Il Barca continua a soffrire


Il Barcellona viene fermato dall’Atletico Madrid al Camp Nou e ora la corsa al titolo diventa sempre più in salita. Infatti, a causa del secondo 2 a 2 consecutivo (il primo risale alla sfida sul campo del Celta Vigo di sabato pomeriggio scorso), i blaugrana rischiano di scivolare a meno 4 dal Real Madrid, qualora quest’ultimo vincesse stasera contro l’ostico Getafe.

Certamente un pareggio contro l’Atletico Madrid non può mai essere buttato via ma, a poche giornate dalla fine e con un Real così determinato, ogni punto lasciato per strada potrebbe costare carissimo.

L’incontro del Camp Nou è stato decisamente insolito, considerati i ben tre rigori assegnati durante i 90 minuti.
I padroni di casa partono subito forte e passano in vantaggio grazie ad un calcio d’angolo insidioso di Leo Messi che costringe Diego Costa ad intervenire in maniera goffa e a siglare un’autorete. Dopo appena 8 minuti gli uomini del Cholo Simeone conquistano il pareggio grazie al primo rigore della serata. Si presenta sul dischetto Costa e Ter Stegen respinge.

Tuttavia la Var segnala che l’estremo difensore tedesco si è mosso dalla linea di porta prima che l’attaccante avversario calciasse, il che implica la ripetizione del penalty. Questa volta è Saul Niguez a prendersi la responsabilità e insacca senza troppe difficoltà.

All’inizio della seconda frazione di gioco è il Barcellona stavolta a beneficiare del tiro dal dischetto. Il prescelto è ovviamente Messi che, rispondendo a distanza al meraviglioso gol segnato a Genova dallo storico rivale Cristiano Ronaldo, trafigge Oblak col cucchiaio e firma così il 700esimo gol della sua carriera.

Tuttavia nemmeno questa volta il Barcellona riesce a difendere il pareggio per troppo tempo: i colchoneros agguantano nuovamente il pareggio al 62esimo minuto, ancora con Saul, ancora dagli undici metri. Ter Stegen riesce ad indovinare l’angolo e a toccare la sfera, ma non abbastanza da evitare che il tiro della bandiera biancorossa si depositi alle sue spalle.

Simeone dunque, temendo la stanchezza dei propri ragazzi, inizia la consueta girandola dei cambi, buttando dentro giocatori del calibro di Joao Felix, Morata, Vitolo e Lemar. Al contrario il tecnico del Barcellona pesca troppo tardi dalla propria panchina, concedendo solo 5 minuti ad Ansu Fati e addirittura soltanto il recupero ad Antoinne Griezmann, il grande ex della partita.

Oltre alla solita prestazione di Leo Messi, la forse unica nota positiva per il Barca è la coraggiosa prestazione del ventenne Puig, il centrocampista spagnolo che sembra avere caratteristiche molto simili a quelle del partente Artur, il quale in settimana ufficializzato il suo trasferimento alla Juventus nell’ambito dello scambio con Miralem Pjanic.

Manca ancora un po’ alla linea del traguardo e nulla è perduto per i blaugrana ma, considerato il ritmo tenuto dal Real Madrid sin dalla ripresa del campionato e ricordando soprattutto che entrambi gli scontri diretti sono stati già disputati, è chiaro che per il Barcellona la situazione si sta parecchio complicando e, ad oggi, davvero in pochi scommetterebbero sulla sua vittoria della Liga.

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