Pagamenti elettronici in aumento nel 2018. E nuove misure anti-evasione nei piani del governo

La lotta all’evasione fiscale è uno dei temi di cui si parla ormai da molti anni. Si tratta di una vera piaga per il nostro paese che secondo alcune stime costa ogni anno oltre 100 miliardi di euro di mancate entrate nelle casse dello Stato. Con numeri del genere è inevitabile che la lotta all’evasione fiscale appaia come un argomento di primo piano, ma non sempre gli interventi messi a punto dai governi che si sono succeduti negli anni si sono rivelati sufficienti ad arginare il problema.

L’uso dei pagamenti elettronici, ad esempio, potrebbe contribuire a ridurre l’evasione fiscale rendendo tracciabili i pagamenti rispetto a quanto avviene con l’uso dei contanti. E’ di questi giorni, ad esempio, il dato diffuso dall’Osservatorio Carte di credito e Digital Payments di Assofin, Nomisma e Ipsos, che ha confermato come in Italia, nel 2018, siano aumentati i pagamenti elettronici. Si tratta di una crescita del 6.8% che conferma un trend positivo e si aggiunge ad un altro dato importante che riguarda il record di transazioni effettuate con carte di credito per un valore di 80 miliardi di euro.

Nonostante il dato positivo, si tratta di un risultato ancora ben al di sotto della media europea. Nel rapporto tra il valore delle transazioni con pagamenti elettronici e il Pil, l’Italia si trova al 24esimo posto, su un totale di 28 paesi europei. Una conferma del fatto che i progressi registrati in questo ambito non sono ancora sufficienti, soprattutto se confrontati con gli altri paesi del Vecchio Continente.

E’ per questo che i prossimi mesi potrebbero rivelarsi cruciali con provvedimenti importanti destinati a registrare un nuovo capitolo nella lotta all’evasione. E’ stato lo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad anticipare quella che viene descritta come una vera e propria rivoluzione che attraverso la prossima Legge di Bilancio, potrebbe introdurre nuove misure anti-evasione.

Alla base di queste novità ci sarebbe la volontà di incentivare l’uso dei pagamenti elettronici così da rendere più semplice la tracciabilità, rendendo sempre meno conveniente l’uso dei contanti. Un primo passo potrebbe consistere nell’introduzione di detrazioni fiscali per chi usa i pagamenti tracciabili come carte di credito, bonifici bancari e bancomat. In questo modo i cittadini che volessero ottenere detrazioni fiscali o bonus, ad esempio per le spese mediche e contratti di locazione, dovrebbero optare per pagamenti elettronici o tracciabili invece dei contanti.

Un’altra novità potrebbe riguardare l’introduzione di una sorta di cashback per i pagamenti effettuati con strumenti elettronici. In pratica i contribuenti potrebbero ricevere indietro una percentuale del pagamento effettuato con metodo tracciabile che potrebbe tradursi in uno sconto sulle tasse da pagare ogni anno.

Inoltre per i commercianti, il governo starebbe pensando ad una esenzione delle commissioni per i micro-pagamenti effettuati attraverso POS, per un tetto massimo di €30, andando così a coprire gran parte dei pagamenti effettuati e incentivando l’uso dei pagamenti elettronici.

Le ultime due novità di cui si discute riguardano la lotteria degli scontrini in arrivo nel 2020, che consentirebbe di partecipare ogni mese ad una estrazione attraverso i codici associati ad ogni scontrino fiscale. E infine una Carta Unica, che racchiuderebbe la carta d’identità, l’identità digitale, la tessera sanitaria e persino la possibilità di effettuare pagamenti elettronici. Una iniziativa, quest’ultima, che potrebbe andare incontro soprattutto alle persone anziane che preferiscono ancora l’uso dei contanti.

 

Commenta