Dal 1 marzo addio alla ricetta rossa. Arriva la ricetta elettronica del medico di famiglia

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Per una Sanità sempre più informatizzata dal primo marzo potremo dire addio alle ricette di carta, quelle sul foglio rosso, per aprire le parte alla ricetta elettronica. Da questa data infatti la ricetta dematerializzata sarà accettata in tutte le farmacie su territorio Nazionale, riuscendo a calcolare ticket e regime di esenzione vigente nella regione di appartenenza dell’assistito. In questo modo si potranno ritirare i medicinali anche idrante un viaggio utilizzando il ticket elettronico.

Così spariranno i blocchetti rossi dal tavolo del medico di famiglia e quest’ultimo, per prescrivere un farmaco o una visita medica, dovrà collegarsi ad un sistema informatico che sarà il medesimo dei farmacisti che potranno così consegnare i medicinali richiesti.

Al momento non sarà un vero e proprio addio alla carta e infatti, dopo aver prescritto online il necessario, il medico ci rilascerà un piccolo promemoria da dare al farmacista per poter recuperare la prescrizione anche in assenza momentanea di linea. Una volta che sarà terminato il rodaggio del sistema, scomparirà anche questo ultimo pezzetto di carta.

Non solo passi avanti positivi con questa modifica però, come dice il Segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo: “Dietro i vantaggi della materializzazione si cela però un rovescio della medaglia. Qualcuno ha confuso gli studi medici con quelli dei Caf, vista la mole di dati anagrafici,  codici di esenzione dai ticket, adesso anche quelli di erogabilità e appropriatezza e quant’altro dovremo verificare”.
Aspettiamoci quindi file più lunghe dal medico, di contro a quanto si potrebbe invece pensare, non sempre la tecnologia velocizza. Infatti senza il foglio rosso che spesso veniva compilato anche dall’assistente di studio sotto comunicazione del medico, il dottore ufficiale dovrà fare tutto da solo.
Materialmente cosa accadrà? Il medico si collegherà al sistema e compilerà i campi identici a quelli presenti sulla vecchia ricetta un Nre (numero ricetta elettronica) sarà associato al nostro codice fiscale, aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni. Il sistema stampa poi il promemoria da portare in farmacia.

In questa prima fase che terminerà a fine 2017, sono  esclusi dal nuovo metodo solo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l’ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa. La ricetta elettronica, in compenso, vale in tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche che convenzionate. Questo significa che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza.

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