Non tutti i cibi vanno buttati dopo la data di scadenza. Vediamo perchè e cosa possiamo mangiare anche dopo

La data di scadenza non è sempre legge e spesso è solo un consiglio. Imparare a leggere le etichette è buona norma sempre e utilizzare poi il raziocinio è ancora meglio soprattutto per approfittare di offerte speciali su cibi in scadenza ed evitare inutili sprechi che spesso avvengono davanti ad una data di scadenza. Dipende ovviamente sempre dall’alimento che abbiamo davanti. Se ci fate caso spesso la data di scadenza è preceduta spesso da Consumarsi “preferibilmente entro”, e si tratta quindi di una indicazione di massima. Ad esempio lo yogurt è buono e commestibile anche dopo due settimane dalla data indicata sulla confezione. A quanto pare poi noi Italiani siamo tra quelli più esagerati sulle scadenze alimentari andando a buttare moltissimo cibo ancora buono solo perché è stata superata la data indicata al di sopra. All’estero le cose vanno in modo diverso: ad esempio a Berlino esistono dei veri e propri supermercati del cibo scaduto. A dare scalpore addirittura una catena di supermercati inglesi che ha messo a forte sconto moltissimi prodotti scaduti a soli 10 centesimi: caffè, patatine imbustate, cereali per la prima colazione, fagioli al sugo «Heinz», legumi lasciati sugli scaffali con prezzo promozionale proprio perché avevano superato la data di scadenza, in 125 negozi della Coop nell’East Anglia. Inutile dire che gli scaffali si sono svuotati in meno di 24 ore. Si trattava comunque di prodotti non andati a male e nessun alimento era a base di uova, carne, pesce, latticini e surgelati.

Una bella iniziativa se si pensa che in Gran Bretagna gli sprechi sono alle stelle, mandando al macero sette milioni e mezzo di tonnellate di cibo solo perché si pensa che non siano commestibili dal giorno indicato come data preferibile, non sapendo che invece hanno ancora dei mesi di tempo. Come ha confermato anche Wrap (Waste and Resources Action Programme), l’agenzia nazionale che consiglia il governo su riciclo e rifiuti, questa dei supermercati inglesi è stata una azione coraggiosa e allo stesso tempo sicura. «La maggioranza dei consumatori ha colto al volo l’opportunità di risparmiare e consumare i prodotti preferiti – ha dichiarato Roger Grosvenor, vice direttore esecutivo delle Co-op dell’East Anglia -, la nostra non è una trovata per fare soldi ma una mossa per ridurre gli sprechi». Lo slogan stesso della Wrap, con l’appoggio del governo per evitare che venisse buttato nella pattumiera cibo ancora commestibile è «Don’t be a binner, have it for dinner» («Non scegliere la pattumiera, mangialo per cena»).

Insomma, prendiamo il buon esempio e prima di buttare qualsiasi prodotto, magari prima apriamo la confezione e se l’odore è invariato, assaggiamolo prima di metterlo alla pattumiera…. ovviamente se la data contrassegnata sulla confezione dice “consumare preferibilmente entro…”

Di seguito vi mettiamo comunque un piccolo vademecum alimento per alimento… così da sapere come dobbiamo comportarci per ogni singolo prodotto

Intanto specifichiamo che “Data di scadenza” indica che non è sicuro mangiare quel cibo oltre la data riportata; “da consumarsi entro” evidenzia il termine esatto entro cui l’alimento deve essere consumato; “da consumarsi preferibilmente entro”, invece, vuol dire che dopo la data indicata l’alimento è ancora commestibile.

Per quanto riguarda quest’ultima categoria, vediamo come dobbiamo comportarci:

1. Latte – Con il latte l’unica data di scadenza ce la consiglia il naso. Se ha un brutto odore, è ora di buttarlo.

2. Uova – La scadenza vera e propria delle uova ce la può dare solo un antico rimedio della nonna. Se le uova, messe in un recipiente pieno di acqua, galleggiano allora vuol dire che non sono più commestibili perché piene di gas nocivi e batteri. Se al contrario affondano, sono ancora buone.

3. Cioccolato – La conservazione “prolungata” è garantita dalla quantità di zucchero contenuta nelle tavolette. 

4. Yogurt – Molto interessante sapere che può durare fino a sei settimane oltre la data di scadenza. Anche in caso di muffa sullo strato superiore basterà toglierlo e mangiare lo yogurt sottostante senza correre alcun rischio.

5. Formaggio a pasta dura o stagionato – Solo nel caso di formaggi a pasta dura, in caso di muffa basterà toglierla e mangiare il formaggio pulito.

6. Patatine – A prolungare la data di scadenza in questo caso è la presenza del sale che le preserva a lungo.

7. Ketchup – Può essere consumato anche un anno oltre la data di scadenza, al patto che venga conservato “in un luogo fresco e asciutto” o in frigorifero.

8. Pane – Solo in assenza di muffe, anche se indurito e stantio può essere rianimato con pochi minuti nel forno e tornerà buono da essere consumato.

9. Riso – Può durare mesi oltre la data di scadenza, anni se conservato sottovuoto.

10. Frutta e verdura – Qui basta verificare l’assenza di muffe e che rimangano sodi per poter essere mangiati senza problemi.

 

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