Istat: un terzo delle famiglie italiane senza internet, ma cresce la banda larga

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L’accesso ad internet è un dato che, a livello globale, continua a crescere anno dopo anno, con un numero sempre maggiore di persone che si avvicina a questo mezzo riducendo il numero di persone che ancora non fruisce della rete, e che al momento continua a confermare numeri non indifferenti.

In questo contesto, l’Istat ha pubblicato l’ultima indagine che evidenzia la diffusione di internet in Italia dal 2010 al 2015, e dai risultati ottenuti si evidenzia una crescita importante dell’accesso alla rete per le famiglie italiane.

Guardando al dato certamente più negativo, risulta che ancora un terzo delle famiglie italiane non ha accesso ad internet, ma nonostante questo è cresciuto il numero di famiglie connesse ad internet che ha raggiunto il 66.2%, mentre è al 64.4% la percentuale di famiglie con accesso alla banda larga.

E’ invece cresciuto al 18.6% negli ultimi cinque anni la percentuale di famiglie con accesso esclusivamente alla rete da dispositivi mobili, mentre l‘11.5% accede ad internet sia da mobile che da banda larga fissa. L’Italia, dove la banda larga è accessibile al 74% della popolazione, è tra gli ultimi 6 paesi europei per diffusione di banda larga, pur avendo registrato un incremento superiore alla media europea. L’età media delle persone che accedono al web, invece, vede dominare i giovani, con il 91% che ha una età tra i 18 e 24 anni.

Ancora molti margini di miglioramento, invece, ci sono per le imprese italiane. 9 su 10, infatti, hanno un livello di digitalizzazione basso o molto basso, il 37.3% utilizza i social media e il 10% effettua vendite online. Non sufficienti, invece, le competenze digitali all’interno delle aziende, che spingono la maggior parte di queste ad affidarsi a professionisti ICT esterni.

In generale quelli riportati dall’Istat risultano dati che confortanti che confermano la maggiore diffusione di internet nel nostro paese, ma che ancora evidenziano la necessità di maggior sforzi per raggiungere gli obiettivi dell’Europa, che, almeno per il momento, risultano molto lontani soprattutto nel comparto aziendale.

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