Lockdown: quando il Covid non fa rinunciare all’amante

Congiunti, parenti, conviventi, famiglia… e all’amante chi ci pensa? A quanto pare moltissimi italiani che anche durante il lockdown hanno continuato con le proprie scappatelle in barba a mogli/mariti e controlli per il coronavirus. In finale quale intimità maggiore ci può essere se non tra due amanti, qualunque sia la loro situazione “legale”? E così 1 italiano su 3 ha trovato il modo di sfuggire ai compagni regolamentari e anche ai controlli per vedere l’irrinunciabile amante durante la fase 1. Ma non finisce qui e tra chi si è tenuto alla larga dalla felicità ritrovata fuori dal matrimonio, di sicuro non potrà rinunciarci oltre e così dal 4 maggio con la fase 2 che vieta ancora il poter vedere chi non è legato da parentele o situazioni legali e di fatto, il 72% ha ripreso le visite extraconiugali. Due mesi troppo lunghi per chi ha una relazione extraconiugale così da trovare il modo di incontrare l’amante durante il lockdown, mettendo in secondo piano la paura di contagio e dei controlli. A portare in luce questa situazione è Gleeden, il noto sito per gli incontri extraconiugali con oltre 1 milione e mezzo di iscritti in Italia, che ha lanciato un sondaggio online per vedere gli effetti dell’isolamento sulla sua nutrita community.

Il survey, condotto dal 27 aprile al 2 maggio, ha raccolto le risposte di oltre 1.815 utenti italiani, di cui 1.095 uomini e 720 donne, e ha portato alla luce il dettaglio scottante: 37% degli utenti ha aggirato le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria nazionale per incontrare di nascosto colui o colei che a tutti gli effetti può essere definito “affetto stabile”, ovvero il/la amante.

Se i più reprensibili sono stati gli uomini (61%), nemmeno un buon 39% di donne è stato troppo ligio al dovere… Non solo, la malefatta, è stata compiuta in maniera reiterata: il 38% ha confessato di aver incontrato l’amante tra le 2 e le 3 volte (34% donne, 66% uomini), mentre il 29% più di 3 volte (49% donne, 51% uomini). Il restante 33% si è accontentato di un unico incontro clandestino (52% donne, 48% uomini).

Il sondaggio, condotto prima dell’entrata in vigore della “fase 2”, ha quindi voluto esaminare il futuro delle coppie infedeli a partire dal 4 maggio: Il 72% ha dichiarato che “approfitterà sicuramente” dell’allentamento delle restrizioni per vedere l’amante. Il 28%, invece, continuerà a sentirlo/a solo in via telematica.

Le scuse più papabili per gli incontri clandestini saranno la visita a un congiunto per le donne (77%) e la ripresa dell’attività sportiva per gli uomini (81%). Dubitiamo che in questo contesto verranno mantenute le distanze di sicurezza, e in quanto alla mascherina, potrebbe facilmente trasformarsi in un interessante accessorio fetish!

Tornando, invece, al rapporto telematico tra gli infedeli, portato avanti su base quotidiana in fase di lockdown dal 63% dei rispondenti, e che continuerà a essere unicamente virtuale anche in fase 2 per il 28%, il sondaggio rivela anche quali sono i momenti migliori per riuscire ad eludere il coniuge e sentirsi con l’amante.

Alla domanda “Come gestisci i tuoi scambi virtuali con il tuo flirt per non farti scoprire dal/la partner?” il 27% confessa di approfittare dei momenti in cui il partner è occupato (con il lavoro, le faccende, i bambini etc.), il 23% mentre lavora, il 20% mentre il coniuge è fuori casa o dorme (13%), il 12% approfittando delle code al super e il 5% chiudendosi in bagno.

Una cosa comunque è certa: il pericolo di un boom di divorzi post quarantena non sembra far parte di un futuro prossimo. Non fino a che gli amori extraconiugali continueranno a godere di ottima salute. Cari italiani… che amarezza!

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