Lo “sbiancamento del pene” è la nuova folle moda che arriva dalla Thailandia

Sono milioni nel mondo le persone che si affidano alla chirurgia estetica o speciali trattamenti che hanno come unico obiettivo quello di aiutare a migliorare l’aspetto fisico delle persone, ed è altrettanto vero che in alcuni casi questi interventi possono rendersi necessari per risolvere difetti o problemi provocati da altre patologie, migliorando anche la qualità della vita.

Differente è la situazione, quando si parla di determinati trattamenti tutt’altro che indispensabili, che riescono a trasformarsi in vere e proprie mode. Se già da tempo si discute della pratica dello “sbiancamento anale”, adesso dalla Thailandia arriva un altro intervento che riguarda gli uomini e che nelle ultime settimane ha già generato molte polemiche. Stiamo parlando dello sbiancamento del pene.

Fino ad oggi si era parlato solo di sbiancamento anale, quella pratica che attraverso l’uso di speciali creme cosmetiche, consentiva lo sbiancamento della pigmentazione più scura della zona anale, per rendere il colore della pelle più uniforme. In questo caso le polemiche riguardavano l’attenzione che bisogna rivolgere ai prodotti utilizzati e al loro contenuto, in determinati casi potenzialmente dannoso.

Direttamente da Bangkok, invece, arriva una nuova pratica che si rivolge ai genitali degli uomini. L’intervento viene al momento effettuato solo dalla clinica thailandese Lelux Hospital, con una tecnica che prevede l’uso del laser. L’ideazione risale ad appena 6 mesi fa, quando un paziente si è rivolto alla clinica lamentandosi delle zone scure della sua zona inguinale. Secondo quanto rivelato dalla clinica, il trattamento avrebbe già ottenuto un grande successo. In media la clinica riceve 100 uomini al mese che si sottopongono al trattamento di sbiancamento del pene, con un’età compresa tra i 22 e 55 anni, nonostante preveda un totale di 5 sessioni al costo di circa 650 dollari.

Se da un lato il Lelux Hospital tesse le lodi di questo nuovo intervento, non sono mancate le polemiche soprattutto legate ad accuse di razzismo, relative alla pubblicità di trattamenti dedicati allo sbiancamento della pelle che spingono sempre più persone a modificare il proprio aspetto, senza averne realmente bisogno. Ma al tempo stesso lo stesso Lelux Hospital, qualche tempo fa, ha generato molte polemiche per un altro trattamento considerato discutibile.

Parliamo del Vagina 3D, un intervento che, alla “modica” cifra di 1500 dollari, prevedeva l’uso del grasso prelevato da altre zone del corpo per rendere più carnosa la zona genitale femminile.

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