Covid19-Municipio Roma II: “Fase 2 anche per bambini e famiglie”

Ieri abbiamo avuto il piacere di parlare in diretta con l’Assessore Emanuele Gisci della didattica a distanza e abbiamo fatto un accenno anche alla fase 2 orami alle porte. “Stiamo studiando ipotesi educative e ludiche per consentire attività in sicurezza per i bambini e le bambine”. Questo quanto assicurato dal Municipio:

“Appena le disposizioni del Governo nazionale e regionale lo consentiranno la nostra volontà sarà quella di aprire attività estive dedicate ai bambini e alle bambine del Municipio. Stiamo lavorando affinché la cosiddetta fase 2 riguardi anche le scuole e le famiglie di cui poco si parla in questo momento”.

 

Lo dichiarano la presidente del Municipio Roma II Francesca del Bello e l’Assessore alle politiche educative Emanuele Gisci che aggiungono: “E’ fondamentale essere cauti, predisporre regole certe e munirsi di dispositivi di protezione ma, con tutte le attenzioni che il caso impone, riteniamo indispensabile predisporci ad attività fuori casa che facciano tornare i bambini ad incontrarsi e a vivere ambienti diversi”.

“Stiamo studiando, come avviene già in altri Paesi Europei, ipotesi di iniziative educative, ludiche e ricreative che permettano il distanziamento interpersonale – riprende Del Bello – da svolgersi in massima sicurezza, con operatori competenti e specializzati. Non è ancora possibile fornire date e modalità precise ma appena le norme ce lo consentiranno ci faremo trovare pronti con l’obiettivo di sostenere le famiglie, i bambini e i comparti lavorativi del settore”.

“Ci stiamo muovendo in una duplice direzione – spiega Gisci – da una parte predisporremo il progetto Scuola 20.0 che intende rafforzare la didattica a distanza e la digitalizzazione delle scuole per non disperdere il lavoro immenso che in queste settimane stanno svolgendo maestri, professori ed educatori; dall’altra occorrerà fornire delle risposte concrete alle famiglie organizzando, appena sarà possibile, delle attività in sicurezza per i bambini . Vogliamo essere cauti e responsabili ma anche favorire il ritorno ad una vita sociale nelle modalità in cui sarà consentito”.

 

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