Netflix: deludono i risultati del secondo trimestre. E per la prima volta perde abbonati negli USA

Grazie al suo vastissimo catalogo di contenuti e all’enorme numero di abbonati nel mondo, Netflix è attualmente la più popolare piattaforma di streaming, in un settore in continua espansione che vede la nascita continua di competitor pronti a dire la propria a colpi di produzioni originali ed esclusive in grado di attirare il pubblico.

Sempre più spesso, tuttavia, in molti si chiedono per quanto tempo ancora potrà durare il dominio di Netflix. Ancora di più dopo aver condiviso i risultati finanziari relativi al secondo trimestre del 2019, che hanno mostrato risultati deludenti soprattutto per il numero di abbonati. Quest’ultimo dato, a livello globale, è effettivamente aumentato, ma lo ha fatto con risultati nettamente inferiori alle aspettative. E ancora più preoccupante è stato il dato riferito agli USA, dove per la prima volta Netflix ha visto diminuire il numero di abbonati.

In termini di fatturato, durante il secondo trimestre Netflix ha visto crescere le entrate che hanno raggiunto quota 4.92 miliardi di dollari, in aumento del 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli utili, invece, sono stati 270.7 milioni di dollari, in calo rispetto all’anno scorso. A preoccupare, tuttavia, sono stati gli abbonati. Per il trimestre in questione, Netflix si aspettava un aumento degli abbonati di circa 5 milioni. Ma in realtà, a livello globale il numero di abbonati si è attestato sui 2.7 milioni. Tanto che il valore delle azioni in borsa ha perso oltre il 10%, bruciando secondo alcune stime intorno ai 15 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Come se non bastasse, per la prima volta nel mercato statunitense, Netflix ha visto diminuire il numero di abbonati di 126.000 unità. Secondo Netflix, tuttavia, le cause di questi risultati sono principalmente due. Innanzitutto il lancio di pochissime produzioni originali nel trimestre in questione. In secondo luogo i recenti aumenti dei prezzi di abbonamento in alcuni paesi, che potrebbero aver spinto alcuni utenti a non rinnovare l’abbonamento. Al momento Netflix conta 151 milioni di abbonati nel mondo, e per il terzo trimestre l’azienda prevede risultati decisamente migliori, grazie al lancio di serie molto attese come la terza stagione di Stranger Things, La Casa di Carta e la stagione conclusiva di Orange is the New Black.

Ciò che però non viene considerato è la futura concorrenza nel mercato dello streaming on demand. E’ vero che negli ultimi anni Netflix ha incrementato gli investimenti nelle produzioni originali ( intorno ai 15 miliardi di dollari nel 2019). Ma è altrettanto vero che la concorrenza avanza ed entro breve vedrà il debutto di competitor agguerriti. La prima conseguenza di ciò si ripercuoterà proprio sul catalogo di Netflix, che perderà molte delle serie tv e film prodotti da terzi, tra cui alcune delle serie più seguite proprio sulla piattaforma di streaming.

Due esempi eclatanti sono due sit-com di grandissimo successo come The Office e Friends. La prima lascerà la piattaforma di Reed Hastings per andare sulla nuova piattaforma di streaming che sarà lanciata da NBC Universal. La seconda, invece, dal 2020 sarà disponibile in esclusiva su HBO Max, la nuova piattaforma di streaming di WarnerMedia.

A questo si aggiunge l’enorme catalogo Disney che entro fine anno lancerà ufficialmente Disney+, il servizio di streaming on-demand che verrà lanciato con un prezzo competitivo di appena $6,99 al mese. E questo significa che Netflix perderà moltissimi contenuti di successo, da Star Wars all’intera produzione legata all’universo Marvel. Elementi, questi, che potrebbero ripercuotersi negativamente sulla crescita futura di Netflix.

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