Poliuretano a spruzzo: caratteristiche e costi della schiuma poliuretanica


La schiuma poliuretanica, spesso indicata con il nome di poliuretano a spruzzo, si caratterizza per importanti doti di efficienza e praticità, sia in fase di applicazione che per i risultati di cui si può beneficiare dopo la posa in opera. Stiamo parlando di un materiale che assicura una resistenza di 25 tonnellate al metro quadro e che, in virtù della sua conformazione particolare, assicura fino al 90% di resistenza all’acqua: tutto merito di una struttura a celle chiuse che, per altro, non è immune completamente dalla resistenza al vapore.

Le doti della schiuma poliuretanica

Il poliuretano a spruzzo non può essere aggredito dagli agenti chimici, dalla muffa o dai microrganismi, e al tempo stesso vanta una buona resistenza sia all’invecchiamento che all’usura provocata dagli idrocarburi che circolano nell’aria. Dopo che è stata applicata, la schiuma mostra un colore tendente al giallastro e al tempo stesso vanta una consistenza particolarmente densa. Sono sufficienti due minuti di esposizione all’aria, comunque, perché si possa solidificare e diventare calpestabile. Infatti la struttura dopo che si è indurita non è fusibile ma compatta, con una struttura a cellule chiuse e una massa espansa rigida, figlia della reazione esotermica innescata dal contatto fra il poliuretano e l’atmosfera.

Gli effetti della schiuma

La schiuma, dopo che è stata messa in opera, offre proprietà meccaniche significative, ma anche una eccellente resistenza alla compressione; per di più, è permeabile sia all’umidità che all’acqua. La peculiarità più significativa della schiuma poliuretanica è rappresentata dalla sua capacità di aderire con facilità a qualunque genere di superficie, riuscendo a penetrare, e quindi a riempire, anche le cavità meno ampie e in apparenza meno accessibili. Dopo che il processo di polimerizzazione si è concluso, la schiuma diviene insolubile e inerte a livello chimico e fisiologico.

I costi

I costi da sostenere sono variabili, dal momento che entrano in gioco numerosi fattori da prendere in considerazione per la definizione delle spese totali. In particolare, c’è da tenere conto della quantità di spazio che è occupata dalla superficie che deve essere coperta e delle condizioni effettive della superficie stessa: è ovvio, infatti, che nel caso in cui la superficie da trattare abbia bisogno di specifici interventi prima che il prodotto possa essere applicato si avrà a che fare con un costo più elevato. Un altro dettaglio da non trascurare è la densità, che riguarda la permeabilità del materiale. In pratica, più la densità è elevata e più il costo cresce, fermo restando che la spesa varia anche in funzione del rischio di condensa che caratterizza la proprietà.

Le spese supplementari

L’applicazione del poliuretano a spruzzo non è una procedura che possa essere eseguita in modalità fai da te ma richiede l’intervento di una ditta specializzata. Ecco perché nel conteggio complessivo bisogna valutare anche le spese relative alla manodopera e, più in generale, tutti i costi correlati alle modalità di esecuzione, che aumentano in presenza di difficoltà o nel caso in cui ci sia bisogno di ponteggi, gru o altri mezzi. Volendo, si può prevedere l’impiego di un poliuretano a spruzzo ignifugo, che costa di più. Inoltre, a incidere sui costi è lo spessore, che deve essere maggiore nelle aree più fredde, e in ogni caso dipende dalla zona climatica e dalle indicazioni contenute nel Codice Tecnico dell’Edificio.

A quale ditta rivolgersi

Come abbiamo detto, per questo tipo di intervento è fondamentale fare riferimento a una realtà specializzata nel settore: è il caso di Poliurea Italia, che fra i propri clienti annovera nomi del calibro di Fini Ristorazione e del Porto di Trieste, e che propone competenza, esperienza e attrezzature all’avanguardia per risultati sempre ottimi.

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