlano di semplicità come la sua cucina, semplicità che è proprio il suo marchio di fabbrica.
Crudi e pesce fresco punto di forza e naturalmente il pescato del giorno, che conferisce l’aspetto   di curiosità e l’effetto sorpresa di cosa scegliere. I salumi di mare è la grande novità per la proposta del menù, che lo chef cura personalmente con attenzione e dedizione.
Una ampia e curata scelta dei vini, bollicine e champagne completano quello che può essere una perfetta cena vista golfo.
Marcostilio La Croix e Silvio Cosentino, oggi proprietari de La Francese puntano sulla cura dei dettagli, sulla cucina non stravolta ma elevata e su una ospitalità prettamente italiana, che scommette tutto sul servizio e una proposta di tradizione rivisitata e fresca…come la brezza del mare che accompagnerà la vostra serata a Gaeta.

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