#Coronavirus incubazione fino a 24 giorni e resiste sugli oggetti

Se fino a poco tempo fa si pensava che il coronavirus si potesse contrarre solo dalle persone, ora sappiamo che il virus sopravvive anche sugli oggetti venuti a contatto con i malati. Secondo un articolo del Journal of Hospital Infection dopo l’analisi del confronto con il comportamento dei due coronavirus precedenti, sugli oggetti  il contagio può avvenire fino a 9 giorni.  Ricordiamo che il coronavirus è stato precedentemente responsabile della Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome) nel 2002-2003 e della Mers (Middle East Respiratory Syndrome) del 2015.

Una  attenta pulizia sarebbe però in grado di debellare il virus come ha spiegato anche l’epidemiologo Gianni Rezza, dell’Istituto Superiore di Sanità: i disinfettanti a base di alcol sarebbero infatti efficaci al 75%, mentre quelli a base di cloro all’1% sono in grado di disinfettare le superfici distruggendo il virus.

A datare invece l’incubazione, arrivando fino ai 24 giorni è lo stesso medico cinese Zhong Nanshan, che scoprì il virus della Sars. Anche se la sua ricerca non ha ancora superato la revisione scientifica, sembra che il periodo di incubazione del coronavirus arriverebbe fino a 24 giorni, 10 in più di quanto fosse indicato ad oggi. Tanti dubbi quindi anche sulla quarantena che si sta osservando fino a questo momento e che farebbe considerare non contagiosi pazienti che invece potrebbero esserlo ancora.

Altro dubbio sarebbe legato sul test Nat (nucleic acid test) utilizzato per diagnosticare la malattia. Questo perchè sembra che sia troppi falsi negativi per essere considerato attendibile. In Italia si esegue un test differente che comprende anche una procedura di controllo basata sul confronto con la sequenza sintetica del genoma del virus messa a punto nell’Università di Padova.

Continuiamo quindi a suggerire la massima pulizia della persona e a questo punto anche degli ambienti.

 

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