Sabato 5 luglio, ore 19:00, Lanuvio. Segnatevelo, mettete un promemoria sul telefono, annullate quell’aperitivo di troppo con gli amici che “tanto ci vediamo sempre”. Perché stavolta c’è un appuntamento per alleggerire queste giornate di caldo asfissiante e la spensieratezza di una serata diversa: arriva Massimiliano Bianconcini con il suo libro “Dalla parte di Lino… vieni avanti, cretino!”, all’interno della rassegna “Libri Intorno 2025”.
Non siamo di fronte alla solita biografia con aneddoti ripescati dal baule della nostalgia. No. Questo è un viaggio affettuoso, intelligente, a tratti perfino filosofico (senza mai diventare troppo nostalgico) nel mondo di Lino Banfi – sì, proprio lui, il nonno d’Italia e del “porca puttena”.
Bianconcini non scrive, chiacchiera. E lo fa con quello stile invidiabile che solo chi ha studiato, riso, e amato può permettersi. Il risultato? Un libro che sembra raccontato davanti a un tavolo di trattoria, con un bicchiere di vino e un piatto di orecchiette fumanti. Solo che ogni tanto – tra una risata e una citazione da Vieni avanti cretino – ti ritrovi a pensare cose tipo “ma quanto è seria, in fondo, questa comicità?”. Ed è lì che capisci di avere per le mani qualcosa di più di un omaggio: è un’operazione culturale travestita da risata.
La scrittura è un perfetto equilibrio tra la leggerezza di Alvaro Vitali e la profondità di Pasolini (sì, hai letto bene), come se due mondi lontani si fossero messi d’accordo per raccontare l’anima pop dell’Italia. Ogni pagina alterna doppi sensi e colpi di scena, frasi che sembrano uscite da un copione e riflessioni che non ti aspetti, infilate lì con quella classe da chi “la sa lunga ma non te lo fa pesare”.
E Banfi? Beh, Banfi non è solo il protagonista. È il pretesto per parlare di un’Italia che abbiamo tutti nel cassetto. Quella delle commedie girate in quattro giorni, dei personaggi che sembravano tuo zio, delle risate che ti facevano dimenticare tutto, pure che la pizza si era bruciata nel forno. Lino è il nostro Totò con l’accento pugliese, il nostro clown malinconico che, tra una gag e un’espressione impastata, ci ha insegnato che ridere è cosa seria.
Il libro è già alla seconda edizione – segno che sì, di Banfi ne avevamo bisogno. E di libri così pure.
Quindi, ricapitolando: sabato 5 luglio, ore 19, Lanuvio. Se amate il cinema italiano, la comicità vera e volete passare una serata tra risate intelligenti e nostalgie buone, “Dalla parte di Lino” è quello che fa per voi.
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