Mattel presenta una Barbie con sindrome di Down in collaborazione con un’organizzazione specializzata nell’anomalia genetica [dall’estate 2023]

Da sempre riconosciamo la Barbie perché  snella, elegante e bionda… Ma adesso la Mattel rompe gli schemi. A partire dall’estate 2023 arriverà sul mercato una Barbie con sindrome di Down. Dalla collezione Barbies Fashionistas 2023, la bambola più famosa al Mondo mette in primo piano  la “diversità” con personaggi dalle silhouette meno fashion e corpi più rappresentativi della realtà. “Il nostro obiettivo è permettere a tutti i bambini di ritrovarsi in Barbie, ma anche incoraggiarli a giocare con bambole che non gli assomigliano“, ha difeso la brand manager di Barbie Lisa McKnight in un comunicato stampa.

Assumendo le caratteristiche fisiche generalmente presenti nelle persone affette da sindrome di Down, Barbie è più piccola, ha un viso leggermente più rotondo, orecchie più piccole, forma del naso piatto e occhi a mandorla, ma conserva i suoi tradizionali lunghi capelli biondi. Come tutte le altre Barbie, può contare su accessori personalizzati: protesi per il sostengono delle caviglie e piedi ( come accade per tanti bambini con sindrome di Down), una collana a forma di tre cromosomi – in riferimento alla peculiarità genetica della malattia – e un abito primaverile che utilizza i codici regolarmente utilizzati nelle campagne di sensibilizzazione per la sindrome di Down.

La Sindrome di Down è un’anomalia genetica e più specificamente cromosomica dovuta alla presenza di un cromosoma aggiuntivo sulla 21a coppia cromosomica dei 23 in una cellula. Questa anomalia è spesso accompagnata da caratteristiche fisiche specifiche: un corpo più piccolo, un busto più grande del resto del corpo, una faccia rotonda, occhi a mandorla, ecc. La Sindrome di Down causa principalmente disturbi della crescita e disabilità intellettiva da lieve a moderata.

Barbie con sindrome di Down è il primo passo nella strategia di diversificazione inclusiva della Mattel. Dopo aver declinato la famosa bionda secondo 9 diverse morfologie, 35 colori e pelle e più di 90 tagli di capelli dal 2016, è stato deciso di spingere la rappresentatività della bambola mettendola in una situazione di handicap già dal  2021. Negli ultimi mesi sono apparse,  Barbie con vitiligine, su sedia a rotelle o con protesi alle gambe o ancora con apparecchi acustici. È con la stessa ambizione che il produttore di giocattoli ha sviluppato la Barbie con sindrome di Down in collaborazione con la National Down Syndrome Society (NDSS), l’organizzazione americana dedicata alle persone con sindrome di Down.

  “Significa molto per la nostra comunità, che per la prima volta può giocare con una bambola Barbie che le somiglia. Questa Barbie ci ricorda che non bisogna mai sottovalutare il potere della rappresentazione. È un enorme passo avanti per l’inclusione e va  festeggiato”.

 

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