L’evoluzione del delivery: Glovo apre il primo Food Corner italiano a Torino

L’italiano medio ha scoperto sotto pandemia l’importanza vitale del delivery. Protagonista anche la Generazione X (36 -53 anni) poco avvezza ai fornelli e che si è presto adeguata agli ordini digitali attraverso le app. Si sono registrati, hanno scelto menù, si sono coccolati con bottiglie di vino da costruirsi cantine con tanto di ricercate etichette, soprattutto si è permesso al settore della ristorazione di sopravvivere e affacciarsi a quello che è stata “un’opportunità nella difficoltà”.

Ma come si è evoluto oggi il delivery?

Una ottima idea è stata messa in pratica da  Glovo, la più grande piattaforma di consegne multi-categoria in Europa (dal color limone amalfitano), che ha aperto a Torino il primo Food Corner italiano .

Cinque già attivi in Spagna, uno in Romania, due in Georgia, quattro in Ucraina… e finalmente anche in Italia!

Un contenitore ibrido di ciò che rappresenta la consegna veloce  unito al ristorante: 15 postazioni di cucina professionale, una saletta riservata ai rider che potranno umanamente fare una pausa tra una corsa e l’altra e “ricaricare sia le pile” che il cellulare. Diverse specialità che gli chef prepareranno e che il cliente potrà scegliere se ritirare andando direttamente al corner o attendere comodamente a casa dopo aver ordinato tramite l’app.

Il Food Corner di Torino  chiamato Podëstrà porta il nome in dialetto del quartiere che lo ospita (Pozzo Strada) uno dei più popolosi con 55.264 residenti e che grazie anche al progetto di Glovo cerca di creare una visione di insieme, un unico vicinato legato dal cibo e dalle diverse tipologie di cucina.

Cinque i primi brand coinvolti per Torino: Pinseria SB, Whimsy Kitchen, Amici Miei, Bun Burger e I Love Poke – già operativi presso lo spazio piemontese. Ogni partner avrà i propri servizi, magazzini e spogliatoi per assicurare la totale tracciabilità della propria filiera.

Il quartiere è anche molto conosciuto per installazioni di Street Art e disegni su edifici pubblici, quindi il progetto del corner ha permesso a Glovo di “chiamare in causa Fijodor Benzo o meglio conosciuto come MrFijodor dalla firma dei suoi graffiti. Sulla scena degli street artist da ben 20 anni, ha voluto rappresentare il faticoso e veloce lavoro dei runner con un murales a loro dedicato proprio nella zona “ di attesa” degli ordini  antistante il Food Corner.

Elisa Pagliarani General Manager di Glovo Italia ha spiegato: “Il Food Corner rappresenta uno degli asset centrali su cui Glovo vuole fondare la propria strategia di crescita. Dopo aver avviato con successo progetti pilota in Spagna e in altri Paesi, abbiamo captato le grandi opportunità di sviluppo che il Food Corner offriva in termini di business e deciso di portare anche in Italia questo innovativo format. Viste le potenzialità di questo progetto, dopo Torino prevediamo di aprire nuovi Food Corner in tutta Italia, cominciando da Roma e Milano”.

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