Il Dortmund vince e convince

Jadon Sancho, attualmente tra i giovani più promettenti al mondo.

Ricomincia la Champions League e, come era lecito aspettarsi dalla competizione calcistica più bella del mondo, le sorprese non sono affatto mancate. Le due grandi favorite dei primi due ottavi, Liverpool e Paris Saint Germain, sono uscite entrambe sconfitte di misura dai campi rispettivamente dell’Atletico Madrid e del Borussia Dortmund. Tutto rimane ovviamente aperto: infatti sia gli inglesi sia i francesi hanno tutte le carte in regola per ribaltare, questa volta col sostegno dei propri tifosi, l’esito infelice delle gare di andata.

Soffermandoci sulla partita giocata in Germania, i gialloneri guidati da Lucien Favre si sono imposti per 2 a 1 sulla squadra di Parigi, riservandosi così la possibilità del doppio risultato in vista del difficilissimo ritorno al Parco dei Principi.

Il primo tempo, nonostante qualche strappo della squadra di casa trascinata dal talento inglese classe 2000 Jadon Sancho, si conclude senza reti. Succede dunque tutto nella seconda frazione di gioco, più precisamente negli otto minuti tra il 69’ ed il 77’.

Il Dortmund passa in vantaggio grazie al solito Haaland, che con una zampata all’interno dell’aria piccola mostra a tutti le sue immense doti da opportunista (non le uniche, come vedremo a breve). Neymar trova subito dopo il pareggio, capitalizzando una grande giocata di Mbappè. Nemmeno il tempo di esultare ed Haaland segna il gol vittoria con un mancino terrificante da fuori area, sul quale Navas non può nulla. C’è ancora tempo per un ultimo sussurro: Neymar va vicinissimo alla doppietta personale, colpendo da posizione ravvicinata l’incrocio dei pali dopo uno dei rarissimi svarioni difensivi del Borussia.

La sfida si preannunciava entusiasmante. PSG e Dortmund sono infatti due tra le squadre che hanno trovato più volte la via del gol fino ad ora, potendo contare entrambe su giocatori con qualità offensive pressocchè straordinarie.
Tuttavia, il match si è rivelato sin dall’inizio molto più bloccato del previsto. Le due compagini si sono mostrate infatti parecchio preoccupate di non lasciare spazi alle frecce avversarie (su tutti Hakimi e Sancho da un lato, Neymar e Mpappè dall’altro), e per questa ragione hanno giocato in maniera molto più prudente di quanto ci abbiano abituato nelle ultime stagioni.

Soprattutto il Borussia Dortmund ha dimostrato di essere in grado di mantenere un equilibrio a dir poco inconsueto: bravissimi Witsel ed il neo acquisto Emre Can, i quali sono stati davvero encomiabili nel proteggere la zona centrale davanti alla propria difesa, e a loro volta molto attenti i tre difensori di Favre, che non hanno quasi mai concesso al PSG la profondità (cercata probabilmente con troppa insistenza e troppa prevedibilità dai francesi).

Dal canto proprio, anche i giocatori del Paris Saint Germain hanno mostrato le cose migliori durante la fase difensiva. Verratti e soprattutto Marquinhos, il quale è ormai un maestro nell’alternarsi nell’arco della stessa partita tra i ruoli di mediano e difensore centrale, hanno recuperato un numero enorme di palloni, arginando nei limiti del possibile le incursioni dei trequartisti avversari.

Il centrocampista Marco Verratti con la maglia azzurra della nazionale italiana.

Tra tre settimane andrà in scena il ritorno. Sarà sicuramente una partita più aperta, in quanto sarà forte la pressione del PSG, il quale farà certamente di tutto per evitare un’ulteriore prematura eliminazione dalla Champions, che stavolta, dopo la débacle della scorsa stagione contro un rimaneggiatissimo Manchester United, sancirebbe la fine dell’avventura di Tuchel sulla panchina parigina.

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