Pirateria, chiesto il risarcimento danni agli utenti

La pirateria è un problema enorme nell’ambito della televisione calcistica. Sempre più contenuti vengono infatti fruiti da piattaforme illecite e siti non specializzati, con ingenti perdite per tutto il settore. Le sanzioni sono note da tempo, ma oltre alla multa si aggiunge anche il possibile risarcimento danni.

Il tema della pirateria

La pirateria è un fenomeno che affonda in temi da ricercare al di fuori della televisione, con il caso Napster ad esempio che è stato uno dei primissimi fenomeni ad essere andato sotto la lente di ingrandimento. Il settore era quello musicale, e tanti artisti si batterono per evitare che i proprio contenuti fossero utilizzati aggirando il diritto d’autore o pagando una cifra irrisoria agli artisti. Celebre l’azione legale dei Metallica, con la band che prima di tutti aveva intuito il destino della musica negli anni a venire. Non solo il settore musicale viene però toccato dalla tematica, con la televisione che è uno dei soggetti interessati.

Al giorno d’oggi la pratica della pirateria in ambito televisivo è fortemente utilizzata per cercare di arginare i costi relativi all’abbonamento a più piattaforma. Pensando al panorama calcistico italiano attuale se un utente volesse guardare tutte le partite di Serie A, Champions e campionati esteri, dovrebbe sottoscrivere un abbonamento a Sky, Dazn ed Amazon Prime, senza considerare il costo del canone con il quale si ha l’accesso a Mediaset e Rai, anche esse detentrici di diritti calcistici.

La ragione per la quale l’utente fa ricorso alla pirateria è quindi essenzialmente quella del risparmio, ma ad ogni modo la pratica è illegale, e le televisioni, le quali perdono introiti, stanno cercando in ogni modo di arginare il problema.

Le novità

Se la lotta alla pirateria non era una novità nel panorama televisivo e calcistico, le conseguenze di un tale gesto sono invece sempre più da scoprire. Oltre alla sanzione amministrativa si paventa infatti anche un risarcimento verso la parte lesa.

Dazn e Sky infatti hanno avviato tutte le procedure possibili al fine di avere i nomi degli oltre 2000 identificati dalla Guardia di Finanza rispetto alle ultime multe. L’obiettivo è quello di avere la lista dei nomi e di avviare azioni risarcitorie per danni arrecati.

Si apre quindi un’era del tutto nuova rispetto alla lotta alla pirateria. Negli ultimi anni le azioni di sensibilizzazione rispetto alla pirateria sono andate sempre più diffondendosi, con la Lega che ha cercato di dare vita ad iniziative a tema. Evidentemente i risultati non sono quelli sperati, con migliaia di utenti che ancora oggi preferiscono la via dello streaming illegale e dei siti pirati piuttosto che quella delle piattaforme lecite ed autorizzate.

Lo scontro andrà inevitabilmente ad aumentare nel corso del tempo, con gli utenti sempre più alle strette rispetto agli ingenti prezzi da pagare e con le Pay Tv sempre più stanche di avere meno introiti di quelli dovuti. Ad ogni modo, per gli utenti che ricorrono alla pirateria, meglio fare due calcoli. La possibilità che il “pezzotto” costi più di un abbonamento sono reali, tra multa e risarcimento il prezzo va infatti sempre più crescendo. Chissà, magari in questo modo si rivaluterà l’abbonamento.

Commenta